PERGOLESI IN OLIMPIADE BENEFICO

IL SAN CARLO

L’incasso della
prova generale
aperta al pubblico
mercoledì 19 gennaio alle 19.30
sarà devoluto al Don Orione Piccolo Cottolengo

PER IL SOCIALE

donorione-mi.it

Come è ormai consuetudine da diversi anni, la Fondazione Teatro di San Carlo rinnova il suo impegno per il sociale programmando una serie di concerti e prove generali il cui ricavato verrà devoluto ad Associazione benefiche locali, nazionali ed internazionali.
La Fondazione Teatro di San Carlo, infatti, è profondamente convinta della necessità di rendersi portavoce delle istanze degli enti più meritevoli, che con il loro lavoro e la loro passione sostengono realtà poco conosciute ma di grande impatto sociale.
Numerosi i soggetti coinvolti nella scorsa programmazione. Tra gli altri: Fondazione In nome della Vita onlus, ANLAIDS Comitato Territoriale della Campania, Associazione Progetto Famiglia Onlus, Medici senza Frontiere, Unicef e SOS Santobono Onlus.

Costi:
Platea + Palchi di I e II fila euro 30,00
Palchi di III e IV fila euro 25,00
Balconata euro 15,00

infoline 081-7972331
teatrosancarlo.it

INAUGURAZIONE
STAGIONE LIRICA E DI BALLETTO 2011

VENERDI 21 GENNAIO ORE 20.30

repliche:
domenica 23 – ore 17
martedì 25 – ore 20.30
giovedì 27 – ore 19
sabato 29 – ore 19

PERGOLESI IN OLIMPIADE

Musica di GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI

OPERA IN DUE PARTI

Libretto di Pietro Metastasio

Revisione dell’Opera e Intermezzi di

ROBERTO DE SIMONE

ORCHESTRA E CORO DI VOCI BIANCHE
DEL TEATRO DI SAN CARLO

Direttore Alessandro De Marchi
Regia Roberto De Simone
Scene Mauro Carosi
Costumi Odette Nicoletti
Luci Guido Levi
Maestro del Coro di Voci Bianche Stefania Rinaldi

Interpreti:

Francesco Marsiglia, Maria Grazia Schiavo, Raffaella Milanesi, Laura Polverelli, Anna Maria Dell’Oste, Rosa Bove, Mark Milhofer, Fabrizio Von Arx

Il genio del grande compositore jesino, l’esperienza di un cultore del genere: il Teatro di San Carlo punta su Roberto De Simone per l’Inaugurazione della Stagione Lirica targata 2011: in scena il suo Pergolesi in Olimpiade (prima il 21 gennaio, ore 20.30, repliche fino al 29).
Revisione dell’Opera e Intermezzi firmati da De Simone, sulla musica di Giovanni Battista Pergolesi e il libretto di Pietro
Metastasio. Le scene sono di Mauro Carosi e i costumi di Odette Nicoletti. Sul podio, lo specialista Alessandro De Marchi a dirigere l’Orchestra e il Coro di Voci Bianche del San Carlo, preparato come di consueto da Stefania Rinaldi. Nel cast: Francesco Marsiglia (Clistene), Maria Grazia Schiavo (Aristea), Raffaella Milanesi (Argene), Laura Polverelli (Licida), Anna Maria Dell’Oste (Megacle), Rosa Bove (Alcandro), Mark Milhofer (Aminta), Fabrizio Von Arx (Pergolesi, violinista).

Un allestimento che sembra voler avvolgere il pubblico in un abbraccio ideale: i cantanti sono posizionati sul boccascena, con l’Orchestra alle loro spalle, e il golfo mistico risulta completamente coperto da un ampio disegno di scale, la cui struttura arriva fin quasi alla platea. In alto, al centro della scena, svetta imponente una riproduzione della Nike di Samotracia, di un bianco purissimo, come il colore di tutto l’impianto scenico e del pianoforte a coda,
sistemato proprio davanti alle poltrone della prima fila.

L’opera di Pergolesi, su soggetto di Metastasio, debutta a Roma nel 1735, e nonostante l’insuccesso iniziale diviene per molti critici, come Stendhal, il paradigma dell’opera seria settecentesca. Una trama complicata, fitta di recitativi, in cui tra lotte principesche e contrasti amorosi, si dipana al centro la storia di un abbandono: sarà il re di Creta, dal momento in cui gli viene pronosticato che il figlio lo avrebbe ucciso, ad abbandonarlo sui monti. Il lieto fine risolverà
la vicenda proprio come prevede l’opera barocca. De Simone, però, non si ferma alla trama, rielaborandola, tagliando i recitativi e sostituendoli con intermezzi strumentali scritti di suo pugno, in cui si immagina un Pergolesi, violinista, immerso nell’atto creativo, mentre compone sul suo strumento i temi dell’Olimpiade.
In scena, con l’orchestra anche uno speaker e un cantante pop, e tra gli strumenti tradizionali si mescoleranno un sax, chitarre elettriche e una fisarmonica. Un’idea che parte da lontano, dalle conversazioni davanti ai caffè presi in Galleria con Vittorio Viviani, che ripeteva a De Simone che “la musica di Pergolesi è come un quadro di Mirò”.
“Ho voluto realizzare uno spettacolo su un Pergolesi non mummificato dagli schemi della rigidità filologica”, spiega il
compisitore e regista napoletano, a cui non basta una rilettura attualizzata dell’opera. “E’ una nuova Olimpiade. Non mi piace il finto antiquariato, la mia è musica scritta oggi, una chiave per giungere al cuore del musicista e ai sentimenti che sapeva far emergere dall’animo di chi l’ascoltava, nella speranza che questo valga anche per il pubblico di oggi”.
Pergolesi “un diverso” per De Simone, “un alieno che traduce secondo la lingua del suo tempo un altissimo linguaggio del divino” . Compositore tra i più imitati della storia, il suo un ritratto che vive ancora oggi tra leggenda e mito: “… la povertà, la giovinezza, l’insuccesso dell’Olimpiade, la triste morte nella cameretta a Pozzuoli, i dieci ducati dello Stabat, palpitanti e strazianti circostanze della storia del Pergolese, bastavano certo a mostrarcene, oppressa da ogni sorta di dolori, l’adorata figura”.

Parola di Salvatore Di Giacomo.

Una serie di eventi dedicati a Giovanni Battista Pergolesi (Jesi 1710 – Pozzuoli 1736) in tutta Europa, continuano i festeggiamenti per i trecento anni della nascita del compositore.

Continuano i festeggiamenti per i trecento anni della nascita di Giovanni Battista Pergolesi (Jesi 1710 – Pozzuoli 1736) con una serie di eventi in Italia e in Europa dedicati al compositore marchigiano.

Il Teatro di San Carlo di Napoli apre il 2011 con Pergolesi in Olimpiade il 21 gennaio: una riscrittura di Roberto De Simone del capolavoro pergolesiano che rivela quanto straordinariamente attuale sia ai nostri giorni la musica del genio jesino. Tale messa in scena si salda idealmente alle celebrazioni che la sua città natale ha organizzato nella primavera e nell’autunno dell’anno passato.

L’attività della Fondazione Pergolesi Spontini, che dal 2000 ha curato la revisione critica delle opere di Pergolesi, rendendo disponibile agli interpreti e alle istituzioni musicali un patrimonio di grandissima importanza, ha favorito la circolazione della musica pergolesiana in Festival ed Istituzioni di prestigio internazionale.

Il 20 gennaio scorso L’Olimpiade – opera seria su libretto di Pietro Metastasio – è stata eseguita a Cracovia, all’interno del Festival Opera Rara, dall’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone. Cracovia ospiterà, nell’edizione primaverile del Festival, l’oratorio San Guglielmo d’Aquitania, diretto da Christophe Rousset coi Talens Lyriques, che lo avevano eseguito a Parigi nel novembre scorso.

L’Olimpiade, questa volta diretta da Alessandro De Marchi, a capo dell’Academia Montis Regalis, è stata eseguita lo scorso agosto al Festival di Innsbruck e verrà riproposta a Vienna al Theater an der Wien in febbraio. Per l’occasione il Theater an der Wien, il Da Ponte Research Center, la Österreichische Akademie del Wissenschaften, L’istituto Italiano di Cultura, in collaborazione con la Fondazione Pergolesi Spontini, hanno organizzato un convegno di studi, il primo nella capitale austriaca, dedicato al compositore.

Analoghi convegni si sono tenuti a Napoli, a Milano, a Roma, a Dresda e a Tokio, mentre giornate di studio su Pergolesi si annunciano a Washington e a Madrid per la primavera prossima.