Amma apre gli abbracci europei a Milano

Anche quest’anno Mata Amritanandamayi, meglio conosciuta come Amma, sarà in Italia nei giorni 7-8-9 ottobre 2011 presso il Palasesto di Sesto San Giovanni.

Amma è riconosciuta in tutto il mondo per la vastità delle opere umanitarie realizzate e per il suo messaggio di pace e non violenza.

La sua organizzazione umanitaria, Embracing the World (Abbracciando il Mondo, rappresentata in Italia dall’Associazione Amma Italia), ha curato gratuitamente oltre un milione di pazienti, costruito 40.000 case per i senza tetto, provveduto a 100.000 pensioni per donne sole e disabili e finanziato l’istruzione di decine di migliaia di bambini in condizioni di povertà. Questa ONG gode dal 2005 dello status di Consulente Speciale dell’Onu per le opere umanitarie.

Amma è nota altresì per il modo con cui condivide la sua compassione, viaggiando da anni in tutto il mondo per abbracciare le innumerevoli persone che si recano ogni volta per incontrarla: sono infatti più di 30 milioni le persone che ad oggi ha fisicamente abbracciato. Lo scorso anno, a Milano, ha ricevuto in soli tre giorni più di ventimila persone.

Sesto San Giovanni, Milano, 7-8-9 ottobre 2011
L’Italia ospita al Palasesto la prima tappa del tour europeo
di Mata Amritanandamayi, Amma.

Le tappe successive saranno: Winthertur 11-13.10.2011, Helsinki 15-16.10.2011,
Olanda 18-20.10.2011, Parigi 23-25.10.2011, Monaco 27-29.10.2011, Tolone dal
31.10.2011 al 2.11.2011, Barcellona 5-7.11.2011, Manheim 10-12.11.2011,
Londra 15-17.11.2011;

Amma è la fondatrice di una grande organizzazione umanitaria:
Embracing the world. Da anni si batte per i diritti umani, in India come in altre parti del mondo. Il suo grande lavoro, sostenuto da migliaia di volontari, ha ricevuto nel 2008 una menzione speciale dall’ONU. Amma porta per il mondo il suo messaggio di tolleranza abbracciando le persone: si conta che ad oggi ne
abbia abbracciate circa 30 milioni.
In India, è considerata una grande anima come Gandhi, un mahatma, grazie al suo incessante lavoro per alleviare le sofferenze di centinaia di migliaia di esseri viventi.

Persone di tutte le nazionalità e culture si metteranno in fila per più di 6 ore per poter sentire la presenza di Amma e ricevere l’abbraccio. Proprio questo abbraccio, così come l’esempio di una vita dedicata ai bisognosi, hanno ispirato molti individui a lavorare come volontari in progetti di aiuto per i bisognosi o per la
protezione dell’ambiente.

I programmi di Amma in Europa durano 2 o 3 giorni e includono l’abbraccio, conferenze, meditazioni e concerti. In ogni città sono attesi circa 20.000 visitatori.
Amma viaggia con un’equipe di 180 volontari provenienti da tutto il mondo. Questa squadra è supportata da volontari locali che organizzano il grande evento.
L’ingresso al programma è libero e il ricavato va all’organizzazione non governativa accreditata presso le Nazioni Unite “Embracing the World”.

La grande rete dell’organizzazione non governativa Embracing the World si occupa di fornire istruzione gratuita, cure mediche per 1 milione e 200 mila pazienti e non ultimi apprendistato e microcredito per 100.000 donne indiane. La ONG ha costruito 40.000 case destinate ai senza tetto e quest’anno ha donato 1 milione di dollari per il soccorso e il risanamento dei danni causati dallo Tsunami in Giappone.
Amma è inoltre rettore della Amrita University (amrita.edu), università che offre formazione di alto livello combinata all’insegnamento di valori etici. Per la grandezza di tale operato, Amma ha ricevuto nel maggio 2010 il Dottorato Onorario dell’Università statale di New York (SUNY).

embracingtheworld.org

Biografia

Amma è nata nel 1953 in una semplice famiglia di pescatori del Kerala.
Fin da piccola, attirava l’attenzione di tutti trascorrendo molte ore immersa in profonda meditazione, sebbene nessuno dei suoi famigliari le avesse insegnato a meditare, e componeva bellissimi canti devozionali. La sua famiglia non poteva comprenderla. Amma spiega: “In India, le donne devono restare sullo sfondo. Si dice che ‘Neppure i muri devono sentirle’. La mia famiglia non poteva capire che io fossi così aperta e diretta; non aveva alcuna idea dei principi spirituali di base”.

Quando sua madre si ammalò, Amma aveva nove anni, lei fu ritirata da scuola per restare in casa a occuparsi dei suoi sette fratellini. Mentre andava nelle case del vicinato a raccogliere gli avanzi per le mucche di famiglia, si trovava di fronte alla estrema povertà e sofferenza degli altri. Vide quante persone soffrivano in circostanze terribili. Amma portava a queste persone del cibo e degli abiti presi a casa sua.

Per questo, la sua famiglia, che non era affatto ricca, la rimproverava e la puniva. Amma iniziò ad abbracciare spontaneamente le persone per confortare il loro dolore. A una ragazzina di 14 anni non era permesso
toccare gli altri, specialmente gli uomini e i membri delle altre caste. Questi suoi atti erano considerati un grandi scandalo, ma né le punizioni corporali, né il tentativo di pugnalarla a morte di suo fratello riuscirono
fermarla.

Anche nell’India moderna, l’atto di abbracciare le masse di Amma è visto come una attività rivoluzionaria perché contraddice il sistema gerarchico delle caste e la tradizionale relazione maestro-studente. Oggi, come nella sua infanzia, Amma lavora per i diritti all’uguaglianza delle donne e degli appartenenti alle caste più basse

In paesi come l’India, il Nepal e il Tibet, è tradizione onorare come un’incarnazione della divinità chi manifesta compassione e saggezza straordinarie. Questo rispetto non è diretto all’ego o al corpo di tale
persona, ma all’espressione divina il lei. Il divino è descritto come il fondamento della vita stessa, proprio come l’oro, che prende forme diverse nei diversi gioielli, costituisce in verità la stessa sostanza di tutti gli ornamenti.

In India, Amma è considerata un Mahatma (Grande Anima). In un’intervista a Rediff, il servizio di news online leader in India, Amma spiega questo titolo. Intervistatore: “Amma ci si riferisce a lei sempre come alla madre divina, come a una guida spirituale o a un guru”. Amma: “Ho dato me stessa al mondo molto tempo fa. Io sono quello che ogni persona desidera vedere in me. Mi interessa poco come mi considerano le persone”.
Intervistatore: ”A parte questo, quale sarebbe secondo lei il modo corretto di descriverla? Lei vede se stessa come Dio e le persone come suoi discepoli?”.
Amma: “ Vedo le persone esattamente come vedo me stessa allo specchio. Dio? In ogni caso io non credo in un Dio che se ne sta seduto sulle nuvole in paradiso. Il mio Dio sono queste persone. Io le amo e
sono qui per loro”.

Nel tempo, sempre più persone sono state attratte da Amma. Nel 1986, dei devoti occidentali la invitarono negli Stati Uniti e in Europa.

Con le donazioni e l’aiuto di innumerevoli volontari, Amma ha costruito una delle più grandi organizzazioni sociali dell’India. Il Mata Amritanandamayi Math (che opera col nome collettivo di Embracing the World) ha lo scopo di servire la gente indipendentemente da casta, stato sociale o religione. Nel luglio 2005, il MAM ha ricevuto lo status di consulente del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite.

Amma ha riscosso un crescente riconoscimento internazionale. Ha tenuto discorsi alle Nazioni Unite nel 1995 e nel 2000. Nel 2002 ha ricevuto il Premio Gandhi-King per la Non Violenza, e il IV° Premio Interreligioso James Parks Morton a New York.

Nessuno nel passato si sarebbe mai aspettato che la “Pazza Ragazza”, così Amma si riferisce a se stessa, avrebbe stretto al suo grande cuore perfino il Presidente dell’India. A Kovalam, luogo di nascita di Amma, sono stati costruiti edifici residenziali di 18 piani. Oltre 3.000 persone da tutto il mondo vivono ad Amritapuri, suo centro spirituale e principale sede di quella che è diventata una gigantesca organizzazione sociale.

Negli ultimi 30 anni, Amma ha abbracciato e confortato più di 30 milioni di persone. Quando le chiedono dove trovi l’energia per aiutare tanta gente e contemporaneamente dirigere una grande organizzazione umanitaria, Amma risponde: “Se senti amore per quello che stai facendo, niente è faticoso”.