Plauto concede il bis

Sabato 20 agosto

SARSINA – Arena Plautina, ore 21,30

COMUNE DI SARSINA – PLAUTUS FESTIVAL – TEATROVIVO

presentano

VANESSA INCONTRADA
in

MILES GLORIOSUS
di Tito Maccio Plauto

con
Luca Cairati, Sandra Cavallini, Massimo Boncompagni, Mauro Eusti, Elisa Cutrupi, Nicola Borghesi, Luca Damiani

Musiche di Paolo Capodacqua
Scene di Matteo Soltanto – Costumi di Laetitia Favart
Maschere di Andrea Cavarra e Giorgio De Marchi
Realizzazione scene Marco Fagnocchi – Realizzazione costumi Marta Benini e Paola Crespi

Regia di Cristiano Roccamo

Concluderà la cinquantunesima edizione del Plautus Festival una delle commedie più famose del “padrone di casa”: il Miles Gloriosus.

Lo spettacolo, che ha aperto il Festival in “prima nazionale”, viene replicato sabato prossimo 20 agosto a grande richiesta del pubblico. Probabilmente il modo migliore per suggellare un’edizione del Plautus di grande successo e che ha registrato un incremento del pubblico superiore al 10%.

La commedia, coprodotta dal Plautus Festival, Comune di Sarsina e da TeatroVivo per la regia del Direttore Artistico Cristiano Roccamo segna l’esordio a teatro di Vanessa Incontrada. Per l’occasione, l’attrice vestirà i panni maschili del servo astuto Palestrione, il narratore e l’architetto di tutto l’inganno ai danni del soldato fanfarone. La commedia presenta tutti gli ingredienti che Plauto ha introdotto e che i suoi successori hanno fatto propri nella storia del teatro occidentale: il soldato vanaglorioso, che millanta continuamente le sue “incredibili” imprese, il parassita che spalleggia il padrone nelle sue vanterie, il servo astuto regista indiscusso dell’intreccio, e naturalmente il vecchio vicino di casa, il giovane innamorato, la giovane sempre contesa, le meretrici che ingannano e recitano a dovere le parti convenute. Plauto è stato l’artefice di quella commedia tipica della penisola italica, che nel tempo si è trasformata ed è stata chiamata in vari modi, dalla Commedia degli Zanni, alla Commedia dell’Arte, fino alla nostra Commedia all’Italiana.

“Una messa in scena semplice, senza quarta parete, – dichiara il regista – direttamente in complicità con il pubblico, legata alle tecniche della farsa e del lazzo comico, del ritmo e del respiro della commedia. Attori che dialogano tra loro, che dialogano con il pubblico, come voleva Plauto e come si aspetta chi va ad assistere a una commedia. L’intreccio, spietato nello svelare gli istinti che muovono i personaggi, ci dà l’immagine disincantata e divertente delle vicende umane che rimangono immutate nel tempo. Sono sempre le stesse, 2000 anni fa come ora, nelle dinamiche e negli intrecci. I personaggi semplici e immediatamente riconoscibili nel carattere dallo spettatore, vestiti in abiti che richiamano la tradizione delle culture d’epoca romana, ma non filologici: il tutto ‘giocato’ in una scena essenziale ed efficace che si rende parte della commedia. Ecco perché ; Plauto è per me un contemporaneo, così come tutta quell’arte che appartiene alla tradizione della Commedia all’Italiana. Un’opportunità, per gli attori, di misurarsi con un grande classico latino e di riallacciarsi alla nostra tradizione comico-popolare, che ci rende unici, come popolo e come spirito”.