Les Pêcheurs de perles
Esotico Bizet al Teatro Filarmonico
Venerdì 1 aprile 2011 ore 20.30 la Prima al Teatro Filarmonico de Les Pêcheurs de perles (I Pescatori di perle), opera lirica in tre atti su musica di Georges Bizet in programma fino a martedì 12 aprile. L’esecuzione dell’opera, proposta in lingua originale, è affidata alla direzione musicale del M° Frédéric Chaslin con la regia di Fabio Sparvoli.
Dopo un’assenza di molti anni dalle scene scaligere – l’ultima rappresentazione al Filarmonico risale al 1887, a cui fanno seguito quelle del 1895 al Teatro Ristori, del 1902 al Teatro Nuovo e del 1950 in occasione del 28° Festival all’Arena di Verona – viene proposto il primo capolavoro operistico di un giovanissimo Georges Bizet, su libretto di Eugène Cormon e Michel Carré. L’allestimento, che proviene dalla Fondazione Teatro Lirico “G. Verdi” di Trieste, vede un doppio cast accompagnato dai corpi artistici e tecnici della Fondazione Arena di Verona.
Les Pêcheurs de perles, opera di grande impegno vocale, vanta nella sua storia grandi nomi italiani nel ruolo di Nadir, che hanno concorso ad accrescerne la fortuna: tenori del calibro di Fernando De Lucia, Enrico Caruso, Beniamino Gigli, Tito Schipa, Ferruccio Tagliavini e Giuseppe Di Stefano. E proprio di quest’ultimo la Fondazione Arena di Verona ricorda l’interpretazione nei Pescatori, estate areniana 1950, diretta dal M° Francesco Molinari Pradelli, opera cui assistette anche l’appena scomparsa Liz Taylor con il marito. Alla première del 1 aprile prossimo al Filarmonico Nadir sarà interpretato dal siciliano Antonino Siragusa, raffinato interprete rossiniano che rivedremo nei panni del Conte d’Almaviva durante Il barbiere di Siviglia proposto nel cartellone dell’89° Festival areniano.
Bizet compose Les Pêcheurs de perles su commissione del direttore del Théâtre Lyrique di Parigi, Léon Carvalho, ottenendo alla prima del 29 settembre 1863 un discreto successo di pubblico che gli valse 18 repliche. Tuttavia la critica rispose freddamente, cosa che contribuì a far scomparire la partitura dalle scene francesi per lungo tempo. Pescatori ritornerà in Francia solo in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi del 1893, dopo aver riscosso un eccezionale successo in Italia dal debutto al Teatro alla Scala di Milano del 20 marzo 1886 nel riadattamento in lingua italiana operato dall’editore Sonzogno, nella traduzione di Angelo Zanardini e con un finale posticcio. L’evento darà il via sulla stampa specializzata alla rivendicazione di una certa italianità di Bizet: “I Pescatori di perle – scrive l’illustre marchese Francesco d’Arcais su L’Opinione – si rappresentano oramai in tutto il mondo, salvo… a Parigi. In Italia, rappresentati la prima volta alla Scala di Milano, son diventati un’opera di repertorio.”