SCENE DA UN MATRIMONIO

Di Ingmar Bergman

STAGIONE TEATRALE 2011-2012

TEATRO DELLA REGINA DI CATTOLICA

giovedì 16 e venerdì 17 febbraio 2012 ore 21,15

TEATRO STABILE D’ABRUZZO

adattamento e regia ALESSANDRO D’ALATRI
con DANIELE PECCI e FEDERICA DI MARTINO
musiche originali FRANCO MUSSIDA

voce fuori campo: Francesca Romana Succi
scene: Matteo Soltanto
costumi: Francesco Verderame
disegno luci: Paolo Mazzi
video grafica: Alessio Fattori
aiuto regia: Lorenzo D’Amico

Nel 1973, con Scene da un matrimonio, diventa di dominio pubblico la vita matrimoniale di Ingmar Bergman, in fase di divorzio dalla moglie Liv Ulmann. Il film parla del crollo delle illusioni di Marianne e Johan, coppia apparentemente ideale, alla rivelazione di un tradimento.
Partendo dal tema della delusione e della perdita delle proprie sicurezze, Alessandro D’Alatri ha riletto il testo in chiave contemporanea, riferendolo alla cultura mediterranea e calandolo nel nostro presente.
Il regista ha modificato la professione di Johan per dare alla situazione una valenza più attuale e vicina all’universo italiano e ha puntato ad un allestimento sobrio che lasciasse spazio all’espressione degli stati emotivi colorando le scene con intermezzi musicali dotati di un ruolo suggestivo, non di semplice commento, ma di “collante” tra le aperture e le chiusure dei vari
quadri.
L’impianto scenico prevede uno sfruttamento dello spazio in termini di rigore e semplicità. Non c’è una scenografia sontuosa e “materica” quindi, ma un allestimento sobrio che mira più alla suggestione che alla rappresentazione, dove le idee di illuminazione sono preponderanti ed esaltanti in relazione agli stati emotivi che progressivamente si consumano.
I due protagonisti restano nell’universo di appartenenza medio-borghese e progressista, espressione evidente e diretta del “politically correct” voluto da Bergman. Questo è un altro elemento estremamente interessante: tutto lo sforzo e l’autocontrollo, entrambe dolorosi, che i due sono costretti a mettere in campo nel cercare di essere “civili” nella crisi. Un testo dove non ci sono
urla e grida tipiche di quel tipo di situazioni, ma dove al contrario si cerca di trovare un equilibrio davanti all’ineluttabilità del danno…

L’IDEA DELL’ALLESTIMENTO (da una nota di Alessandro D’Alatri)

L’idea di “riproporre” sulla scena un progetto come “Scene di vita coniugale” è estremamente stimolante. Lo è per una molteplicità di aspetti. Comincerei dal fatto che è un testo divenuto icona internazionale intorno alle complessità delle relazioni uomo donna, e in particolare di quelle matrimoniali.

Un altro aspetto è che propone un linguaggio “cinematografico” già dal titolo del capolavoro realizzato poi da Bergman: SCENE DA UN MATRIMONIO.(…) Aggiungo che è una piece assente dalle scene italiane da molto tempo.
E’ un testo che invita ad una proposta nei confronti del pubblico attraverso una rilettura dei comportamenti in chiave contemporanea e contestualizzata alla nostra cultura. Molti giovani non conoscono l’opera, e forse nemmeno il film, ma sono sicuramente un target estremamente sensibile alla tematica. Parlo di giovani ma non solo.
Il perno centrale dell’opera sta nel rapporto tra un uomo e una donna e lascia immaginare un’interpretazione magistrale tra due attori che si confrontano sul quotidiano della convivenza. Il fatto che i due appartengano ad una fascia d’età in bilico tra la gioventù e la piena maturità rende l’allestimento ancor più interessante. Daniele Pecci e Federica Di Martino sono un cast perfetto.

Una coppia davvero speciale: Daniele Pecci e Federica Di Martino, intensi e sensuali, ironici ed ottusi, disperati e brillanti, interpretano un Lui ed una Lei nei quali tutto il pubblico si ritrova.

Perché vederlo?
Perché è un capolavoro di intelligenza e finezza psicologica, dal quale è impossibile prescindere.
Per vedere come un regista, D’Alatri, sia stato affascinato e abbia raccolto la sfida di un “mostro sacro” del cinema mondiale come Ingmar Bergman.

IL MESSAGGERO 16 GENNAIO 2011
“QUANTA VITA IN QUESTE SCENE” di Rita Sala
All’Aquila, letta da D’Alatri e allargata a una contemporaneità in cui entrano il cellulare ed il computer, i nomi familiari, le vigliaccherie sostenute dalla solida filosofia nostrana dell’aggiustamento, diventa una commedia all’italiana che dispensa comicità e riflessione in salsa cinica. Senza dimenticare la tenerezza… Grande successo, applausi instancabili di gente ricaricata dall’evento che si è stretta attorno agli artisti con autentica gratitudine. Fuori, fra le macerie, il buio e il silenzio sono sembrati allora meno punitivi. Quanta vita in tutto questo.

IL CORRIERE DELLA SERA 4 GENNAIO 2011
“BERGMAN ALL’AQUILA UN SIMBOLO PER RIPARTIRE” di Renato Franco
Le macerie di un matrimonio tra le macerie dell’Aquila. La vita riparte simbolicamente anche così, da Scene da un matrimonio(…) che sarà la prima grande produzione post terremoto del Teatro Stabile d’Abruzzo…

IL RESTO DEL CARLINO / LA NAZIONE / IL GIORNO 4 GENNAIO 2011
“L’AQUILA, SCENE DA UNA RINASCITA” di Sandro Neri
Diviso in dieci quadri e riambientato ai giorni nostri, lo spettacolo si avvale di una colonna sonora scritta e interpretata da Franco Mussida, chitarrista e fondatore della Premiata Forneria Marconi.
al suo debutto di autore di brani per il teatro… La chitarra, protagonista unica di queste musiche, è stata usata qui come un pianoforte…

IL CENTRO 11 GENNAIO 2011
“CON IL TSA UNA LUCE NEL BUIO DELL’AQUILA” di Paolo Di Vincenzo
(D’Alatri)Gli amici del TSA stanno lavorando con una passione ed una dedizione eroica. Nel buio e nel silenzio della zona rossa dell’Aquila c’è questa scintilla di umanità, questa luce nel buio del centro storico chiuso, che restituisce una piccola porzione di vita a queste stradine, a questi vicoli. E’ fantastica questa voglia di vita normale, di ricominciare. Con questo evento mi sento un aquilano di diritto.

IL TEMPO 11 GENNAIO 2011
“TEATRO TRA LE MACERIE DELL’AQUILA” di Tiberia De Matteis
Le macerie di un rapporto a due messo in crisi in una città ferita dal terremoto come L’Aquila diventano messaggio di riflessione non senza speranza grazie al regista Alessandro D’Alatri che dirige Federica Di Martino e Daniele Pecci in “Scene da un matrimonio” di Bergman…

L’OSSERVATORE ROMANO 14 GENNAIO 2011
“L’AQUILA RICOMINCIA DAL TEATRO” di Silvia Guidi
(…)(Federica Di Martino). Si respira vitalità più che altrove, dove tutto è scontato.

AVVENIRE 9 GENNAIO 2011
“SI (RI)ALZA IL SIPARIO ALLO STABILE D’ABRUZZO” di Andrea Pedrinelli
Scene da un matrimonio lancerà anche un’altra sfida: riportare lo Stabile d’Abruzzo alle grandi piazze come centro produttivo importante…

IL MATTINO 12 GENNAIO 2011
“SCENE DA UN MATRIMONIO TRA LE ROVINE DELL’ANIMA” di Fabrizio Corallo (…)il testo perfetto nella sua capacità di raccontare la complessità delle relazioni matrimoniali, ha la sua forza vincente in un linguaggio “cinematografico”…

IL GIORNALE 10 GENNAIO 2011
“CHE VITA LA MIA VITA, DA BERGMAN ALLA JOLIE” intervista a Daniele Pecci Daniele Pecci, eccolo qui: ha quarant’anni, ha debuttato a venti e se anche qualcuno parla e straparla del suo legame con Michelle Hunziker (che noia), è uno degli attori italiani più versatili e completi, capace di saltabeccare dal teatro alla fiction al cinema esaltando ed esaltandosi ovunque …

Inizio spettacolo ore 21,00
Teatro della Regina – Piazza Repubblica 1 – Cattolica

PREZZO BIGLIETTI
Platea – Palchi I e II ordine
Intero Euro 21,00 – Ridotto Euro 19,00
Galleria
Intero Euro 19,00 – Ridotto Euro 17,00
Palchi III ordine
Unico Euro 17,00

INFORMAZIONI
Teatro della Regina 0541-966778
mail: teatro@cattolica.net
cattolica.net
emiliaromagnateatro.com

INFORMAZIONI, PRENOTAZIONI e VENDITA BIGLIETTI
Biglietteria presso Teatro della Regina tel. 0541-966636
aperta dalle ore 15.30-19.30 il giovedì, il venerdì e nei giorni di spettacolo, e nella giornata del
sabato dalle ore 10.00-13.00.