La Limon Dance Company debutta in Italia
TEATRO DUSE BOLOGNA
SABATO 10 MARZO ore 21,00
Vittoria Cappelli e Daniele Cipriani
presentano
LIMÓN DANCE COMPANY
Fondata da José Limón e Doris Humphrey
a favore dell’Hospice MariaTeresa Chiantore Seràgnoli
in occasione del decennale
Direzione Artistica CARLA MAXWELL
Direttore Artistico Associato ROXANE D’ORLÉANS JUSTE
La Compagnia
Kathryn Alter, Raphaёl Boumaїla, Durell R. Comedy, Katie Diamond, Roxane D’Orléans Juste*, Elise Drew-Leon, Daniel Fetecua Soto, Kristen Foote, Logan Frances Kruger, Belinda McGuire, Dante Puleio, Francisco Ruvalcaba, Aaron Selissen
*vincitrice del Bessie Award 2006
Direttore Esecutivo Gabriela Poler- Buzali
Per teatralità, grazia e virtuosismo, non esiste compagnia più raffinata
(The Village Voice, NY)
Finalmente a BOLOGNA, sabato 10 marzo al Teatro Duse, la Limón Dance Company nella sua prima apparizione italiana.
Limón Dance Company ha visto nel 2008 i festeggiamenti per i cent’anni della nascita del suo fondatore José Limón, il grande coreografo americano d’origine messicana, le cui opere vengono annoverate tra i capolavori della danza americana. Nel 2011 si è festeggiato il 65° anniversario della nascita della compagnia.
José Limón è tra le figure più rappresentative della modern dance americana. Le sue coreografie hanno espresso la dignità dell’uomo e la sua capacità di riscatto di fronte alle avversità, lasciando un’eredità artistica che parla ancora oggi, prepotentemente, all’intelligenza e alla sensibilità di chi ne venga in contatto.
La Limón Dance Company rappresenta l’eredità vivente della tecnica del movimento e della filosofia teatrale di José Limón e si fa portatrice dell’ideale artistico del suo fondatore perpetuandolo nel tempo e oltrepassando la morte dello stesso. È per questo che oggi la Limón Dance Company è un esempio e un modello per tutto il mondo della danza.
Limón creò la compagnia nel 1946 insieme alla straordinaria danzatrice e coreografa, nonché sua insegnante, Doris Humphrey. Da allora i suoi spettacoli hanno fatto il giro del mondo, consolidandosi come una delle più importanti realtà della danza internazionale. La sua tecnica e la sua danza virile, dinamica, d’intensa espressività drammatica ha influenzato generazioni di artisti.
Al Teatro Duse, la compagnia presenta un repertorio che comprende i classici di Limón, come There is a time,The Moor’s Pavane (1949) che propone una particolare interpretazione dell’Otello di Shakespeare, Chaconne (1942), un celebre assolo capolavoro di Limón sull’omonima musica di Bach, e Dances For Isadora (1971) ricostruito da Carla Maxwell, attuale direttore artistico della compagnia (1970), una coreografia evocativa e di forte impatto emotivo.
Acclamata per la sua espressività teatrale e per la padronanza tecnica la Limón Dance Company è la dimostrazione della forza visionaria del suo ispiratore. Le composizioni di José Limón sono senza età e mantengono intatta la loro forza nel tempo.
Inoltre il 9 marzo alle ore 11,30 – presso l’Università di Bologna, Dipartimento di musica e spettacolo (Via Barberia, 4 – Bologna – INGRESSO LIBERO), in collaborazione con Elena Cervellati, docente di Danza moderna e contemporanea: teorie e tecniche, verrà presentato “Memorie Interrotte”, il primo testo italiano sul grande coreografo José Limón tradotto da Rossella Battisti. Un’autobiografia preziosa, un racconto entusiasmante che attraversa la vita e l’attività coreografica di uno dei padri fondatori del nuovo linguaggio che ha rivoluzionato la danza del Novecento. Il volume raccoglie, inoltre, una lista completa e dettagliatissima dei suoi lavori, materiali iconografici inediti, una ricca bibliografia e testimonianze di Carla Maxwell, Norton Owen e José Covarrubias che con Limón hanno lavorato e di cui hanno assorbito pienamente l’etica, l’estetica e l’insegnamento.
Saranno presenti all’incontro Rossella Battisti e Carla Maxwell, introduce Elena Cervellati.
I proventi di questo evento, al netto delle spese, saranno destinati all’Hospice Seràgnoli, di cui quest’anno ricorre il decennale dell’apertura, che a Bentivoglio si dedica all’assistenza dei malati inguaribili aderendo ai principi delle Cure Palliative che hanno come obiettivo il poter influire sulla vita delle persone sofferenti in termini di qualità e di sollievo. L’accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale e i contributi dei sostenitori permettono ai Pazienti di accedere gratuitamente.
Promuovere e sostenere i valori delle Cure Palliative significa essere vicini alla missione della Fondazione Hospice MT.C. Seràgnoli che è quella di garantire l’efficacia di un modello incentrato sul rispetto della dignità della persona.
Prezzi da 32,00 € + d.p. in platea – 26,00 € + d.p. in prima galleria – 22,00 € + d.p. in seconda galleria (sono previste riduzioni per associazioni convenzionate con il Teatro Duse, scuole e under 26)
Prevendite biglietti presso la biglietteria del Teatro Duse in Via Cartoleria, 42 a Bologna (apertura dal lunedì al sabato ore 15-19), presso il Circuito VIVATICKET-CHARTA, i punti d’ascolto delle IperCoop e il Circuito HELLO TICKET, oltre alle prevendite abituali di Bologna e con carta di credito su teatrodusebologna.it
Per informazioni: 051/231836 – info@teatrodusebologna.it
Per prenotazioni: biglietteria@teatrodusebologna.it
TEATRO DUSE BOLOGNA
SABATO 10 MARZO ore 21,00
Vittoria Cappelli e Daniele Cipriani presentano
LIMÓN DANCE COMPANY
a favore dell’Hospice MariaTeresa Chiantore Seràgnoli in occasione del decennale
PROGRAMMA
THERE IS A TIME
(Major Revival)
Prima performance 20 Aprile 1956 alla Juilliard School of Music con José Limón Dance Company
Coreografia José Limón
Musica Norman Dello Joio*
Regia e scene Roxane D’Orléans Juste
Costumi Katherine McDowell Patterson
(basati su design originale di Pauline Lawrence)
Luci Carol Mullins, eseguite da Joshua Rose
Danzato dalla Compagnia
L’intero lavoro è sia coreograficamente che musicalmente un tema con variazioni. Il coreografo ha usato il tema del cerchio che, all’inizio del pezzo, riempie il palcoscenico e si muove magicamente come a evocare l’interminabile scorrere del tempo. Il cerchio si ripete in molte forme, ritmi e immagini drammatiche, sempre alludendo al testo dal capitolo 3 degli Ecclesiasti e alla sua evocazione dell’esperienza umana.
“To every thing there is a season, and a time to every purpose under heaven;”
“A time to be born, and a time to die;”
“A time to plant, and a time to pluck up that which is planted;”
“A time to kill;”
“And a time to heal;”
“A time to break down, and a time to build up;”
“A time to keep silence, and a time to speak;”
“A time to mourn; …and a time to weep;”
“A time to laugh…a time to dance;”
“A time to embrace, and a time to refrain from embracing;”
“A time to hate, a time of war;”
“A time to love…a time of peace;”
*Meditations on Ecclesiastes, commissionato da José Limón alla Juilliard Music Foundation e il suo Festival of American Music, nell’Aprile 1956. Il compositore vinse il Premio Pulitzer nel 1957 con questo pezzo. Meditations on Ecclesiastes © 1959 di Carl Fischer, Inc.
There is a Time è stato possible grazie al supporto del National Endowment for the Arts American Masterpiece: Dance initiative. Ulteriori aiuti dl parte del New York City Department of Cultural Affairs, The Gladys Krieble Delmas Foundation, American Express, e con il supporto tecnico del SUNY College at Brockport e Nazareth College.
Intervallo – 15 minuti
CHACONNE
Prima performance 27 Dicembre 1942 a Humphrey-Weidman Studio Theater, New York, con José Limón
Coreografia: José Limón
Musica: J.S. Bach, Chaconne da Partita #2 in D minore per Violino
Regia: Sarah Stackhouse
Luci Steve Woods
Danzano
Raphaël Boumaïla o Kathryn Alter
La Chaconne è una danza originaria della Nuova Spagna, l’attuale Messico, ed è una forma di danza robusta e rancorosa. Bach utilizza una forma musicale stretta ma arricchita con potenti implicazioni emozionali. Limón ha cercato di catturare nella sua danza sia l’austerità formale che la profonda emozione della musica.
DANCES FOR ISADORA
(Cinque evocazioni di Isadora Duncan)
Prima performance 10 Dicembre 1971, Cleveland Museum of Arts, Cleveland, Ohio
con José Limón Dance Company
Coreografia: José Limón
Musica: Frédéric Chopin
Al piano: Michael Charry
Regia: Carla Maxwell and Roxane D’Orleáns Juste
Costumi: Charles D. Tomlinson and Cristina Giannini
Luci: Steve Woods, executed by Joshua Rose
Danzano
Primavera Kristen Foote
Maenad Katie Diamond
Niobe Kathryn Alter
La Patrie Roxane D’Orleáns Juste
Scarf Dance Carla Maxwell
Intervallo – 15 minuti
THE MOOR’S PAVANE
(Variazioni sul tema dell’Otello)
Prima performance 17 Agosto 1949, all’American Dance Festival, Connecticut College,
con José Limón Dance Company
Coreografia: José Limón
Musica Henry Purcell, arranged by Simon Sadoff
Regia Carla Maxwell
Costumi Pauline Lawrence
Luci Steve Woods, executed by Joshua Rose
Danzano
Moor Francisco Ruvalcaba o Raphaël Boumaïla
L’amico Dante Puleio
La moglie dell’amico Kathryn Alter o Kristen Foote
La moglie di Moor Roxane D’Orléans Juste o Katie Diamond
Nonostante il sottotitolo “Variazioni sul tema dell’Otello”, questo pezzo non è pensato come una versione coreografata della tragedia di Shakespeare. Sotto forma di pavana e altre danze di corte seicentesche, la coreografia di Limón racconta la storia del Moro sfortunato, di sua moglie e degli amici traditori. Quattro temperamenti per descrivere la tragedia dell’uomo e il dramma della gelosia in una danza che evoca temi senza tempo.
Limón Dance Company
La “José Limón Dance Company” è stata fondata a New York nel 1946 da José Limón, che volle affidarne la direzione a Doris Humphrey, suo fondamentale punto di riferimento artistico, insegnante e mentore. Nata in un momento di passaggio dalla prima generazione di pionieri ad una stagione di complessa e innovatrice maturità del fenomeno della modern dance (è di quegli stessi anni la formazione di un primo gruppo di interpreti intorno a Merce Cunningham) la compagnia ha mantenuto costante e vitale nel tempo il legame con le sue radici, accumulando un proprio ricco repertorio di opere – molte delle quali veri e propri capolavori – sulla base del duplice apporto creativo della Humphrey e di Limón e ponendo a fondamento del proprio linguaggio la raffinata elaborazione tecnica di Doris Humphrey, incentrata sulla polarità dialettica fall/recovery ed evolutasi a partire dall’insegnamento ricevuto, come Graham, presso la scuola e poi la compagnia Denishawn, dove la Humphrey aveva studiato legandosi di un rapporto di fruttuosa collaborazione con Ruth St.Denis. Scomparsi prematuramente sia la Humphrey (1958) che Limón (1972), la straordinaria vitalità della loro lezione, nonché la dedizione, le capacità e la coesione di un singolarissimo nucleo di artisti, hanno consentito alla compagnia di sopravvivere indenne ai propri fondatori, raggiungendo in piena forma, due anni fa, il notevole traguardo dei sessant’anni di vita. La “Limón Dance Company” è stato il primo gruppo ad andare in tournée con il patrocinio del Programma americano di scambio culturale nel 1954, la prima compagnia di danza ad esibirsi al Lincoln Center nel 1963, e nel 1967 e 1995 ha avuto l’onore di essere invitata due volte alla Casa Bianca.
Direzione artistica
Carla Maxwell
Carla Maxwell si è unita alla Limón Dance Company nel 1965. Divenuta ben presto una della principali ballerine sotto la direzione Limón, nel 1975 è nominata vicedirettore artistico sotto Ruth Currier e nel 1978 direttore artistico della Limón Dance Company. Sotto la sua direzione, la Compagnia è diventata una delle migliori compagnie di repertorio al mondo. Carla Maxwell ha portato in scena le opere di Limón per molte grandi compagnie ed è anche autrice di molte delle rielaborazioni.
Nel 1955 ha ricevuto il premio Dance Magazine e nel 1988 il premio New York Dance and Performance (Bessie) “per aver trovato un presente creativo nel contesto di un passato rispettato e dunque aver offerto opportunità coreografiche a diverse generazioni di artisti, per la guida ispirata e le doti artistiche”.
Acclamata come brillante ballerina dalla forte teatralità, Carla Maxwell interpreta molti ruoli principali con la compagnia, tra cui quello di protagonista in Carlota, l’ultimo balletto che Limón ha elaborato per lei. In occasione dell’ultima stagione dalla Compagnia a New York, nell’aprile 1994, Tobi Tobias del New York Magazine, ha definito Carla Maxwell “una grandiosa veterana della danza. La nuova opera si avvale della ricchezza del movimento della Maxwell e del potere della sua immedesimazione e proiezione”.
Come coreografa, Carla Maxwell ha creato opere per compagnie regionali negli Stati Uniti, Sonata per la Compagnia Limón nell’ottobre 1980 e Stare immobili, Montagna nel 1988 sulla Dolmen Music di Meredith Monk. Carla Maxwell ha insegnato a livello nazionale e internazionale ed è stata chiamata a rappresentare la Limón Dance Company e come guest artist.
I fondatori
José Limón (1908- 1972)
Ha elettrizzato il mondo con la sua danza virile e dinamica e la sua coreografia drammatica. José Limón nasce il 12 gennaio 1908 a Culiacan, in Messico, nel 1915 si trasferisce in California. Nel 1928, giunge a New York dove assiste per la prima volta ad una rappresentazione di danza. “Quello che vidi – ricorda Limón – cambiò semplicemente ed inequivocabilmente la mia vita. La danza era ai miei occhi come una visione di un potere ineffabile. Un uomo poteva, con dignità e fiera maestà, danzare come danzano le immagini di Michelangelo e la musica di Bach.” Limón si iscrive all’Accademia di danza di Doris Humphrey e Charles Weidman e, dal 1930 al 1940, si esibisce in opere create dai suoi maestri. Nel 1946, con Doris Humphrey come direttore artistico, Limón forma la sua compagnia, rendendola nel corso dei venticinque anni seguenti una delle istituzioni di danza moderna più importanti di tutta Europa. A partire dal 1953 Limón diviene uno dei principali membri della Sezione danza alla Juilliard School e ha continuato a comporre coreografie fino alla morte, nel 1972. I suoi scritti autobiografici, “Una Memoria Incompiuta”, a cura di Lynn Garafola, sono stati pubblicati dalla Wesleyan University Press.
Doris Humphrey (1895 – 1958)
Considerata una delle pioniere fondatrici della danza moderna americana e non solo. Il suo lascito è un particolare approccio al movimento basato sulla relazione tra il corpo e la gravità e l’uso del peso. Il suo contributo coreografico include molte opere considerate classici della danza moderna. Dal 1928 al 1944 si esibisce per la compagnia Humphrey-Weidman: una collaborazione fruttuosa sia per la produzione di spettacoli che per la formazione e la scoperta di incredibili artisti, tra cui José Limón. Quando problemi di salute interrompono la sua carriera di ballerina, diviene direttore artistico per José Limón e la sua compagnia, creando nuove opere per lui ed elaborando coreografie per il Juilliard Dance Theater. Il critico di danza John Martin riassume così l’essenza dello spirito e dell’opera di Doris Humphrey: “Poiché aveva combattuto tutta la vita per la creazione, lo sviluppo, l’accettazione della danza moderna americana, era una conclusione naturale che avrebbe continuato la battaglia fino all’ultimo minuto della sua vita. Faceva parte di quella mezza dozzina di donne dalla grande visione e dalla totale dedizione, che sono riuscite a dare concretezza a quella che era veramente una nuova arte, se una qualche arte degna di questo nome può essere definita nuova. Di certo è stata la prima manifestazione totalmente e innegabilmente americana della nostra storia artistica”.