La Salustia apre il Pergolesi Spontini Festival

Previsti ventilatori al Teatro Pergolesi di Jesi per l’inaugurazione per l’inaugurazione del Pergolesi Spontini Festival, venerdì 2 settembre alle ore 20, con il nuovo allestimento de La Salustia di Pergolesi. Capolavoro di Giovanni Battista Pergolesi con la regia della francese Juliette Deschamps, le belle scene di Benito Leonori e la direzione di Corrado Rovaris alla guida dell’Accademia Barocca de I Virtuosi Italiani.

Non patiremo il caldo al Teatro Pergolesi di Jesi, venerdì 2 settembre alle ore 20 per l’inaugurazione dell’XI edizione del Pergolesi Spontini Festival (2-17 settembre). E’ prevista una temperatura mite in serata, e sono stati installati ventilatori in Teatro. Potremmo ascoltare un vero capolavoro, La Salustia, dramma per musica in tre atti, in un nuovo allestimento a cura della Fondazione Pergolesi Spontini che per l’occasione sarà ripreso in alta definizione dalla Unitel di Monaco di Baviera per essere poi trasmesso sui canali Classica in tutto il mondo ed in Italia su Sky.

Corrado Rovaris dirige l’Accademia Barocca de I Virtuosi Italiani su strumenti originali. Grandi voci del barocco nella compagnia di canto, con il controtenore romeno Florin Cezar Ouatu che canta un ruolo da soprano, quello dell’imperatore Alessandro. Nell’ottima compagnia di canto, sono inoltre Laura Polverelli (Giulia), Serena Malfi (Salustia), Vittorio Prato (Marziano), Maria Hinojosa Montenegro (Claudio), e Giacinta Nicotra (Albina).

La sapiente regia piena di invenzioni e di giuste soluzioni è della francese Juliette Deschamps, figlia d’arte (di Jérôme Deschamps e di Macha Makeieff) con origini nel piccolo paese di Montecarotto nelle Marche, cresciuta nei teatri e nei palcoscenici fin da bambina. A fine luglio 2011 è stata al Festival della Valle D’Itria a Martina Franca, impegnata nella regia de Il Novello Giasone di Cavalli/Stradella.

Una sorpresa le scene di Benito Leonori (vedi fotografia), ispirata a quelle che in francese si chiamano “meurtrières”: finestre dalle quali si sparava senza essere visti. I costumi molto belli sono di Vanessa Sannino che ha lavorato al Teatro alla Scala di Milano per la Carmen inaugurale della stagione 2009.

Sabato 3 settembre alle ore 21 potete ascoltare ancora al Teatro Pergolesi il Festival (con un’anteprima giovani il 1 settembre ore 20), il Festival prosegue con La serva padrona di Pergolesi, che Henning Brockhaus, artista “poliedrico e visionario”, alterna con Atto senza parole I di Samuel Beckett, interpretato in chiave di clownerie da Jean Méningue, lo stesso artista che veste i panni di Vespone, il personaggio muto degli intermezzi pergolesiani. Il nuovo allestimento della Serva padrona si avvale delle scene di Benito Leonori, dei costumi di Giancarlo Colis, e delle luci di Alessandro Carletti. Corrado Rovaris dirige l’Accademia Barocca de I Virtuosi Italiani. Interpreti Alessandra Marianelli (Serpina) e Carlo Lepore (Uberto). L’edizione critica è a cura di Francesco Degrada.

Si è conclusa poco fa la conferenza stampa di presentazione del XI FESTIVAL PERGOLESI SPONTINI “PERGOLESI IN PROGRESS”, presso il Foyer del Teatro Pergolesi di Jesi, alla presenza di Fabiano Belcecchi (Presidente della Fondazione Pergolesi Spontini e Sindaco di Jesi), William Graziosi (Amministratore Delegato della Fondazione Pergolesi Spontini), Gianni Tangucci (Direttore Artistico della Fondazione Pergolesi Spontini), Vincenzo De Vivo (Consulente Scientifico della Fondazione Pergolesi Spontini), di Stefano Gottin (Segretario generale Banca Marche, sponsor principale del Festival) e degli artisti del FESTIVAL PERGOLESI SPONTINI tra i quali i registi Juliette Deschamps (Salustia, 2 e 4 settembre), Henning Brockhaus (Serva Padrona, 3 settembre), Italo Nunziata (L’Olimpiade, 8 e 10 settembre), Corrado Rovaris (Salustia e Serva Padrona).

Composta nel 1731, Salustia è la prima opera di Pergolesi, rappresentata a Napoli al Teatro di San Bartolomeo, quando il compositore – allievo di uno dei Conservatori napoletani – aveva solo 21 anni. Poco prima che la Salustia andasse in scena l’improvvisa morte di uno dei protagonisti, il celebre soprano Nicolò Grimaldi (detto Nicolino), costrinse Pergolesi ad alcune sostanziali modifiche: la parte di Marziano, scritta per Grimaldi, venne affidata al tenore Francesco Tolve, mentre la parte di Claudio, destinata in origine a Tolve, fu assegnata al soprano Nicolò Conti (detto Gizziello).
Sulla base dei manoscritti dell’epoca è stato possibile ricostruire entrambe le versioni di Salustia, quella prima della morte di Nicolino e quella dopo i cambi di ruoli. La produzione jesina riproduce la nuova versione dell’opera, così come la ascoltarono i napoletani alla prima esecuzione. Si tratta quindi di una prima esecuzione moderna con nuove arie e recitativi mai ascoltati.
“La musica di Salustia – spiega il musicologo Dale Monson – rivela chiaramente il talento del giovane e promettente compositore: non mancano padronanza e abilità con cui esprime gli affetti nel dramma e l’immediatezza di ciascuna parola: il patetico, l’indignazione e la collera, le tenere espressioni dell’amore, la chiara determinazione dell’azione virtuosa. Malgrado le difficili circostanze della sua creazione, l’opera ci arriva oggi a testimoniare il talento di Pergolesi, la promessa, la sua posizione di faro illuminante nell’evoluzione della cultura europea moderna”.
Al centro del dramma sono gli intrighi in seno alla famiglia dell’imperatore romano Alessandro Severo (che, nato nel 208 d.C., regnò tra il 222 ed il 235) e di sua moglie Salustia causati dalla gelosia di Giulia, madre dell’imperatore. Una saga familiare all’insegna della crudeltà: Salustia, innamorata dell’imbelle sposo Alessandro, è oppressa dall’Imperatrice madre che la impone ripudio e degradazione e spinta verso l’orrore del complotto e del delitto dall’ira di suo padre, Marziano, assetato di vendetta. Solo l’inflessibile rigore morale guida Salustia sulla strada della virtù fino al trionfo finale della sua straordinaria forza interiore.
Per la regista Juliette Deschamps, “Salustia è una storia di complotti che falliscono: si sussurra, si trama, si spia, si manipola, si cerca di ingannare, si creano alleanze, si organizzano incontri, si preparano pozioni. Immagino penombre, chiari di luna davanti a un colosseo distrutto. Un’epoca senza luci, dove soltanto si intravvedono i riflessi delle lame nella notte. Salustia come Una martire.
L’immacolata in mezzo a un macello, il rosso del sangue, il nero della notte. Un bagliore.”
Biglietti: Opere, da 15 a 66 euro; Concerti da 22 a 25 euro. Concerto spirituale: ingresso libero.

venerdì 2 settembre 2011, ore 20
domenica 4 settembre 2011, ore 20
Jesi, Teatro G.B. Pergolesi

LA SALUSTIA

Dramma per musica in tre atti
da un adattamento anonimo di Alessandro Severo di Apostolo Zeno
musica di Giovanni Battista Pergolesi

revisione critica a cura di Dale Monson
Edizioni Fondazione Pergolesi Spontini
Prima rappresentazione: Napoli, Teatro San Bartolomeo, 1732

Personaggi e interpreti
Salustia Serena Malfi
Alessandro Florin Cezar Ouatu
Marziano Vittorio Prato
Claudio Maria Hinojosa Montenegro
Giulia Laura Polverelli
Albina Giacinta Nicotra

direttore Corrado Rovaris
regia Juliette Deschamps
scene Benito Leonori
costumi Vanessa Sannino
Accademia Barocca de I Virtuosi Italiani

Nuovo allestimento

giovedì 1 settembre 2011, ore 20 – anteprima giovani
sabato 3 settembre 2011, ore 21
Jesi, Teatro G.B. Pergolesi

LA SERVA PADRONA

Intermezzi di Gennarantonio Federico
musica di Giovanni Battista Pergolesi

revisione critica a cura di Francesco Degrada
Edizioni Universal Music Publishing Ricordi Srl, Milano
Prima rappresentazione: Napoli, Teatro San Bartolomeo, 1733

Personaggi e interpreti
Serpina Alessandra Marianelli
Uberto Carlo Lepore
Vespone Jan Mening

direttore Corrado Rovaris
regia Henning Brockhaus
scene Benito Leonori
costumi Giancarlo Colis
Accademia Barocca de I Virtuosi Italiani

Tra i due intermezzi:

ATTO SENZA PAROLE I

di Samuel Beckett
un uomo Jan Mening

Nuovo allestimento

martedì 6 settembre 2011, ore 20 – anteprima giovani
giovedì 8 settembre 2011 ore 20
sabato 10 settembre 2011 ore 20
Jesi, Teatro V. Moriconi

L’OLIMPIADE

Melodramma in tre atti di Pietro Metastasio
musica di Giovanni Battista Pergolesi

revisione critica a cura di Francesco Degrada e Claudio Toscani
Edizioni Fondazione Pergolesi Spontini
Prima rappresentazione: Roma, Teatro Tordinona, 1735

Personaggi e interpreti
Megacle Sofia Soloviy
Licida Jennifer Rivera
Argene Yetzabel Arias Fernandez
Aristea Lyubov Petrova
Alcandro Milena Storti
Clistene Raul Gimenez
Aminta Antonio Lozano

direttore Alessandro De Marchi
regia Italo Nunziata
scene Luigi Scoglio
costumi Ruggero Vitrani
luci Patrick Latronica
Academia Montis Regalis

Allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini

venerdì 9 settembre 2011 ore 21
Ancona, Cattedrale di San Ciriaco

CONCERTO SPIRITUALE

in occasione del XXV CONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE
musiche di A. Vivaldi, J.S. Bach, G.B. Pergolesi

soprano Debora York
mezzosoprano Michaela Selinger

direttore Rubén Dubrovsky
Bach Consort Wien

Antonio Vivaldi
Concerto in si minore per archi e basso continuo RV 580, n° 10 da L’Estro armonico op. 3

Anonimo (da Giovanni Battista Pergolesi)
La Maddalena al Sepolcro
Travestimento spirituale della Cantata “Nel chiuso centro” per soprano, archi e basso continuo
Revisione critica di Claudio Bacciagaluppi
Edizioni Fondazione Pergolesi Spontini
Prima esecuzione moderna

Giovanni Battista Pergolesi
Salve Regina
Antifona in fa minore per contralto, archi e basso continuo
Revisione critica a cura di Federico Agostinelli

Edizioni Fondazione Pergolesi Spontini

Johann Sebastian Bach
Tilge, Höchster, meine Sünden BWV 1083
Salmo LI – Parafrasi dallo Stabat Mater di G.B. Pergolesi
Edizioni Bärenreiter

Domenica 11 settembre 2011 ore 21
Monte San Vito, Teatro La Fortuna

ACCADEMIA METASTASIANA

Musiche di J.C. Bach, D. Cimarosa, G. Paisiello

soprano Veronika Kralova
mezzosoprano Aurora Faggioli
fortepiano Andrea Coen

venerdì 16 settembre 2011 ore 21
Montecarotto, Teatro Comunale

MUSICHE NUOVE

Musiche di C.Cimpanelli, M. Taralli, L. Gregoretti

soprano Maria Abbate
mezzosoprano Mariangela Marini
tenore Jachini Virgili
baritono Giampiero Cicino
pianoforte Sara Zampetti, Marta Tacconi
Harmonium Saverio Santoni

Coro Regina della Pace
maestro del coro Diego Pucci

Claudio Cimpanelli
Ave Maria II*
Salve Regina *

Marco Taralli
Piccolo Stabat mater*

Lucio Gregoretti
Missa Sancti Johannis Baptistae, in memoriam Johannis Baptistae Pergolesi*

* Prima esecuzione assoluta

Sabato 17 settembre 2011 ore 21
Maiolati Spontini, Teatro G. Spontini

MARIA PIA DE VITO: IN COMPAGNIA D’AMORE

Musiche di G.B. Pergolesi rielaborate da F. Couturier

voce Maria Pia De Vito
pianoforte e arrangiamenti François Couturier
violoncello Anja Lechner
percussioni e electronics Michele Rabbia

Inaugurazione della 44^ Stagione Lirica di Tradizione

mercoledì 28 settembre 2011, ore 16 – anteprima giovani
venerdì 30 settembre 2011, ore 21
domenica 2 ottobre 2011, ore 16

LO FRATE ‘NNAMORATO

Commedia per musica in tre atti di Gennarantonio Federico
musica di Giovanni Battista Pergolesi

revisione critica a cura di Francesco Degrada
Edizioni Universal Music Publishing Ricordi srl, Milano
Prima rappresentazione: Napoli, Teatro dei Fiorentini, 27 settembre 1732

Personaggi e interpreti
Marcaniello Nicola Alaimo
Ascanio Lucia Cirillo
Nena Patrizia Biccirè
Nina Jurdita Adamonyte
Lugrezia Barbara Di Castri
Carlo David Alegret
Vannella Laura Cherici
Cardella Rosa Bove
Don Pietro Filippo Morace

direttore Fabio Biondi
regia e scene Willy Landin
costumi Elena Ciccorella
assistente alle scene Pilar Camps
Europa Galante

Nuovo allestimento

La Direzione della Fondazione Pergolesi Spontini si riserva il diritto di apportare variazioni di date, titoli e cast per
motivi tecnici o di forza maggiore.

INFORMAZIONI
Fondazione Pergolesi Spontini
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Fax +39 0731 226460
info@fpsjesi.com
fondazionepergolesispontini.com

XI FESTIVAL PERGOLESI SPONTINI
(2 – 17 settembre 2011)
Jesi, Ancona, Maiolati Spontini, Montecarotto, Monte San Vito

PERGOLESI IN PROGRESS

Da Salustia (1732) a Olimpiade (1735) – dal primo lavoro operistico all’ultima opera seria, dal primo successo all’unico insuccesso – il percorso è breve: quattro anni. In mezzo l’affermazione clamorosa di Serva padrona. Pergolesi consuma vertiginosamente il suo genio in pochi anni di febbrile attività, destinato ad una morte precoce, ventiseienne, nel 1736.
Poi il mito: gli Enciclopedisti a Parigi, i musicisti e gli intellettuali tedeschi, i teatri delle corti europee, i conventi e le cattedrali del vecchio e del nuovo mondo scoprirono la musica pergolesiana. E, con la scoperta, il fiorire di varianti, parodie, false attribuzioni, opere spurie stampate col nome dell’artista alla moda per alimentare il mercato editoriale.
Nel secolo XIX il mito s’arricchì di risvolti romantici. L’eredità spirituale, raccolta dai napoletani del Settecento, fu cara ai marchigiani dell’Ottocento – tra essi Spontini e Rossini – che riconoscevano nello Stabat Mater e nella Serva padrona i punti di riferimento per l’espressione spirituale e per il teatro comico.
Poi il silenzio, fino ai primi del Novecento, con il Pulcinella di Stravinskij, che accolse musiche autentiche e falsamente attribuite a Pergolesi, l’acritico ma poderoso tentativo di Caffarelli dell’Opera Omnia – destinata a cadere nella rete settecentesca delle attribuzioni – con le prime rappresentazioni delle opere serie.
Poi la riscoperta: negli anni Ottanta Roberto De Simone con Flaminio, Adriano in Siria, Lo frate ‘nnamorato, e quindi, nel nuovo millennio, con la Fondazione Pergolesi Spontini.
Nasce quest’ultima nel 2000 per valorizzare l’opera dei due compositori di Vallesina, edita le revisioni critiche delle musiche pergolesiane che non erano ancora disponibili, mette in scena le opere ed esegue le musiche sacre e strumentali nel corso del Pergolesi Spontini Festival, a partire dal 2001. Quindi, in occasione delle Celebrazioni per i trecento anni della nascita del compositore, ottiene di intraprendere l’Edizione Nazionale delle opere di Pergolesi ed avvia il progetto di esecuzione dell’Opera omnia, che continua nel corso dell’undicesima edizione del Festival.
Ma la strada tracciata da Pergolesi è destinata ad incrociare altre vie: quella dei compositori di oggi, che in suo onore intonano i testi sacri da lui musicati, quelle del jazz e della musica popolare.