Ronconi e Santa Giovanna dei macelli

“Ecco il mio Brecht… non ortodosso”

Per la prima volta una coproduzione Piccolo Teatro di Milano e The State Academic Maly Theatre of Russia – Mosca
in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia

Dal 28 febbraio al 5 aprile 2012 al Piccolo Teatro Grassi

“Perché non ho mai messo in scena Brecht? Non certo perché lo considerassi un modello con il quale era impossibile confrontarsi. Il motivo, casomai, è da ricercarsi nel fatto che era dato per acquisito un canone intoccabile con cui le sue opere dovevano essere messe in scena. Brecht è un classico del teatro ma soprattutto è un grande autore. Per questo ho ritenuto che sia arrivato il momento di affrontarlo attraverso una sorta di tradimento, liberandolo cioè dalle volontà, per così dire,
testamentarie. Quindi, sia chiaro, non rispetterò l’ortodossia”.

Con queste parole Luca Ronconi spiega il primo “incontro ravvicinato” con Bertolt Brecht. Il suo Santa Giovanna dei macelli – una coproduzione Piccolo Teatro di Milano e The State Academic Maly Theatre of Russia, Mosca, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, sede Lombardia – debutta martedì 28 febbraio al Piccolo Teatro Grassi, dove sarà in scena per oltre un mese, fino a giovedì 5 aprile. Nello stesso teatro di via Rovello 2 che è stato, a partire dal 1956, la “casa” italiana di Bertolt Brecht e dove nel 1970 -71 fu rappresentato Santa Giovanna diretto da Giorgio Strehler. Ma con quello storico allestimento non ci sarà alcun “confronto” né riferimento. Ronconi affronta il testo brechtiano in modo non convenzionale né didascalico, sottoponendolo – parole sue – a una sorta di “operazione drenaggio” per asciugare il tutto e al tempo stesso a una “verifica sul suo grado di attualità”.

Attraverso le scene di Margherita Palli che trasformano il palcoscenico di via Rovello in una sorta di sorprendente set cinematografico, con il ricorso a originalissimi inserti filmati appositamente realizzati, il regista propone uno spettacolo radicalmente diverso da tutte le messe in scena sinora eseguite in Italia e all’estero.
E soprattutto evidenzia l’aspetto pessimistico e sarcastico del testo, offrendo allo spettatore una lettura che mette in primo piano una visione disincantata delle ideologie, della lotta di classe, del mondo. Un mondo nel quale conta la concretezza del fare, mentre le ideologie non cambiano la società, come, del resto, il teatro non cambia il mondo.
A interpretare il ruolo di Giovanna Dark è Maria Paiato, Paolo Pierobon è Mauler, Fausto Russo Alesi è Slift. Gli altri interpreti (in ordine alfabetico): Francesca Ciocchetti, Roberto Ciufoli, Gianluigi Fogacci, Giovanni Ludeno, Michele Maccagno, Alberto Mancioppi, Francesco Migliaccio, Massimo Odierna, Elisabetta Scarano. In scena anche 16 allievi attori del Corso Barrault della Scuola del Piccolo Teatro di Milano.

Santa Giovanna dei macelli diretto da Ronconi sarà rappresentato al Maly
Theatre di Mosca il 21 e 22 aprile prossimi nell’ambito del Festival Ute, Unione dei teatri d’Europa.

La storia. La scena è ambientata a Chicago tra i macelli e la Borsa del bestiame, alla vigilia della grande crisi del 1929. Il magnate della carne Pierpont Mauler vuole salvare i profitti a spese di operai, allevatori, concorrenti, azionisti, piccoli risparmiatori. Giovanna lotta contro di lui, ma finisce sfruttata da tutti: da Mauler che le si mostra fintamente amico, dall’organizzazione dei Cappelli Neri, che in apparenza difende gli oppressi ma si schiera con i potenti, dal sindacato che pesca nel torbido. Indomita, prosegue sino al martirio e finirà santificata dai suoi persecutori.

Il testo. Bertolt Brecht (1898-1956) scrisse Santa Giovanna dei macelli (Die Heilige Johanna der Schlachtöfe), azione teatrale in 12 quadri, nel 1929-1930. Il testo venne pubblicato a Berlino nel 1932 e andò in onda come radiodramma l’11 aprile 1932 a Radio Berlino. Bisognerà attendere il dopoguerra per la prima rappresentazione teatrale: il debutto avvenne infatti il 30 aprile 1959, tre anni dopo la morte di Brecht, al Deutsches Schauspielhaus di Amburgo.

Piccolo Teatro Grassi (via Rovello 2 – M1 Cordusio), dal 28 febbraio al 5 aprile 2012

Santa Giovanna dei macelli

di Bertolt Brecht
regia Luca Ronconi
traduzione Ruth Leiser e Franco Fortini
scene Margherita Palli, costumi Gianluca Sbicca
luci A. J. Weissbard, musiche a cura di Paolo Terni
interventi filmici Emanuele Di Bacco, Nicolangelo Gelormini
con (in ordine alfabetico) Francesca Ciocchetti, Roberto Ciufoli, Gianluigi Fogacci, Giovanni Ludeno, Michele Maccagno, Alberto Mancioppi, Francesco Migliaccio, Massimo Odierna, Maria Paiato, Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi, Elisabetta Scarano e con gli allievi del Corso Barrault della Scuola del Piccolo Teatro di Milano

Personaggi

Giovanna Dark
Mauler
Cridle
Weinberg
Graham
Meyers
Lennox
Slift
Signora Luckerniddle
Gloomb
Paulus Snyder
Marta
Operaio

Interpreti

Maria Paiato
Paolo Pierobon
Giovanni Ludeno
Alberto Mancioppi
Roberto Ciufoli
Francesco Migliaccio
Michele Maccagno
Fausto Russo Alesi
Francesca Ciocchetti
Massimo Odierna
Michele Maccagno
Elisabetta Scarano
Gianluigi Fogacci

Una coproduzione Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa,
The State Academic Maly Theatre of Russia, Mosca
in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, sede Lombardia
Foto di scena Luigi Laselva

Orari: martedì e sabato ore 19.30; mercoledì, giovedì e venerdì ore 20.00;
domenica ore 16.00. Lunedì riposo. Mercoledì 14 e 21 marzo ore 15

Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro – Prezzi speciali su piccolocard.it

Informazioni e prenotazioni 848800304 – piccoloteatro.org

Interviste, news, scene dello spettacolo, approfondimenti su piccoloteatro.tv

Mi congratulo di tutto cuore con la compagnia di Santa Giovanna dei macelli. Siamo sinceramente
orgogliosi del fatto che il Maly Theatre di Mosca sia coproduttore dello spettacolo, diretto da Luca
Ronconi.
Siamo legati al Piccolo da un’amicizia di lunga data. Il Piccolo Teatro di Milano è stato a più
riprese ospite sul nostro palcoscenico ed ogni sua venuta si è trasformata in un evento di primaria
importanza per la vita culturale moscovita. Inoltre, gli attori del Piccolo hanno tenuto un workshop
con gli allievi della Scuola di Teatro Shepkin di Mosca e il regista Stefano de Luca ha diretto i
nostri giovani attori in una messa in scena de Gl’Innamorati di Goldoni.
Ciò che accresce la nostra stima verso il Piccolo è la sua costante ricerca artistica. Oggi essa
si rivolge a Brecht, autore di commedie dall’acuto spirito critico che ci paiono nello specifico
pertinenti al difficile tempo presente. Siamo certi che la messa in scena di Santa Giovanna dei
Macelli susciterà grande interesse sia presso il pubblico sia nella comunità dei teatranti.
È meraviglioso sapere che già nel mese di aprile il pubblico moscovita potrà vedere questo
spettacolo all’interno del Festival dell’Unione dei Teatri d’Europa.

Direttore Artistico Maly Theatre di Mosca

Brecht al Piccolo

L’opera da tre soldi

regia Giorgio Strehler, 1955-56

L’anima buona di Sezuan

regia Giorgio Strehler, 1957-58

Schweyk nella II Guerra Mondiale

regia Giorgio Strehler, 1960-61

L’eccezione e la regola

regia Giorgio Strehler, 1961-62

Vita di Galileo

regia Giorgio Strehler, 1962-63

Poesie e canzoni

1964-65

Io, Bertolt Brecht

regia Giorgio Strehler, 1966-67

Il processo di Giovanna d’Arco a Rouen – 1431

di Anna Seghers, adattamento di Bertolt Brecht
regia Klaus Michael Grüber, 1967-68

Santa Giovanna dei macelli

regia Giorgio Strehler, 1970-71

L’opera da tre soldi

regia Giorgio Strehler, 1972-73

Io, Bertolt Brecht n. 2

regia Giorgio Strehler, 1974-75

La storia della bambola abbandonata

di Bertolt Brecht, Alfonso Sastre, Giorgio Strehler
regia Giorgio Strehler, 1976-77

Io, Bertolt Brecht n. 3: essere amici al mondo

regia Giorgio Strehler, 1979-80

L’anima buona di Sezuan

regia Giorgio Strehler, 1980-81

Il precettore

di Jakob Lenz, adattamento di Bertolt Brecht

regia Enrico D’Amato, 1982-83

Milva canta Brecht

regia Giorgio Strehler, 1984-85

Chi dice sì, chi dice no

regia Lamberto Puggelli, 1987-88

La storia della bambola abbandonata

di Bertolt Brecht, Alfonso Sastre, Giorgio Strehler
regia Giorgio Strehler, 1994-95

Milva canta un nuovo Brecht: non sempre splende la luna

regia Giorgio Strehler, 1995-96

L’eccezione e la regola

regia Giorgio Strehler, 1995-96

Quanto costa il ferro?

regia Carlo Battistoni, 1995-96

Scene da “Terrore e miseria del III Reich”

regia Carlo Battistoni, 1995-96

L’anima buona di Sezuan

regia Giorgio Strehler, 1995-96

Le nozze dei piccolo borghesi

regia Carlo Battistoni, 1995-96

Lux in tenebris

regia Carlo Battistoni, 1995-96

Madre Coraggio di Sarajevo

di Bertolt Brecht, Giorgio Strehler
lettura scenica a cura di Carlo Battistoni, 1995-96

Milva canta Brecht

regia Cristina Pezzoli, 2005-06

Madre Coraggio e i suoi figli

regia Robert Carsen, 2005-06

La storia della bambola abbandonata

di Bertolt Brecht, Alfonso Sastre, Giorgio Strehler
regia Giorgio Strehler, ripresa da Andrea Jonasson, 2007-08

Elio e il jazz da tre soldi

di Bertolt Brecht, Kurt Weill
con Elio ed Enrico Intra, 2009-10