Battistoni è Macbetto

Il MACBETH di Giuseppe Battiston,
attualissimo emblema del male quotidiano

da giovedì 7 febbraio al Teatro Bonci di Cesena
in allegato file del comunicato stampa e foto

Ha debuttato nel maggio 2012 allo Stabile di Torino, facendo subito molto parlare di sé: il MACBETH interpretato da Giuseppe Battiston – icona del cinema d’autore (David di Donatello per il celebre film di Soldini Pane e Tulipani) e applaudito protagonista delle ultime stagioni teatrali con Orson Welles’ Roast (Premio UBU 2009) e 18mila giorni. Il pitone – è firmato da Andrea De Rosa, ex direttore del Teatro Stabile di Napoli e assistente di Mario Martone, regista visionario e dal segno raffinato, che il pubblico cesenate ha apprezzato negli spettacoli La tempesta e Molly Sweeney con Umberto Orsini. Per il ruolo di Lady Macbeth De Rosa ha scelto Frédérique Loliée, attrice prediletta e indimenticabile protagonista della sua Elettra. Lo spettacolo va in scena al Bonci di Cesena da giovedì 7 a domenica 10 febbraio 2013.

Scrive De Rosa: “quando, nel 2008, ho lavorato alla messa in scena dell’opera di Giuseppe Verdi Macbeth, mi tornava spesso in mente la frase di un filosofo che diceva che, tra tutti i mali, il peggiore che si possa immaginare è quello che i nostri desideri si avverino. Ho capito il senso di questo paradosso solo di fronte a Macbeth. Quello che le streghe gli rivelano, è il suo desiderio più nascosto e inconfessabile. Il suo tragico destino è legato indissolubilmente all’avverarsi di quel desiderio.”

Gli aspetti più intimi e universali dei personaggi shakespeariani affiorano in una scena “perturbante”, che, traendo ispirazione dalle arti visive e dal cinema, in particolare quello di Cronenberg, mescola il sangue ai segni di un’infanzia fantastica e deformata. Qui sembrano materializzarsi desideri e incubi, purtroppo, attualissimi. Sono due i fatti di cronaca nera citati come fonte di suggestione nelle interviste a De Rosa e Battiston: il delitto di Suor Maria Laura a Chiavenna e quello compiuto da Olindo e Rosa. Perché, come dichiara l’attore protagonista, Macbeth e la sua Lady sono “due persone normali, in cui possiamo guardare noi stessi”.

Per chi volesse saperne di più, l’anteprima allo spettacolo a cura del Professor Maroni è in programma nel Foyer del Teatro venerdì 8 febbraio alle 20,15.

dalla rassegna stampa:

“un Macbeth visionario, moderno” “un bravissimo Giuseppe Battiston”
Anna Bandettini, La Repubblica

“Ottima l’interpretazione di Giuseppe Battiston, un Macbeth in corsa sul suo sentiero di sangue, sempre fanciullesco nelle sue crudeltà, mai retorico.”
Magda Poli, Corriere della Sera

“notevole interpretazione di Giuseppe Battiston, un Macbeth quasi infantile che gioca con la corona come gioca con la morte degli altri e sua.” “Un’interpretazione straniata, in contropiede, matura.“
Maria Grazia Gregori, L’Unità

“l’interprete si rivela perfetto” “Per tutti molti applausi.”
Osvaldo Guerrieri, La Stampa

Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni
MACBETH
di William Shakespeare traduzione Nadia Fusini
con Giuseppe Battiston, Frédérique Loliée, Ivan Alovisio, Marco Vergani, Riccardo Lombardo, Stefano Scandaletti, Valentina Diana, Gennaro Di Colandrea
regia Andrea De Rosa
spazio scenico Nicolas Bovey e Andrea De Rosa costumi Fabio Sonnino
luci Pasquale Mari suono Hubert Westkemper

TEATRO BONCI, piazza Guidazzi – Cesena
da giovedì 7 a sabato 9 febbraio 2013, ore 21
domenica 10 febbraio 2013, ore 15,30 – (abbonamento Prosa)

prezzi: intero € 25, ridotto € 18, speciale Giovani, speciale Studenti Universitari e loggione € 15
prevendita €1

A TEATRO PRIMA
venerdì 8 febbraio ore 20,15 – Sala Morellini del Teatro Bonci
Presentazione di MACBETH a cura del prof. GIOVANNI MARONI

Il MACBETH di William Shakespeare
con GIUSEPPE BATTISTON
apre la stagione di Prosa del Teatro Rossini

VENERDI’ 16 NOVEMBRE ore 20.30 (TURNO A)
SABATO 17 NOVEMBRE ore 20.30 (TURNO B)
DOMENICA 18 NOVEMBRE ore 16.00 (TURNO C)
LUNEDI’ 19 NOVEMBRE ore 20.30 (TURNO D)

Fondazione del Teatro Stabile di Torino
Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni”

presentano

MACBETH

di William Shakespeare
traduzione Nadia Fusini

con Giuseppe Battiston, Frédérique Loliée, Ivan Alovisio,
Marco Vergani, Riccardo Lombardo, Stefano Scandaletti, Valentina Diana, Gennaro Di Colandrea

regia Andrea De Rosa
spazio scenico Nicolas Bovey e Andrea De Rosa
costumi Fabio Sonnino
luci Pasquale Mari
suono Hubert Westkemper

Dopo il successo de La Tempesta, interpretato da Umberto Orsini, e dopo la fortunata regia lirica del Macbeth di Giuseppe Verdi, Andrea De Rosa affronta la tragedia più breve di William Shakespeare scegliendo due intensi interpreti per le parti principali: Frédérique Loliée, sua attrice prediletta e indimenticabile interprete di Elettra, e Giuseppe Battiston, talento cinematografico e teatrale, applaudito protagonista nelle passate stagioni di 18mila giorni di Andrea Bajani coprodotto dallo Stabile di Torino.
Macbeth è uno dei personaggi più attuali del corpus shakespeariano: il contrasto tra pensiero e azione, la percezione di essere intrappolato in una rete di incubi soffocanti, la disperazione, il conflitto tra ambizione e senso di giustizia, l’essere preda di un ingranaggio infernale di fronte al quale il libero arbitrio deve arrendersi, sono i termini per l’identificazione con la nostra parte più oscura, il nostro demone personale.
La sua Lady, stretta tra la determinazione nell’essere motore di violenza e i lacerti di una dolcezza che emerge da un tempo lontano, fragile e compassionevole, crolla quando ha finalmente ottenuto il titolo di regina, incapace di uscire da una nevrosi che la renderà una figura speciale agli occhi
di Sigmund Freud nel suo celebre saggio del 1916. Scrive De Rosa: «quando ho lavorato alla messa in scena dell’opera di Giuseppe Verdi, nel 2008, mi tornava spesso in mente la frase di un filosofo che diceva che, tra tutti i mali, il peggiore che si possa immaginare è quello che i nostri desideri si avverino. Ho capito il senso di questo paradosso solo di fronte a Macbeth. Quello che le
streghe gli rivelano, è il suo desiderio più nascosto e inconfessabile. Il suo tragico destino è legato indissolubilmente all’avverarsi di quel desiderio. Lontano da qualunque anacronistica tentazione psicanalitica, penso che sia lì, nel dire i propri sogni e desideri, che il lato oscuro di Macbeth prende forma (nella raffinata indagine psicologica medievale si fa chiaro che nei sogni non si agisce, ma si viene agiti). È lì che il lato più misterioso dell’esistenza si affaccia, in forma di visione, di felicità, di terrore».

Le recite dello spettacolo saranno il venerdì 16 e sabato 17 novembre alle ore 20.30, domenica 18 novembre alle 16 e lunedì 19 novembre alle 20.30.

Sabato 17 novembre alle ore 18 presso il Teatro Rossini, per la rassegna Gli Incontri del Rossini, organizzata in collaborazione con l’Associazione Amici del Teatro Rossini, Giuseppe Battiston e la compagnia incontreranno il pubblico lughese.

Informazioni e prenotazioni: Teatro Rossini, Piazzale Cavour 17-48022 Lugo (RA) Tel. 0545.38542
info@teatrorossini.it