Il Balletto di Pietroburgo a Ravenna
La Bayadère, anima del balletto russo
Sabato 26 gennaio ore 20.30 e domenica 27 ore 15,30
La stagione danza del Teatro Alighieri, dopo le geniali coreografie di Daniel Ezralow, nel primo appuntamento del 2013 torna al classico con La Bayadère di Marius Petipa, portata in scena dal St. Petersburg Ballet Theatre sabato 26 gennaio alle 20.30, con replica domenica 27 alle 15.30. Un allestimento che si rifà fedelmente alla versione originale in cui la suggestione delle scenografie orientaleggianti, realizzate da Simon Pastukh, e gli sfavillanti costumi di Galina Solovieva, faranno da cornice alle coreografie interpretate con l’impareggiabile tecnica della grande scuola russa dalla compagnia diretta da Kostantin Tachkin.
In scena per la prima volta nel 1877 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, La Bayadère è tratta dal balletto di L. Petipa Sakountala (dal dramma del poeta indiano Kalidasa). Per la maestosità del grand spectacle, il gusto soavemente esotico, la sinfonizzazione premonitrice dell’atto bianco, la ricchezza e il virtuosismo dell’invenzione coreografica, rappresenta il punto di svolta per la carriera del suo creatore Marius Petipa e per tutto il balletto russo. La Bayadère è un classico del tardo romanticismo, ambientato in un’India non reale. La storia si svolge in una terra esotica ed antica, occasione perfetta per danze e scene di mimo con atmosfere sontuose e ricche. L’intricata trama, particolarmente cara alle platee ottocentesche, narra di esotismo, promesse amorose tradite, sentimentalismo, romanticismo e gusto per il soprannaturale. In quegli anni il gusto del beau monde, ormai disamorato alle storielle lievi e poetiche di popolani e contadini del balletto romantico, propendeva verso scenari esotici e trame rocambolesche, incuriosito dalle scoperte etnografiche e antropologiche documentate dalle riviste illustrate e trasfigurate dalla letteratura dell’epoca.
È da queste realtà che Petipa, insieme all’amico e collaboratore Sergei Khudekov – drammaturgo, storico e critico di balletto – attingere a piene mani riuscendo ad interpretare al meglio il gusto orientalista che da decenni attraversava la letteratura, l’opera e il balletto. Si apre così il filone di quei balletti à grand spectacle di Petipa composti tra gli anni Sessanta e Settanta che mutuavano dalla dominante grand-opéra e dalla sensibilità ottocentesca il gusto per la folla di personaggi e per i temi storici e letterari spesso di ambientazione esotica. Ludwig Minkus, allora compositore ufficiale presso i Teatri Imperiali, ne firmò la musica seguendo la linea coloristica e descrittiva che gli era propria e che risultava in perfetta sintonia con l’azione danzante creata dal coreografo.
La Bayadère è uno dei balletti di Petipa in cui gli attacchi del tempo e la mano dei successori hanno infierito meno e in cui più vivo si ritrova lo spirito del grande maître de ballet. La proposta del St. Petersburg Ballet Theatre tende proprio a questo, restituire le emozioni il più possibile ‘originali’. E la compagnia, nata nel 1994 con l’intento di raccogliere il meglio della grande tradizione russa con i più brillanti giovani talenti delle più importanti accademie di danza della città di San Pietroburgo, sembra aver colto nel segno come raccontano le cronache “Un vero trionfo del classico… è stata una vera e propria delizia godere di una tecnica straordinaria, prodezze di elevazione e padronanza artistica. Questa rara opportunità di vedere il balletto russo al suo meglio, in una produzione lussuosa, non deve essere assolutamente perduta!” (The West Australian Today, Australia). Fin dagli esordi la compagnia ha raccolto un grande successo. Dopo la prima tournée, in Australia e Nuova Zelanda, sono seguite oltre 200 repliche in Giappone, Spagna, Germania, Istanbul, Corea, Sud Africa. Nel 1997 il St. Petersbug Ballet Theatre si è presentato all’esigente pubblico londinese e da allora sono seguite regolari tournée ogni anno, che hanno consentito all’étoile Irina Kolesnikova di essere nominata nel 2005 come Best Female Dancer dal Bristish Critic Circle. Nell’ottobre 2007 il debutto al Théatre des Champs-Élysées di Parigi, con Il lago dei Cigni. Il repertorio della compagnia prevede tutti i grandi classici del repertorio, Giselle, Bella Addormentata, Don Chisciotte, Lo Schiaccianoci, Chopiniana e Paquita.
La stagione danza dell’Alighieri è realizzata con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e il determinante sostegno di Cmc Ravenna e Unicredit.