Apre la stagione autunnale della Mozart
“CONCERTO ACCADEMICO” per orchestra d’archi e quartetto d’archi, è la nuova composizione di PETER MAXWELL DAVIES, commissionata dalla Regia Accademia Filarmonica di Bologna. L’ORCHESTRA MOZART la presenterà in prima esecuzione assoluta giovedì 13 settembre, all’Auditorium Manzoni di Bologna (via de’ Monari 1/2). Sul podio PASCAL ROPHÉ, già con la Mozart nel 2010 per la prima di En tono menor di Luis de Pablo. In programma anche Pulcinella, Suite da concerto di Igor Stravinskij e Verklärte Nacht op. 4 di Arnold Schoenberg (versione per orchestra d’archi del 1943).
Martedì 11 settembre, presso la Sala Rossini della Regia Accademia Filarmonica di Bologna (via Guerrazzi 13), il Maestro Peter Maxwell Davies incontrerà i giornalisti e il pubblico per presentare il suo nuovo lavoro. Interverranno Loris Azzaroni, Presidente dell’Accademia, Fabio Roversi-Monaco, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Pascal Rophé. Al termine dell’incontro verrà conferito al compositore il Diploma di Accademico Onorario. L’ingresso è libero.
Il compositore universalmente riconosciuto come uno dei maggiori compositori del nostro tempo. In più di cinquant’anni di attività ha dato un significativo contribuito in diversi generi musicali, dall’opera, ai lavori orchestrali, ai concerti solistici, alla musica da camera. Le sue musiche sono eseguite in tutto il mondo. È inoltre molto attivo come direttore d’orchestra e in questa veste ha diretto alcuni dei più prestigiosi complessi orchestrali in campo internazionale. Nel marzo del 2004 è stato nominato Master of the Queen’s Music. (Per ulteriori notizie, vedi profilo biografico allegato.)
Lo stesso Davies spiega come questa sua nuova composizione nasca come omaggio all’Accademia Filarmonica: “Questo lavoro è espressione della mia gratitudine e anche, in parte, un modo per presentare una qualifica accademica a seguito del Diploma che mi è stato conferito dall’Accademia di Bologna. … La struttura superficiale è caratterizzata da un uso sapiente e accademico del contrappunto, del canone mensurale e da una torsione architettonica tonale che si protrae nel corso della composizione. … Ritengo che questi accorgimenti accademici non inibiscano in alcun modo l’invenzione spontanea, ma al contrario si dimostrano catalizzatori di un’esuberante fantasia strumentale, nonché un punto di partenza per un mutevole pensiero improvvisativo.” (In allegato il testo integrale.)
Il programma musicale si completa di due importanti pagine: Verklärte Nacht (Notte trasfigurata) op. 4 è il primo brano di rilievo di Arnold Schoenberg, composto nel 1899, quando aveva 25 anni. Ne verrà eseguita la versione per orchestra d’archi che l’autore elaborò nel 1943, dall’originale per sestetto. Il brano è basato sull’omonimo testo del poeta simbolista tedesco Richard Dehmel. Il poemetto narra la vicenda di una donna che confessa al compagno di portare in grembo un figlio non suo, trovando inaspettatamente la comprensione dell’uomo.
La Suite da Pulcinella è la versione orchestrale, in otto parti, che alla fine degli anni ’40 Igor Stravinskij trasse dall’omonimo balletto che aveva composto nel 1920, sulla base di materiali tematici a quel tempo attribuiti a Giovanni Battista Pergolesi.
Questa serata è una produzione della Regia Accademia Filarmonica di Bologna,
nell’ambito del progetto triennale “Musica contemporanea: commissioni d’opera e prime esecuzioni assolute”, iniziativa di ampio respiro che si realizza anche grazie al sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia Romagna (in allegato la scheda relativa al progetto). Il concerto, che apre il cartellone autunnale dell’Orchestra Mozart, fa parte inoltre del ciclo “The Schoenberg Experience” (theschoenbergexperience.com).
INFORMAZIONI DI BIGLIETTERIA
Biglietteria: BolognaWelcome – Piazza Maggiore 1/E (tel. 051-231454), dal 4 settembre, aperta dal martedì al sabato dalle ore 13.00 alle ore 19.00.
Biglietteria online: Vivaticket (vivaticket.it), accessibile anche attraverso il sito
dell’Orchestra Mozart (orchestramozart.com).
PRESENTAZIONE DI PETER MAXWELL DAVIES
Concerto Accademico per quartetto d’archi e orchestra d’archi (2012)
Il Concerto Accademico è stato commissionato dalla Regia Accademia Filarmonica di Bologna e dalla Stuttgart Kammerorchester. Questo lavoro è espressione della mia gratitudine e anche, in parte, un modo per presentare una qualifica accademica a seguito del Diploma che mi è stato conferito nel dicembre 2011 dall’Accademia di Bologna.
Il concerto per quartetto e orchestra d’archi ruota attorno al canto piano iniziale, che si ispira al momento in cui i discepoli iniziarono a parlare (o cantare) in lingue diverse, mai apprese, dopo la discesa dello Spirito Santo il giorno di Pentecoste. Il canto piano è intessuto in tre quadrati magici, che si compongono di sei, nove e dieci serie di note di diversa durata e altezza, soggette a una trasformazione costante, che formano una matrice per una solida costruzione isometrica e proporzionale della forma, sia a livello della macrostruttura che della microstruttura. La struttura superficiale è caratterizzata da un uso sapiente e accademico del contrappunto, del canone mensurale e da una torsione architettonica tonale che si protrae nel corso della composizione.
Ritengo che questi accorgimenti accademici non inibiscano in alcun modo l’invenzione spontanea, ma al contrario si dimostrano catalizzatori di un’esuberante fantasia strumentale, nonché un punto di partenza per un mutevole pensiero improvvisativo.
Il quartetto d’archi e il primo contrabbasso dell’orchestra sviluppano lentamente il canto piano, che viene seguito da una breve, lenta introduzione che lo amplia e lo innesta nei quadrati magici, in cui il quartetto coglie e tiene sospesi i tre accordi dell’orchestra che stanno alla base del discorso tonale del Concerto.
La coda piena e sonora confluisce direttamente in un adagio molto, in cui per la prima volta vengono seguite le implicazioni tonali degli accordi tenuti. Alla fine di questa sezione lenta, il tema all’unisono del quartetto si sviluppa sull’accompagnamento dell’orchestra, che richiama le campane della chiesa di Grotte di Castro, nel Lazio, luogo in cui ho composto il Concerto.
Tre canoni mensurali accademici con accelerando, conducono senza interruzioni a un finale veloce. La notazione ritmica di uno dei canoni è talmente complessa, che ho ritenuto opportuno richiedere al violoncellista di suonare “con buonumore”.
Il finale presenta numerosi richiami alla musica popolare per violino della Scozia e delle isole Orcadi, luogo dove vivo e in cui la società è ancora fortemente permeata dalla musica e dalla danza popolari. La veloce sezione centrale di “trasformazione”, con la sua scrittura virtuosistica per il quartetto, suddiviso tra la sezione dei due violini e di viola e violoncello, trae la sua ispirazione dalla sinfonia “Scozzese” di Mendelssohn, che in passato ho spesso diretto.
Il breve riferimento tonale al movimento lento centrale e il conclusivo canone
proporzionale in accelerando conducono a un finale assertivo, ma allo stesso tempo enigmatico.
IL PROGETTO
Regia Accademia Filarmonica di Bologna, Progetto triennale 2012-2014
MUSICA CONTEMPORANEA: COMMISSIONI D’OPERA E PRIME ESECUZIONI ASSOLUTE
Il Progetto triennale “Musica contemporanea: Commissioni d’opera e Prime esecuzioni assolute” della Regia Accademia Filarmonica di Bologna prevede la commissione a compositori di levatura internazionale di partiture originali, da eseguirsi in prima assoluta durante le stagioni concertistiche dell’Accademia Filarmonica e dell’Orchestra Mozart.
Il Progetto è volto alla diffusione della conoscenza del repertorio contemporaneo e alla valorizzazione del patrimonio della musica d’oggi e fa parte di un insieme di iniziative volte a recuperare lo spirito più autentico e antico dell’Accademia, che fin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1666, ha accolto e sostenuto i più grandi compositori. In questi ultimi anni l’Accademia ha legato a sé nomi quali Luciano Berio, Azio Corghi, Adriano Guarnieri, Giacomo Manzoni, Karlheinz Stockhausen, Luis de Pablo e Peter Maxwell Davies.
Il primo ciclo triennale (2009-2011) era stato avviato a seguito del successo ottenuto nel 2008 dalla prima esecuzione assoluta, da parte dell’Orchestra Mozart, di Tierkreis, l’ultimo lavoro di Karlheinz Stockhausen. L’opera, dedicata allo Zodiaco, era stata completata su commissione dell’Accademia Filarmonica. Nel 2009, nella Chiesa di S. Cristina della Fondazza si è tenuta la prima assoluta de Nell’alba dell’umano. Processo a Costanza di Adriano Guarnieri. Nel 2010 è stato commissionato a Luis de Pablo il lavoro per orchestra En tono menor, eseguito dall’Orchestra Mozart. Nel 2011 è stata la volta di Azio Corghi, che ha composto la cantata …la vera storia del “Va pensiero”…, su testo di Vittorio Sermonti, in occasione del 150° anniversario dell’Unità di’Italia. Quest’ultima composizione è stata eseguita per la prima volta nella Chiesa di S. Cristina e ha coinvolto il Coro da camera del Collegium Musicum Almae Matris – Università di Bologna e gruppi vocali formati da studenti di diverse scuole medie inferiori e superiori di Bologna. Una prima esecuzione che ha assunto quindi anche una forte valenza formativa.
Si tratta dunque di un ampio progetto di rilevante portata musicologica, perché le nuove opere entreranno a far parte del repertorio mondiale della musica contemporanea, e andranno a costituire nuovi gioielli dell’inestimabile tesoro custodito nell’Archivio Storico dell’Accademia, che conserva partiture originali e autografe dei più grandi compositori di tutti i tempi.
Il progetto triennale è sostenuto dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, che negli ultimi anni ha condotto una illuminata politica in favore della musica contemporanea. Come tutte le attività dell’ Accademia, questa iniziativa si realizza anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.
PROFILI BIOGRAFICI
PETER MAXWELL DAVIES
Sir Peter Maxwell Davies, nato a Salford nel 1934, è universalmente riconosciuto come uno dei principali compositori del nostro tempo. Attraverso la sua produzione ampia e diversificata ha dato un significativo contributo alla storia della musica. In un catalogo che abbraccia più di cinque decenni, ha attraversato un ampio raggio di generi e di stili, dalla produzione sinfonica, al teatro musicale, ai lavori più leggeri e d’occasione per orchestra.
Vive nelle Isole Orcadi, al nord della Scozia, dove scrive la maggior parte della sua musica.
I principali lavori teatrali di Davies includono Eight Songs for a Mad King e Miss Donnithorne’s Maggot, entrambi divenuti classici contemporanei, i balletti Salome e Caroline Mathilde e le opere Resurrection, The Doctor of Myddfai, The Lighthouse (che ha visto oltre cento produzioni mondiali, dalla sua prima nel 1980) e Taverner. Quest’ultima è stata recentemente registrata dalla NMC Records in un disco nominato per il Grammy Award, con la BBC Symphony Orchestra diretta da Oliver Knussen. L’opera più recente di Davies
è Kommilitonen! (Young Blood!), acclamata dalla critica nel corso delle prime repliche alla Royal Academy of Music di Londra. Scritto specificamente per essere interpretato da studenti, Kommilitonen! ha avuto la prima rappresentazione negli USA lo scorso novembre alla Juilliard School di New York, che assieme all’Accademia Inglese ha commissionato il lavoro.
I lavori per orchestra di Peter Maxwell Davies comprendono otto sinfonie (che il Times ha definito “il più importante ciclo sinfonico dopo Shostakovich”), di cui l’ultima prende il titolo di Antarctic Symphony, in seguito alla visita in Antartico nel 1997.
Ha scritto concerti per pianoforte, violino, tromba e corno, e i dieci Strathclyde Concertos, concepiti per i principali musicisti della Scottish Chamber Orchestra. Il concerto per violino Fiddler on the Shore è stato scritto per Daniel Hope nel 2009 ed è stato eseguito a Lipsia e ai BBC Proms. I maggiori lavori per coro, soli e orchestra includono la cantata The Three
Kings e l’oratorio Job, mentre An Orkney Wedding e Swinton Jig sono da annoverare fra i lavori orchestrali dagli intenti più disimpegnati.
Peter Maxwell Davies è anche attivo come direttore d’orchestra e ha appena
festeggiato i dieci anni di direzione e composizione presso la BBC Philharmoinic e la Royal Philharmonic Orchestra. È inoltre Composer Laureate presso la Scottish Chamber Orchestra.
Peter Maxwell Davies ha recentemente realizzato un ciclo di dieci quartetti per archi, commissionati dall’etichetta Naxos e chiamati Naxos Quartets. I quartetti sono stati eseguiti e incisi integralmente alla Wigmore Hall di Londra dal Maggini Quartet tra il 2002 e il 2007; nel 2009 l’integrale è stata eseguita al Southbank Centre da diversi ensemble, nell’arco di un weekend.
Le diverse prime esecuzioni mondiali nella stagione 2011/12 includono la Nona Sinfonia Affairs of State, eseguita dalla Royal Liverpool Philharmonic Orchestra diretta da Vasily Petrenko.
Davies ha ricoperto il ruolo di Direttore-Compositore alla Royal Philharmonic
e alla BBC Philharmonic Orchestra. È stato direttore ospite di diverse realtà quali Cleveland Orchestra, Boston Symphony Orchestra, San Francisco Symphony, Gewandhausorchester, Russian National Orchestra, Oslo Philharmonic e Philharmonia Orchestra. È “Composer Laureate” della Scottish Chamber Orchestra e “Visiting Professor” alla Canterbury Christchurch University e alla Royal Academy of Music.
Mantiene stretti rapporti con il St-Magnus Festival, l’annuale festival nelle Isole Orcadi, che ha lui stesso fondato nel 1977.
Davies è diventato “Cavaliere” nel 1987 e “Master of the Queen’s Music” nel 2004. In questo ruolo porta avanti lo sviluppo della musica in Gran Bretagna e scrive diversi lavori per la Regina e per le occasioni ufficiali.
PASCAL ROPHÉ
La musica è anche sinonimo di incontri e Pascal Rophé incarna a meraviglia
questo aspetto. Incontri con i compositori (Dusapin, Mantovani, Jarrell, Hurel, Fedele, Francesconi), con i solisti (Tamestit, Muraro, Tabea Zimmermann, Bavouzet) e ancora con le orchestre che entusiasticamente lo invitano a ritornare a lavorare con loro.
Se Pascal Rophé è diventato uno degli specialisti della sua generazione per la musica del XX secolo e se lavora con la maggior parte dei grandi ensemble che si dedicano alla musica contemporanea, ciò non esclude che con uguale bravura si dedichi anche al repertorio sinfonico degli ultimi due secoli. Ne sono testimoni i tre “Choc du Monde de la Musique” ricevuti per le interpretazioni del Sacre du Printemps di Stravinskij, per la Nona Sinfonia di Beethoven o per il Marteau sans Maitre di Boulez. Pierre Boulez che ritroverà a
partire dal 1992 all’Ensemble Intercontemporain (dove collaborerà intensamente anche con David Robertson), dopo gli studi al Conservatorio Nazionale Superiore di Parigi e il secondo Premio al Concorso di Besançon del 1988.
In Francia, così come all’estero, Rophé ha lavorato con le più prestigiose formazioni orchestrali (Orchestre Philharmonique de Radio France, Ensemble Intercontemporain, BBC Symophony a Londra, Cardiff, Belfast, Orchestre de la Suisse Romande, RAI di Torino, NHK, Philharmonia Orchestra, Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo). Per tre anni, fino al 2009, è stato direttore musicale dell’Orchestra Filarmonica di Liegi. Con l’Orchestra Mozart, nel 2010, ha diretto la prima esecuzione assoluta di due lavori di De Pablo: En tono menor, commissionato dalla Regia Accademia Filarmonica di Bologna, e A
la memoria de….
Nell’aprile 2011, all’Opéra Bastille, ha diretto la prima mondiale di Akhmatova, l’ultima opera di Bruno Mantovani, e nel corso della stagione 2011/12 è stato ospite di molte orchestre internazionali, a Parigi, Londra, Colonia, Oslo, Salt Lake City, Tokyo, Torino, Ginevra, Dublino, Lione.
Le incisioni di Rophé hanno ricevuto numerosi premi: Intrada di Eric Tanguy inciso con l’Orchestre National de France ha ricevuto uno “Choc du Monde de la Musique”; il CD con le musiche di Thierry Escaich con l’orchestra Filarmonica di Liegi ha avuto il massimo dei voti dalla rivista Répertoire, uno “Choc” e il “Diapason d’or” dell’anno per la musica contemporanea. Citiamo inoltre due CD dedicati alle musiche di Fedele e Dallapiccola con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, un CD con opere di Jarrell e
l’Orchestra della Suisse Romane (“Grand Prix Charles Cros”) uno con opere di Saint-Saëns e infine uno con opere di Dutilleux e l’Orchestra Filarmonica di Liegi (“Choc du Monde de la Musique”)
Fra le incisioni più recenti citiamo la prima registrazione mondiale dell’integrale dei sette Solos pour orchestre di Dusapin con l’Orchestra di Liegi e il Doppio Concerto per viola di Bruno Mantovani con Tabea Zimmermann e Antoine Tamestit. Nel Luglio 2011 ha inciso un CD con musiche d William Blank e l’Orchestra della Suisse Romande.