Doppio appuntamento Nobodaddy
Con Punta Corsara si apre il sipario sulla giovane drammaturgia napoletana
Il gruppo, nato dall’esperienza diretta a Napoli e Scampia da Marco Martinelli, e forte di numerosi riconoscimenti, presenta a Ravenna due spettacoli in scena al Rasi.
Il Nobodaddy – progetto ravennate sulla scena contemporanea a cura del Teatro delle Albe/Ravenna Teatro – dedica una giornata di visioni al giovane gruppo napoletano nato dall’esperienza di Arrevuoto e di Punta Corsara che presenta venerdì 27 aprile al Teatro Rasi alle 19 e alle 21 rispettivamente La solitudine delle ombre e Il convegno, prove di grande fertilità drammaturgica.
La solitudine delle ombre – in scena venerdì 27 aprile al Teatro Rasi alle 19 – indaga la presenza sottile e profonda dei ricordi, dei rimpianti e dei desideri, in quello spazio immobile e indifeso di fronte al tempo che è la famiglia. Opera prima di Giovanni Vastarella che lo ha scritto e diretto e lo interpreta insieme a Valeria Pollice (che ha curato anche scena e costumi) e Tonino Stornaiuolo (anche aiuto regista), il lavoro vede in scena tre figure – una madre, un figlio e una giovane vicina di casa – che si muovono in un interno asettico, dove si consuma il dramma di una donna cariata dal tempo, divenuta madre a soli diciassette anni. Ingenua e inesperta, ha rinunciato alle proprie ambizioni, ai propri desideri, per dedicarsi totalmente ai figli. Inevitabilmente costretta a scontrarsi con il tempo che scorre e che ha reso ormai adulto il figlio, la donna non riesce a staccarsi dal passato nel quale vorrebbe continuare a vivere e che pure continua a tormentarla con le sue ombre. “La solitudine delle ombre porta alla luce ciò che per pudore si confina fra quattro mura, dà voce ai silenzi, parla lingue diverse pur nello stesso idioma – scrive la compagnia. Frutto di un mosaico di storie vere fuse con la finzione, lo spettacolo è un grido in bilico tra delirio e realtà, nel quale il confine tra l’onirico e il tangibile si misura con la punta delle dita. È la storia dolorosa delle ombre che ci seguono silenziose, umili, senza perderci di vista un attimo, a un palmo di mano da noi”. I tre componenti di Punta Corsara hanno partecipato con questo lavoro alla finale dell’edizione 2011 del Premio Scenario. Musiche a disegno luci sono di Giuseppe Di Lorenzo.
Il convegno – in scena venerdì 27 aprile alle 21 sempre al Rasi – è un’azione teatrale frutto di una drammaturgia originale collettiva con cui la compagnia affronta il tema delle periferie. È uno spettacolo-conferenza in cui lo spirito e le parole di alcuni autori dal tratto caustico – Karl Valentin, Achille Campanile, Rem Koolhaas, Kurt Vonnegut – si mischiano e confondono con le cronache di periferia. Nel Convegno la platea, tenuta per tutto il tempo a luci piene, diventa parte integrante di quella che si rivelerà una farsa esasperata e attonita, dove in un contesto di iperrealtà interviene come metafora il mutismo di “una giovane ragazza di periferia” osservata e “anatomizzata”, la cui figura silente diventa controcanto alla spazzatura sonora dei relatori e immagine grottesca e inquietante dell’impossibilità di dire.
“I fatti incresciosi delle ultime settimane ci spingono a convocare un convegno d’urgenza per capire come, dove e se dobbiamo ascoltare le periferie. Abbiamo invitato i massimi esperti, ci aspettiamo idee illuminanti e ottime soluzioni. Lo facciamo per tutti quelli che nella loro vita, non hanno ancora mai dato segni di perifericità” recita l’incipit di un lavoro scenico il cui testo-non testo compone un “convegno” ironico ma piuttosto pungente.
In scena Christian Giroso, Tonino Stonaiuolo, Valeria Pollice, Giuseppina Cervizzi, Gianni Rodrigo Vastarella, Vincenzo Nemolato, Mirko Calemme con la regia di Emanuele Valenti.
Giuseppina Cervizzi, una delle protagoniste, è tra gli interpreti dell’ultimo film di Matteo Garrone Reality (conosciuto anche col titolo Big House), unico film italiano in concorso alla 65ma edizione del Festival di Cannes (dal 16 al 27 maggio). Nel cast ci sono anche Nando Paone, Nunzia Schiano, Nello Iorio, Rosaria D’Urso, Graziella Marina, Raffaele Ferrante e Carlo Del Sorbo.
“Tutti ottimi attori di teatro – conclude Garrone -, ci tengo proprio a sottolinearlo”.
L’esperienza di Punta Corsara è nata nel 2007 come progetto di Impresa Culturale legato alla Fondazione Campania dei Festival diretto da Marco Martinelli. Il gruppo di giovani attori e tecnici si è costituito nel 2010 come associazione ed è oggi guidato da Emanuele Valenti e Marina Dammacco, rispettivamente regista e organizzatrice. Vincitori nel 2010 di un Premio Speciale Ubu e del Premio Hystrio-Altre Muse, i ragazzi di Punta Corsara hanno curato fino al 2010 la programmazione e l’attività pedagogica all’Auditorium di Scampia. Tra i primi spettacoli prodotti dal gruppo Fatto di cronaca di Raffaele Viviani a Scampia, con la regia di Arturo Cirillo, e Il signor di Pourceaugnac, farsa minore da Molière diretta da Emanuele Valenti. Punta Corsara ha anche coordinato un’inchiesta nel casertano da cui è nato il volume Terre in disordine. Racconti e immagini della Campania di oggi, curato da Maurizio Braucci e Stefano Laffi e pubblicato da minimum fax. Dal 2011 il gruppo affianca Marco Martinelli – anche direttore artistico del progetto – nella conduzione di Capusutta, un laboratorio rivolto agli adolescenti di Lamezia Terme.
Informazioni e prenotazioni
nobodaddy@ravennateatro.com
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