I Fratelli Karamazov a Bologna e Ravenna

STAGIONE DI PROSA 2012  13

I fratelli Karamazov di Dostoevskij nella raffinata lettura del teatro Stabile della Sardegna e del Teatro Metastasio Stabile della Toscana all’Alighieri dal 21 al 24 febbraio

“I fratelli Karamazov”, ultimo romanzo di Fedor Dostoevskij e pubblicato a puntate nel 1879, è un grande palcoscenico dove il tema del male e dell’esistenza di Dio si fanno rovente dibattito nell’incontro fra i tre fratelli, l’evangelico Alëša, il passionale Dimitrij e il tormentato e raziocinante Ivan, sullo sfondo di un terribile delitto: l’uccisione del padre. Intorno a loro si dipanano le vicende di una miriade di creature, intrappolate nell’eterna lotta fra il bene e il male. Ma in Alëša ‐ attraverso un lacerante viaggio nell’essere umano – si incarna il sogno e il presagio, che il regno di Cristo si instaurerà sulla terra e l’amore universale vincerà il dolore.

Lo spettacolo è la seconda tappa del progetto che vede il Teatro Stabile della Sardegna e il Teatro Metastasio Stabile della Toscana uniti. Due importanti istituzioni teatrali si confrontano con classici senza tempo con allestimenti rigorosi e fedeli ai loro autori.

Su questa intesa il regista Guido De Monticelli ha lavorare per compiere l’audace impresa di ridurre per il teatro l’opera di Dostoevskij. La maestosa architettura del romanzo viene aperta davanti al pubblico in tutta la sua complessa bellezza, con le sue altissime guglie, le sue luminose vetrate, le sue sotterranee, oscure cappelle. “L’uomo è vasto, troppo vasto, io lo restringerei”, dice Dimitrij. La sfida dei due teatri stabili è quella di seguire questo pensiero, restringere l’uomo dostoevskiano fra le quinte di un teatro, senza però perdere la sua vastità.

L’autore russo ci racconta la storia di una famiglia come spunto per raccontare la più ampia famiglia umana, con le sue debolezze e i suoi conflitti sociali e religiosi. Rileggere I fratelli Karamazov costituisce un percorso di crescita e di arricchimento, in un momento in cui è indispensabile riflettere sulla crisi di identità della società odierna, orientata verso una progressiva perdita di valori e di punti di riferimento.

«Il grande autore russo è stato ed è oggetto di fortissime attenzioni teatrali. – spiega Guido De Monticelli – Il suo essere, profondamente e quasi esclusivamente, concentrato sull’uomo lo porta a inserire il personaggio – la componente umana – anche nelle rare descrizioni ambientali; I fratelli Karamazov, in particolare, è una commedia infinita, un dramma debordante dove i personaggi parlano tanto e comunicano continuamente fra loro, perché hanno bisogno di conoscersi, o meglio, hanno bisogno di conoscere se stessi attraverso gli altri. Emblematico è il capitolo “I fratelli fanno conoscenza”- i titoli dei capitoli di quest’opera sono dei piccoli ‘fari’ che ci guidano nella comprensione – dal quale emerge il ruolo di testimone affidato ad Alëša, figlio in seconde nozze del vecchio Karamazov; il giovane uscirà dignitosamente da tutte le situazioni poiché sarà in grado di fare costantemente conoscenza del mondo, del grande gioco che c’è fra il bene ed il male, per trarne esperienza di vita.Tornando alla domanda, questo è dunque un materiale che si fonda sulla parola dialogata, simile al fuoco che sta sopra a un carburante, che è l’azione; è una parola che non è mai letteraria e che – impossibile purtroppo riportarla nella sua integralità – parla la lingua del gran teatro del mondo». L’importanza di questo testo e il ruolo che ha avuto nella letteratura internazionale hanno suscitato l’interesse dei docenti delle scuole superiori che hanno aderito numerose anche da fuori Ravenna.

Sabato 23 alle 17.30 alla sala Corelli del teatro Alighieri si terrà l’incontro con la compagnia, coordinato dal Circolo delle lettrici e dei lettori, in cui si parlerà dello spettacolo e sarà possibile confrontarsi con gli attori della Compagnia.

Il circolo delle lettrici e dei lettori, i cui incontri si svolgono al B&B Al Teatro in via Guaccimanni, è un percorso che si snoda parallelamente al cartellone della Stagione e la scelta dei testi, legata agli autori rappresentati. Il progetto è realizzato grazie all’ interesse di Marina Mannucci, insegnante che degli incontri sarà la ‘facilitatrice’ e di Daniela Mingozzi, da un’idea di Monica Randi, responsabile per Ravenna Teatro dell’organizzazione e della promozione della Stagione di Prosa e si avvale della preziosa collaborazione dell’Istituzione Biblioteca Classense che cura le biografie legate ai singoli incontri.

I biglietti sono in vendita presso la biglietteria del teatro Alighieri (via Mariani 2 Ravenna, tel. 0544 249244/55, aperta dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13, giovedì dalle 16 alle 18 e da un’ora prima di ogni spettacolo), presso tutte le filiali della Cassa di Risparmio di Ravenna, Iat Ravenna di via Salara e on-line.

Guido De Monticelli dirige I fratelli Karamazov
Un nuovo allestimento del capolavoro di Dostoevskij
In scena le compagnie dei teatri Stabili di Sardegna e Toscana

Venerdì 8 febbraio, alle ore 21, nella Sala Grande dell’Arena del Sole, Teatro Stabile della Sardegna e Teatro Metastasio Stabile della Toscana presentano I fratelli Karamazov, dal romanzo di Fëdor Michailovič Dostoevskij, drammaturgia Roberta Arcelloni e Guido De Monticelli, regia Guido De Monticelli, con

Mauro Malinverno, Corrado Giannetti, Francesco Borchi, Fabio Mascagni, Luigi Tontoranelli, Cesare Saliu, Paolo Meloni, Daniel Dwerryhouse, Mariagrazia Sughi, Silvia Piovan, Elisa Cecilia Langone, Valentina Banci, scene Lorenzo Banci e Federico Biancalani, costumi Zaira De Vincentiis, musiche Mario Borciani, disegno luci Loïc François Hamelin, regista assistente Rosalba Ziccheddu.

REPLICHE FINO A DOMENICA 10 FEBBRAIO – ORE 21, DOMENICA ORE 16

Il regista Guido De Monticelli mette in scena in forma di dramma I fratelli Karamazov, ultimo romanzo di Fëdor Dostoevskij, in quella che è la seconda tappa – dopo l’allestimento diretto da Paolo Magelli lo scorso anno de Il giardino dei ciliegi di Čechov – di un progetto che vede il Teatro Stabile della Sardegna e il Teatro Metastasio Stabile della Toscana uniti nel percorso voluto dai direttori artistici – gli stessi De Monticelli e Magelli – attraverso la fusione e l’integrazione delle due compagnie.

Pubblicato a puntate nel 1879, I fratelli Karamazov è un grande palcoscenico dove il tema del male e dell’esistenza di Dio si fanno rovente dibattito nell’incontro fra i tre fratelli – l’evangelico Alëša, il passionale Dmìtrij e il tormentato e raziocinate Ivàn – sullo sfondo di un terribile delitto: l’uccisione
del padre, figura buffonesca e filistea. Intorno ai fratelli e alla torbida e divorante azione in cui sono implicati, si dibatte una miriade di creature, intrappolate nell’eterna lotta fra il bene e il male. Ma in Alesa si incarnano, attraverso un lacerante viaggio nell’umano, il sogno e il presagio che il regno di
Cristo si instaurerà sulla terra e l’amore universale vincerà il dolore.

La storia di una famiglia raccontata dal grande autore russo come spunto per rappresentare la più ampia famiglia umana, con le sue debolezze e i suoi conflitti sociali e religiosi. «I fratelli Karamazov – scrive Guido De Monticelli – sono un grande palcoscenico dove il tema del male si dibatte e viene dibattuto in tutte le sue varianti, in una “orchestrazione polifonica”, secondo la definizione di Bachtin, che mette a nudo e dispiega una pluralità di concezioni etiche, filosofiche, sociali e politiche».

Informazioni, prenotazioni e vendita: Arena del Sole, Via Indipendenza 44, Bologna

Tel. 051.2910.910 • vendita on-line biglietti arenadelsole.it
martedì – sabato ore 11.00-19.00 (chiusura il lunedì e i festivi)
Teleprenotazioni con carta di credito: tel. 051.648.63.87 (dal martedì al sabato ore 15.30 – 18.30)