La Carmen di Cannito a Cesenatico
ROSSELLA BRESCIA IN “CARMEN” A RIBALTA MAREA
Protagonisti a Ribalta Marea giovedì 4 agosto ore 21.15 al Teatro all’Aperto di largo Cappuccini, saranno due beniamini del grande pubblico: Rossella Brescia, ballerina classica e star televisiva, nota al grande pubblico per la sua partecipazione da professionista, a programmi televisivi come “Amici”, “Saranno Famosi” e “Colorado Cafè”, vestirà i sensuali panni di Carmen, al suo fianco, nel ruolo di Don José, il fascinoso e atletico ballerino cubano José Perez, già vincitore di importanti riconoscimenti internazionali, divenuto anche lui un idolo dei teen–agers per la sua partecipazione alla popolarissima trasmissione “Amici”.
Balletto in due atti di Luciano Cannito
con Carmen Rossella Brescia
e con Alessandro Macario o Josè Perez, Antonio Aguila, Michele Barile, Daniela Filangeri, Rossella Lucà, Massimo Margaria, Diego Millesimo, Tommaso Petrolo, Grazia Striano, Carmela Visciano
Coreografia e regia di Luciano Cannito
Assistente alla coreografia Luigi Neri
Musiche George Bizet e Marco Schiavoni
Luci Carlo Cerri
Adattamento Luci Marco Policastro
Costumi Elena Cicorella
Maitre de Ballet Antonio Aguila
“Carmen” è un balletto di Luciano Cannito tratto dall’omonimo dramma musicale di Georges Bizet. Protagonisti due beniamini del grande pubblico. Rossella Brescia, ballerina classica e star televisiva, nota al grande pubblico per la sua partecipazione da professionista, a programmi televisivi come “Amici”, “Saranno Famosi” e “Colorado Cafè”, vestirà i sensuali panni di Carmen. Al suo fianco, nel ruolo di Don José, il fascinoso e atletico ballerino cubano José Perez, già vincitore di importanti riconoscimenti internazionali, divenuto anche lui un idolo dei teen–agers per la sua partecipazione alla popolarissima trasmissione Amici.
La trama racconta di un gruppo di profughi che sbarca a Lampedusa dopo un viaggio allucinante, sfruttati dallo scafista Escamillo e braccati dalle forze dell’ordine comandate dal severo carabiniere Don Josè. Nasce un amore travolgente tra Carmen e Don Josè, ma quest’ultimo tenta di piegare il fiero spirito ribelle della sua amata a una vita perbene, fatta di routine, belle passeggiate e tanta televisione.
La passione si trasforma in noia, solitudine, angoscia. Carmen, non sa e non può vivere in una gabbia di mediocrità. Fugge e torna dai suoi amici al campo profughi. Fugge tra le braccia di Escamillo, ben consapevole di quello che l’aspetta…
La forza della musica immortale e l’originale rielaborazione della famosa opera lirica hanno consentito la traslazione del mito eterno di Carmen in un emozionante e potente balletto moderno che il regista Cannito riassume così:
“La potenza della musica di Bizet è riuscita a far diventare il nome “Carmen” un archetipo universale della cultura dell’Occidente. Dire Carmen è un po’ come dire passione estrema, voluttà, forza e istinto. Carmen è il sole dei Sud, la felice disperazione di possedere solo se stessi e la propria libertà. La mia Carmen è forse semplicemente questo. Immaginata nell’isola di Lampedusa, isola del Sud per la ricca e annoiata Europa, mitico Nord per centinaia di disperati e profughi in fuga chissà da dove e chissà per quanto tempo. Storie, del resto, sotto i nostri occhi dalla mattina alla sera. Carmen può essere oggi una sudanese, una kurda, un’afghana, una kosovara, un’albanese, una pakistana, e non ha paura di rischiare tutto per la propria libertà. E’ una giovane donna che, come una leonessa, sa di possedere forza, bellezza, potenza e libertà. Carmen sa di essere ricca di quella ricchezza che non si può comprare. E’ invece l’uomo-Don Josè ad essere un poveraccio imbrigliato nella sua burocratica e sicura armatura di maschio occidentale ad avere tutto da perdere contro chi non ha nulla da perdere. E poi c’è l’Escamillo dell’Opera di Bizet. Il grande torero. Il “macho”, diremmo noi oggi. Straordinario ritratto anche questo, di personaggio archetipo. L’uomo del successo, l’uomo della gloria effimera. Tutto sommato l’uomo della superficialità.
La storia termina con la morte di Carmen. Ma perché non ci chiediamo che fine farà Don Josè? Chi è il vero perdente? Chi muore o chi resta vivo, ucciso nell’anima, nella fede, nell’orgoglio, nella speranza?
Platea € 18 – Gradinata € 14
Prevendita c/o Ufficio Cultura – Museo della Marineria – Via Armellini, 18 –
Tel. 0547-79274 – cell. 320 6190691 – cultura@cesenatico.it
comune.cesenatico.fc.it/cultura
dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 13 e il martedì dalle ore 15 alle 17