Bohème si aggiunge ai titoli dell’Arena

LA BOHÈME

di Giacomo Puccini

Arena di Verona, 6 agosto 2011 (Prima)

Sabato 6 agosto alle ore 21.00 va in scena La Bohème di Giacomo Puccini, quinto titolo in cartellone per l’89° Festival nell’allestimento della Fondazione Arena di Verona del 2005 e riproposto con grande successo nel 2007, sempre per la regia di Arnaud Bernard.Per la ripresa del Festival 2011 la direzione dell’Orchestra e del Coro dell’Arena è affidata a John Neschling; oltre ad Orchestra, Coro e Tecnici dell’Arena di Verona, l’opera vede impegnato anche il Coro di voci bianche A.LI.VE. diretto da Paolo Facincani insieme alla folla delle comparse.La Bohème di Giacomo Puccini per sei serate si presenta al pubblico areniano nella messa in scena firmata dal regista francese Arnaud Bernard: una regia verista, assolutamente calibrata sull’ampiezza del palcoscenico dell’Arena, che lascia tuttavia spazio ad una vena favolistica propria del sogno bohémien dei suoi protagonisti, fino alla morte di Mimì che segnerà anche la fine della gioventù degli amici che la circondano.La Bohème è forse l’opera di Puccini più amata e rappresentata nel mondo, il soggetto viene dal romanzo a puntate Scènes de la vie de bohème di Henry Murger in uscita su «Le Corsaire Satan» dal 1845 al ’49, ripreso da Puccini su presunto suggerimento di Ruggero Leoncavallo. Ne deriva un lavoro minuzioso che impegna il compositore per due anni con i librettisti Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, per poi stenderne la partitura in soli otto mesi. La Prima va in scena al Teatro Regio di Torino il 1 febbraio 1896, sotto la direzione di un Arturo Toscanini non ancora trentenne.L’opera si configura come un affrancamento dagli inizi “gotici” ed ottocenteschi di Puccini che, come riassume il titolo, intende lasciar parlare il tratto autobiografico vissuto seguendo il movimento della “Scapigliatura” negli anni milanesi. E La Bohème è un vero e proprio inno alla giovinezza, con lo spaccato di quotidianità dei personaggi, lo struggente amore di Mimì e Rodolfo e la relazione vivace di Musetta e Marcello, sullo sfondo di una Parigi degli anni ’40 del XIX secolo.Alla Prima un cast di grande prestigio, a partire dall’atteso direttore John Neschling, pronipote del celebre compositore Arnold Schönberg, che ritorna dopo quattordici anni sul podio dell’Arena. La parte di Mimì è affidata a Fiorenza Cedolins, soprano amatissimo dal pubblico areniano, che l’ha applaudita per molte edizioni, ultime Carmen e Turandot nel 2009, e presente nei più importanti teatri del mondo. Il poeta Rodolfo è il tenore argentino Marcelo Álvarez, ospite abituale dell’Arena di Verona oltre che del Metropolitan di New York, della Scala di Milano, del Covent Garden di Londra e della Staatsoper di Vienna, ed acclamato interprete la scorsa stagione di Trovatore e Carmen.Al suo esordio in Arena il baritono Luca Salsi nei panni del pittore Marcello, impegnato a corteggiare la Musetta Natalya Kraevsky, che ha debuttato quest’anno in Arena come Annina ne La Traviata verdiana. Il padrone di casa Benoît è Andrea Mastroni, altro esordiente areniano. Completano il cast dei bohémiens Deyan Vatchkov nei panni del filosofo Colline e Vincenzo Taormina che interpreta il violinista Schaunard. Tornano a Verona nel II quadro il ricco consigliere Alcindoro Angelo Nardinocchi ed il venditore di giocattoli Parpignol Carlo Bosi, e per il III quadro il Sergente dei doganieri Victor Garcia Sierra accompagnato dal Doganiere Manrico Signorini.
La Bohème replica: 13, 19, 26, 30 agosto – 2 settembre

LA BOHÈME

di Giacomo Puccini

Arena di Verona

6 (Prima), 13, 19, 26, 30 agosto – ore 21.00
2 settembre – ore 21.00

In scena La Bohème di Giacomo Puccini, quinto titolo in cartellone per l’89° Festival nell’allestimento della Fondazione Arena di Verona del 2005 e riproposto con grande successo nel 2007, sempre per la regia di Arnaud Bernard.

Per la ripresa del Festival 2011 la direzione dell’Orchestra e del Coro dell’Arena è affidata a John Neschling; oltre ad Orchestra, Coro e Tecnici dell’Arena di Verona, l’opera vede impegnato anche il Coro di voci bianche A.LI.VE. diretto da Paolo Facincani insieme alla folla delle comparse.

La Bohème di Giacomo Puccini per sei serate si presenta al pubblico areniano nella messa in scena firmata dal regista francese Arnaud Bernard: una regia verista, assolutamente calibrata sull’ampiezza del palcoscenico dell’Arena, che lascia tuttavia spazio ad una vena favolistica propria del sogno bohémien dei suoi protagonisti, fino alla morte di Mimì che segnerà anche la fine della gioventù degli amici che la circondano.

La Bohème è forse l’opera di Puccini più amata e rappresentata nel mondo, il soggetto viene dal romanzo a puntate Scènes de la vie de bohème di Henry Murger in uscita su «Le Corsaire Satan» dal 1845 al ’49, ripreso da Puccini su presunto suggerimento di Ruggero Leoncavallo. Ne deriva un lavoro minuzioso che impegna il compositore per
due anni con i librettisti Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, per poi stenderne la partitura in soli otto mesi. La Prima va in scena al Teatro Regio di Torino il 1 febbraio 1896, sotto la direzione di un Arturo Toscanini non ancora trentenne.

L’opera si configura come un affrancamento dagli inizi “gotici” ed ottocenteschi di Puccini che, come riassume il titolo, intende lasciar parlare il tratto autobiografico vissuto seguendo il movimento della “Scapigliatura” negli anni milanesi. E La Bohème è un vero e proprio inno alla giovinezza, con lo spaccato di quotidianità dei personaggi, lo struggente amore di Mimì e Rodolfo e la relazione vivace di Musetta e Marcello, sullo sfondo di una Parigi degli anni ’40 del XIX secolo.

In scena un cast di grande prestigio, a partire dall’atteso direttore John Neschling, pronipote del celebre compositore Arnold Schönberg, che ritorna dopo quattordici anni sul podio dell’Arena. La parte di Mimì è affidata per le prime quattro recite a Fiorenza Cedolins, soprano amatissimo dal pubblico areniano, che l’ha applaudita per molte
edizioni, ultime Carmen e Turandot nel 2009, e presente nei più importanti teatri del mondo, mentre per le ultime due recite del 30 agosto e 2 settembre salirà per la prima volta sul palcoscenico scaligero Maria Agresta. Il poeta Rodolfo è il tenore argentino Marcelo Álvarez, ospite abituale dell’Arena di Verona oltre che del Metropolitan di New York, della Scala di Milano, del Covent Garden di Londra e della Staatsoper di Vienna, ed acclamato interprete la scorsa stagione di Trovatore e Carmen.

Al suo esordio in Arena il baritono Luca Salsi nei panni del pittore Marcello, impegnato a corteggiare nel ruolo di Musetta Serena Gamberoni per le prime due date e per le ultime quattro Natalya Kraevsky, entrambe artiste che hanno debuttato quest’anno in Arena come Annina ne La Traviata verdiana. Il padrone di casa Benoît è Andrea
Mastroni, altro esordiente areniano.

Completano il cast dei bohémiens Deyan Vatchkov nei panni del filosofo Colline e Vincenzo Taormina che interpreta il violinista Schaunard. Tornano a Verona nel II quadro il ricco consigliere Alcindoro Angelo Nardinocchi ed il venditore di giocattoli Parpignol Carlo Bosi, e per il III quadro il Sergente dei doganieri Victor Garcia Sierra
accompagnato dal Doganiere Manrico Signorini.

Per informazioni e prenotazioni: Call center (+39) 045 8005151 e arena.it