Contemporaneo a Forlì al Piccolo e Fabbri
Prosegue la stagione che il Teatro Diego Fabbri dedica alla scena contemporanea
venerdì 1 marzo 2013 in scena Santasangre e Caterina & Carlotta Sagna
Prosegue la stagione del Teatro Diego Fabbri dedicata alla scena contemporanea.
Alle 20.30 si apre il sipario del Diego Fabbri (Corso Diaz, 47) su Bestiale improvviso del collettivo Santasangre e alle 22.30 Carlotta Sagna porta al Piccolo (via Cerchia, 98) Tourlourou.
Nella luce livida della scena, i flash luminosi svelano tre corpi neri sul fondale in preda a movimenti disarticolati, rapidi e solitari. Inizia così Bestiale improvviso di Santasangre, opera del 2010 firmata dalla compagnia romana, che nelle note di regia spiega: “L’operazione riguarderà la traduzione in linguaggio artistico di tutto quello che per natura e per nomenclatura appartiene al mondo della scienza“. Il risultato di questo freddo e programmatico pensiero non è l’illustrazione spettacolare di un paradigma fisico ma è al contrario la declinazione poetica di quelle ricerche. Si può rintracciare, seppur per tratti e accenni, un percorso narrativo che si snoda attraverso nuclei primordiali come la creazione della materia a partire da uno stato gassoso, poi l’arrivo dell’uomo, la sua lotta per la vita. Una macchina scenica perfetta in ogni ingranaggio.
Santasangre è un progetto di ricerca artistica che nasce a Roma alla fine del 2001 dall’incontro di Diana Arbib, Luca Brinchi, Maria Carmela Milano, Pasquale Tricoci e, successivamente, Dario Salvagnini e Roberta Zanardo. Espressione di un collettivo artistico eterogeneo per formazione e personalità, i Santasangre iniziano il loro percorso mettendo insieme la body art, il linguaggio video, le installazioni meccaniche e sonore approdando ben presto all’interno del luogo teatro.
Alle 22.30 al Teatro il Piccolo (Via Cerchia, 98) il duo artistico composto da Caterina e Carlotta Sagna, torinesi di nascita ma francesi per scelta, presentano Tourlourou l’assolo creato per la danzatrice orientale Satchie Noro. In una scena essenziale troneggia un cronometro enorme: il conto alla rovescia è partito. Il titolo richiama un termine con cui venivano chiamati i soldati delle isole francesi mandati a morire in prima linea durante la prima guerra mondiale. La coreografa Carlotta Sagna descrive questo assolo come “un inno all’interprete, un crescendo tragico che porta dall’esercizio militare al grido dal cuore”. Ma al di là di questo omaggio alla danzatrice, esibita come una valorosa e burlesca piccola soldatessa/ballerina al servizio del nostro divertimento, di spettatore-voyeur, Carlotta Sagna costruisce con grande abilità drammaturgica un crescendo di grande tensione. Danza, parola, ritmo e ironia dialogano continuamente. “Tra dieci minuti non ci sarò più” scandisce la danzatrice. Il tempo è contato, e quando lascia la scena, il vuoto e l’assenza di quel corpo rimbombano come una detonazione.
Caterina e Carlotta Sagna hanno, dal loro debutto, alternato momenti di lavoro comune e individuali. Una volta riunite nella stessa compagnia hanno proseguito la loro indagine sulla relazione fra danza e parola. Il teatro e il testo nelle loro opere coreografiche hanno sempre avuto un posto di grande rilievo. Un posto sempre diverso nei diversi spettacoli: delle volte il testo si stacca dalle parti danzate in modo assolutamente netto, come in Tourlourou, quasi ad indicare l’impossibilità di approfondire alcuni temi con un unico mezzo espressivo; altre volte testo e danza si mescolano fra loro passando da un codice interpretativo all’altro in modo fluido e impalpabile in modo da cancellare le frontiere fra gesto e parola, astrazione e narrazione.
Coloro che vorranno seguire entrambi gli spettacoli avranno la possibilità di prendere, gratuitamente, un bus che parte e torna al Teatro Diego Fabbri. È un servizio sperimentale offerto da Forli Mobilità Integrata in collaborazione con Startromagna e ATR. Se l’esperimento avrà successo sarà replicato anche nelle serate successive.