Moni Ovadia & Orchestra nel Sogno di Shakespear
Mercoledì 6 luglio, ore 21.00
Giovedì 7 luglio, ore 21.00
Teatro Comunale, Sala Bibiena
Sogno di una notte di mezza estate
Musiche di scena op.61 per l’omonima commedia di William Shakespeare
di Felix Mendelssohn Bartholdy
Primo Elfo ROSA GUARRACINO
Secondo Elfo LUCIA MICHELAZZO
Voce narrante MONI OVADIA
Direttore LORENZO FRATINI
Orchestra e Coro Femminile del Teatro Comunale di Bologna
Bambino prodigio, uomo di grande cultura, non solo musicale ma anche filosofica, storica e linguistica Felix Mendelssohn Bartholdy fu una personalità cosmopolita e moderna, attiva nel campo organizzativo come pochi altri musicisti, grande pianista, eccellente compositore e stimato direttore d’orchestra.
Una vita all’insegna degli agi e della mancanza di preoccupazioni, tanto che il primo ed unico grande dolore della sua vita, la scomparsa dell’amata sorella, lo portò alla morte all’età di 38 anni lasciando un vuoto incolmabile non solo in ambito mitteleuropeo ma in tutto il mondo musicale.
Nel 1826 il giovane diciassettenne, suggestionato dalla lettura del capolavoro shakespeariano, Sogno di una notte di mezza estate, sentì l’impulso di scrivere un’ouverture destinata fin dalla prima esecuzione, a un’immediata e grandissima celebrità; quest’ouverture, in forma di primo tempo di sonata come vuole la migliore tradizione ottocentesca, è una delle pagine più fresche del compositore tanto che quando nel 1843, ben diciassette anni più tardi, il dramma shakespeariano Sogno di una notte di mezza estate tornerà nella vita di Mendelssohn che ne compose le
musiche di scena, l’ouverture venne premessa senza nessun tipo di ritocco.
Nelle musiche di scena op. 61, i temi delicati e trasparenti tratteggiano con perfetta sintonia il mondo degli elfi del regno di Oberon, e la mano leggera del compositore tedesco riesce ad evocare con grande raffinatezza quel magico universo fatato.
Nel concerto del 6 e 7 luglio prossimo, la voce narrante sarà quella di Moni Ovadia, artista che comincia la sua attività artistica come cantante e musicista di musica popolare già nell’età dell’adoloscenza; Moni Ovadia è anche noto per il suo costante impegno politico e civile a sostegno dei diritti e della pace.
Rosa Guarracino e Lucia Michelazzo, artiste del coro del Comunale, interpreteranno rispettivamente il Primo e Secondo Elfo; il Direttore del Coro del Teatro Comunale di Bologna Lorenzo Fratini, sarà il direttore dell’esecuzione;
questo ruolo non nuovo per Fratini che “musicista a tutto tondo” da tempo spazia anche negli ambiti della direzione d’orchestra riscuotendo sempre consenso di critica e di pubblico per la riconosciuta professionalità e sicurezza.
BIGLIETTI:
intero
€ 15
ridotto under 30
€ 10
balconata
€5
Infoline
informazioni generali
051 529958
dal martedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 14.00
Infoline
biglietteria
051 529019
dal martedì al venerdì dalle ore 14.00 alle ore 17.30
MONI OVADIA
Nato a Plovdiv in Bulgaria nel 1946, di discendenza ebraico-sefardita, greco-turca da parte di padre e serba da parte di madre, alla fine degli anni ’40 si trasferisce a Milano con la famiglia. Già negli anni del liceo comincia la sua attività artistica come cantante e musicista di musica popolare con Roberto Leydi fondando successivamente il “ Gruppo Folk Internazionale” dove si dedicherà allo studio della musica tradizionale di vari paesi, in particolare dell’ area
balcanica.
L’attività di teatro vera e propria inizia nel 1984 quando avvia una serie di collaborazioni con numerose personalità della scena tra cui Pier’ Alli, Bolek Polivka, Tadeusz Kantor, Giorgio Marini, Franco Parenti. È questa per Moni Ovadia l’ occasione di fondere le proprie esperienze di attore e di musicista, dando vita alla proposta di un “ teatro musicale” lungo il quale ancora oggi opera la sua ricerca espressiva.
Nel 1993 con Oylem Goylem, una creazione di teatro musicale in forma di cabaret, Ovadia si impone all’ attenzione del grande pubblico e della critica giornalistica.
A questo spettacolo ne seguiranno molti altri quali Dybbuk, Ballata di fine millennio, Il caso Kafka, Mame, mamele, mamma, mamà… Il Banchiere errante, L’ Armata a cavallo, Le storie del Sig.Keuner, fino al recente Shylock, il Mercante di Venezia in prova.
L’attività di Moni Ovadia non si è limitata solo a quella teatrale: cinema (Moretti, Monicelli, Andò, ), radio, dischi, libri, lezioni universitarie, fanno da contrappunto alla sua attività principale.
Per 5 anni è stato Direttore Artistico di Mittelfest (Festival della cultura mitteleuropea) di Cividale del Friuli.
Nel corso di questi anni gli sono stati conferiti numerosi premi alla carriera e all’ impegno civile tra i quali, come egli stesso ama ricordare, il “ Sigillo per la pace” , conferitogli dalla città di Firenze, il “ Premio Franco Enriquez” per l’impegno civile, il “ Premio Speciale UBU 1996” per la sperimentazione teatrale, il “ Premio Govi” dalla città di Genova e nel 2009 dal Presidente della Repubblica Italiana il Premio De Sica per il teatro.
Nell’ autunno del 2005 gli è stata conferita una laurea honoris causa in Lettere-Filosofia dall’ Università di Pavia e, nel 2007, in Scienza della Comunicazione dall’ Università per Stranieri di Siena.
Moni Ovadia, oggi è considerato uno dei più prestigiosi e popolari uomini di cultura ed artisti della scena italiana. Il suo teatro musicale, ispirato alla cultura yiddish che ha contribuito a fare conoscere e di cui ha dato una lettura contemporanea, è unico nel suo genere, in Italia ed in Europa.
Il suo pubblico abbraccia tutte le generazioni.
E’ anche noto per il suo costante impegno politico e civile a sostegno dei diritti e della pace.