GIULIO CESARE A FERRARA, RAVENNA e MODENA

GIULIO CESARE

La nuova produzione dell’opera di Händel debutta in prima nazionale
al Teatro Comunale di Ferrara venerdi 11 e domenica 13 marzo
Ottavio Dantone dirige l’Accademia Bizantina, regia di Alessio Pizzech

In prima nazionale venerdì 11 marzo alle 20 e domenica 13 marzo alle 16 debutterà al Teatro Comunale di Ferrara la nuova produzione di Giulio Cesare di Händel. A distanza di due anni dalla Partenope, l’opera segna il ritorno a Ferrara dell’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone, complesso barocco di consolidata fama internazionale, e prosegue la recente ma già consolidata consuetudine che ha visto il Teatro Comunale capofila di importanti allestimenti di opere barocche nelle stagioni liriche degli ultimi anni.

Il capolavoro di Händel, mai eseguito prima nella città estense, è fra i più celebrati del compositore tedesco, fu tra i primi ad essere ripreso nel Novecento e da allora è regolarmente presente nei cartelloni di tutti i teatri del mondo. L’opera narra l’episodio storico della campagna d’Egitto di Cesare nel 48-47 avanti Cristo, all’inseguimento dello sconfitto Pompeo. Debuttò al King’s Theatre nel 1724 ed ebbe un successo tale che Giovanni Bononcini, rivale del compositore alla Royal Academy of Music, si ritirò dal suo incarico, mentre l’opera fu replicata negli anni successivi anche a Parigi e in Germania.

Il cast vede la presenza di Sonia Prina (Giulio Cesare), Maria Grazia Schiavo (Cleopatra), Josè Maria Lo Monaco (Cornelia), Filippo Mineccia (Tolomeo), Paolo Lopez (Sesto), Riccardo Novaro (Achilla), Floriano D’Auria (Nireno), Andrea Mastroni (Curio), tra le migliori voci italiane specializzate nel repertorio antico. La regia è firmata da Alessio Pizzech, le scene sono di Marco Ricciarini, i costumi di Cristina Aceti e le luci di Marco Cazzola.

La lettura registica di Pizzech, incentrata sul fascino e la seduzione della terra d’Africa, sposta la vicenda in un periodo storico tra fine Ottocento e primi Novecento. Il rapporto tra occidente e cultura egiziana è infatti il punto focale da cui parte l’attualizzazione dell’opera in epoca coloniale; non si tratta di un semplice spostamento di epoca, ma della ricerca di quei nodi di attrazione che quel Sud del mondo esercita ancora oggi su di noi con tutto il suo portato emozionale e poetico. “Ho voluto immaginare – spiega Pizzech – un Giulio Cesare che si trova inaspettatamente imprigionato in una cultura che lo attrae e che lo tiene legato a quelle terre, un Giulio Cesare ammalato di mal d’Africa, che combatte ma che soprattutto è spinto da una sete di conoscenza”.

Per conoscere meglio il Giulio  Cesare  il Teatro Comunale ha organizzato, venerdì 11 marzo alle 17 un incontro di approfondimento a ingresso libero che si terrà al Ridotto e sarà condotto da Enrico Girardi, musicologo e critico musicale del Corriere della Sera. All’incontro prenderanno parte anche Alessio Pizzech e Ottavio Dantone.

Sabato 12 marzo inoltre è in programma l’appuntamento curato dallo scenografo ferrarese Lorenzo Cutuli e dedicato al “dietro le quinte” degli allestimenti operistici in cartellone. L’incontro si svolgerà in palcoscenico in due turni (alle 10.15 e alle 11.15). L’ingresso è a pagamento su prenotazione; gli interessati potranno prenotarsi al numero 0532 218331 o scrivere all’indirizzo e-mail relazioniesterne.teatro@comune.fe.it.

Il Giulio  Cesare  è il risultato di una coproduzione che vede la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara affiancato dal Teatro Comunale Alighieri di Ravenna e dal Teatro Comunale Pavarotti di Modena (nei due teatri lo spettacolo sarà poi in tournée: a Ravenna il 18 e 20 marzo, a Modena l’8 e 10 aprile). Prezzi da 12 a 60 euro. Per i giovani entro i 30 anni, sconto del 50% sul prezzo del biglietto intero. Ricordiamo inoltre le nuove formule: Lirica in famiglia (biglietto a 5 euro per ragazzi sino a 12 anni accompagnati) e Under 18 (10 euro per chi è entro 18 anni). Per informazioni: tel. 0532 202675, teatrocomunaleferrara.it