RaFestival presenta Rosso Floyd
Michele Mari racconta i Pink Floyd
Sabato 11 giugno ore 18, Libreria.coop (Centro Commerciale Esp)
Secondo incontro con gli autori della sezione ‘Scriptor in Fabula’ di Ravenna Festival 2011, dopo Laura Pauriani sarà la volta di Michele Mari con il suo ultimo romanzo, ‘Rosso Floyd’ (Einaudi). Sabato 11 giugno ore 18 alla Libreria.Coop del Centro Commerciale Esp.
Filologo e cultore di fantascienza e di fumetti, docente di letteratura italiana all’Università Statale di Milano, Michele Mari ha uno stile letterario estremamente composito, nemico dell’enfasi; i critici, parlando dei suoi testi, segnalano riferimenti a Tommaso Landolfi e a Giorgio Manganelli. Lo scrittore ha esordito nel 1989 con il romanzo ‘Di bestia in bestia’ (Longanesi). Da segnalare anche la sua produzione poetica e la ricca attività critico-filologica e saggistica, volta soprattutto alla letteratura italiana del Sette-Ottocento e alla letteratura fantastica. ‘Rosso Floyd’ è un romanzo impetuoso e visionario, un viaggio nell’universo dei Pink Floyd, alla scoperta dell’«evento scarlatto» che ha fatto della band una leggenda.
Info 0544 408230
ravennafestival.org
librerie.coop.it
‘Scriptor in Fabula’: ROSSO FLOYD. Michele Mari racconta i Pink Floyd
Michele Mari e Rita Marcotulli alla Rocca Brancaleone domenica 12 giugno (ore 21.30)
Il secondo appuntamento di ‘Scriptor in Fabula’ propone una sorta di viaggio cosmico nella nebulosa dei ‘Pink Floyd’, che diventa un’inquietante narrazione dark dove divinità del rock e creature fantastiche vengono chiamate a testimoniare in un vertiginoso coro di voci sull’orlo dell’abisso.
Il romanzo ‘Rosso Floyd’ di Michele Mari arriva dunque sul palcoscenico della Rocca Brancaleone (domenica 12 giugno, alle 21.30) in una inedita performance con al centro l’autore come voce recitante e Rita Marcotulli – uno dei nomi più sfavillanti della galassia del grande jazz italiano – alla testa di una formazione che comprende l’ex vocalist degli Almamegretta, Raiz; il sassofonista inglese Andy Sheppard, il bassista statunitense Mark Garrison, insieme alla potente ritmica di Michele Rabbia e dell’inglese Mark Mondesir.
Lo spettacolo è realizzato con il contributo di Coop Adriatica, storico sostenitore del Festival, a cui si aggiunge per questo progetto librerie.coop.
Il romanzo, attraverso una particolare ‘istruttoria’, ricostruisce la parabola artistica della più grande band della storia del progressive rock, riunendo una singolare teoria di personaggi (veri e immaginari) che hanno avuto la ventura di incrociare Syd ‘Diamante Pazzo’ Barrett. Fu lui a scegliere il nome ‘Pink Floyd’, mutuandolo dai nomi propri dei suoi bluesman preferiti, Pink Anderson e Floyd Council. Non a caso è a loro che Michele Mari dedica il primo capitolo del proprio romanzo, facendoli parlare in prima persona per trasformarli poi, da cultore della fantascienza e della letteratura fantastica qual è, in mostri dal sangue naturalmente rosa. Il romanzo cerca di rintracciare i segni del passaggio di Barrett in tutta la produzione della band, per scoprire ‘l’evento scarlatto’ che ha fatto dei Pink Floyd la leggenda che sono diventati (‘The dark side of the Moon’ rimase nella classifica dei dischi più venduti di Billboard dal 1973 al 1988, per ben 724 settimane, per uscire quando venne deciso che quella classifica dovesse includere solo gli album degli ultimi dieci anni). Un romanzo che non è solo un tributo alla band, ma è un vero e proprio esperimento letterario e linguistico, visionario e stupefacente, in puro stile Pink Floyd.
Lo spettacolo ora completa l’opera, recuperando e aggiornando il progetto ‘Us and Them’ di Rita Marcotulli. L’elegante pianista dalla grana melodica e dalla voce strumentale molto esclusiva, ha iniziato a lavorare sul ‘progetto Pink Floyd’ dal 2006; ha poi arrangiato alcuni brani, famosi e meno, eseguendoli per la prima volta alla Casa del Jazz di Roma il 17 marzo del 2008. Infine ha costituito un gruppo ‘atipico’ a cui sono stati aggiunti strumenti e musicisti meno legati al jazz, e la voce di Raiz. Il risultato è conturbante: gli arrangiamenti, intelligentemente dosati e al tempo stesso mantenuti ‘aperti’, non stravolgono gli originali, né nello spirito né nel sound, riuscendo ugualmente a diversificarsi e imprimere alla materia preesistente una impronta personale e originale, ricca di inaspettati punti di fuga. I brani sono stati scelti da periodi diversi: così i pezzi più psichedelici e innovativi (Astronomy Domine, Set the Controls For The Heart Of The Sun) si annodano con quelli di matrice più folk-rock (Cirrus Minor, Cryng Song, Goodbye Blue Sky) e con quelli del pop più celebrato (Us and Them, Money).
Rita Marcotulli, miglior ‘Nuovo talento italiano’ nel 1987 per la rivista ‘Musica Jazz’, fra le pianiste italiane più richieste a livello internazionale, nel corso della propria carriera ha collaborato con alcuni fra i maggiori artisti mondiali del jazz, da Chet Baker a Steve Grossman. Quest’anno si è aggiudicata il David di Donatello come migliore musicista per la colonna sonora del film di Rocco Papaleo ‘Basilicata coast to coast’ (che le avevano portato, nel 2010 anche il Nastro d’Argento e il premio Ciak d’oro).
Info 0544 249244 ravennafestival.org
Biglietto 20 euro (ridotto 18).
“I giovani al festival”: fino a 14 anni 5 euro, da 14 a 18 anni (50% tariffe ridotte), fino a 26 anni ‘ridotti’.