Notte Rosa a tutto funk

Serata a tutto funk con i PB Underground. Se la Balera si fa dancefloor…
Il batterista Pete Ray Biggin e la sua esplosiva band ai Giardini pubblici venerdì 5 luglio (ore 21.30)

La strada era stata aperta da James Brown alla metà degli anni Sessanta: basso incalzante, riff di chitarra elettrica taglienti e sincopati, ricche sezioni di fiati e, soprattutto, grande ballabilità dei brani. Una Balera, anche se all’aperto, poteva quindi dimenticare il funk? Certamente no, ed ecco arrivare da Londra la ‘Band regina del funk revival’, la PB Underground, in esclusiva per l’Italia e, non casualmente, nella giornata della ‘Notte rosa’. A guidare le danze il giovane e strepitoso batterista Pete Ray Biggin assieme ad una formazione ‘stellare’ che annovera alcuni dei più straordinari musicisti e vocalist della scena londinese. Appuntamento quindi il 5 luglio, alle 21.30, ai Giardini pubblici, con la balera in pieno assetto dance (ovvero: tutti in pista).

La PBUG è la funk band britannica più calda del momento, individuata come miglior spettacolo live dell’anno al premio Jazz FM 2013. Già dalla nascita hanno conquistato la scena musicale inglese. “L’essenza di questa band – ricorda il leader Pete Ray Biggin – è nata nell’aprile del 2008, in occasione degli spettacoli per il Gran Premio di Formula Uno in Bahrain. Avevo sentito parlare di una fantastica sezione fiati, così li abbiamo invitati a seguirci per i concerti: sin dalla prima prova si è capito che il gruppo di musicisti riunito in quella stanza era qualcosa di speciale. C’era un’incredibile atmosfera. Tutti hanno suonato al meglio per l’intera settimana. Era come se ciascuno di noi spingesse gli altri a fare del proprio meglio e anche di più. E ci riuscivamo!”.

Il loro recente primo singolo, ‘Cybernet Situation’, un mega riff tra funk e pop, ha fatto impazzire orde di fan scatenati ai concerti: memorabile la folla all’Under the Bridge di Chelsea in gennaio. Scelti dalla leggendaria band americana ‘Tower of Power’ per aprire il loro concerto da tutto esaurito al Koko di Londra nel 2012, i PBUG hanno messo d’accordo pubblico e critica.

“È stato un perfetto amalgama di riff funk e jazz, tanto sciolto da piacere a chi apprezza l’improvvisazione e tanto funky da soddisfare il palato di chi ama un funk più tradizionale. Biggin è stato più che all’altezza della sua reputazione di batterista di culto”, ha scritto Stephen Graham nelle pagine di ‘Jazzwise’. Ma già nel novembre 2011 erano approdati per il London Jazz Festival a un gremitissimo Jazz Café, dopo aver suonato in molti dei migliori locali di Londra come Pizza Express Dean Street, Pigalle Club, Cargo e Kensington Roof Gardens. La sezione ritmica e i fiati vantano musicisti funk di altissimo profilo, arruolati nel gotha dei migliori session men della scena londinese. Tra gli ospiti alle voci figurano Brendan Reilly (Basement Jaxx), Imaani (Incognito), Daniel Pearce (Dizzee Rascal), Vanessa Haynes e Patrick Alan.

Pete Biggin è considerato uno fra i migliori batteristi del mondo, secondo l’elenco stilato dal sito drummerworld.com; collaboratore di Level 42, Incognito, Amy Winehouse, Chaka Khan e Mark Ronson, ha suonato al Prince’s Trust Rock Gala Concert alla Royal Albert Hall con Joss Stone, Alison Moyet, Cerys Matthews, Boy George, Nik Kershaw e Midge Ure. Pete ha un gusto e una tecnica che lo rendono unico nel suo genere: uno straordinario musicista dalla debordante personalità, ma prima di tutto un membro della band, capace di comunicare con gli altri con un’energia che tiene il pubblico incollato al palco. La sezione ritmica è il cuore pulsante del gruppo: gente capace di creare un sound d’assieme fenomenale. Appassionati polistrumentisti, sono tutti in grado di suonare incredibilmente bene anche gli strumenti degli altri, cosa che fanno spesso quando il concerto entra nel vivo. La sezione fiati, poi, è composta da quattro energici musicisti che sanno il fatto loro in tema di funk. In studio sono un agglomerato di inventiva musicale: trasudano creatività firmando alcune fra le migliori, folli partiture per fiati che si possano ascoltare. Infine le voci: è l’élite di Londra che presta la propria voce ai PBUG, con grandi personalità, di enorme estensione vocale e solida presenza scenica. Attenti a creare con il pubblico un rapporto delizioso, le voci dei PBUG amano fare di ogni performance un vero e proprio spettacolo. La band al completo è composta da Pete Ray Biggin (batteria), Ben Epstein (basso), Ben Jones (chitarra), Daniel Bingham (tastiere), Christopher Storr (tromba), Winston Rollins (trombone), Sean Freeman (sax tenore), Richard Beesley (sax baritono), Brendan Reilly (voce solista), Holly Petrie e Kirsten Joy Child (voci femminili).

Info e prevendite: 0544 249244 – ravennafestival.org
Ingresso: 20 euro (ridotto 18)
“I giovani al festival”: fino a 14 anni, 5 euro; da 14 a 18 anni (50% tariffe ridotti)

I prossimi appuntamenti alla Balera dei Giardini:
sabato 6 luglio, ore 21.30 – La Banda: Banda di Ruvo di Puglia & Quartetto Faraualla
domenica 7 luglio, ore 21.30 – Radiodervish & Banda di Sannicandro di Bari
martedì 9 luglio, ore 21.30 – Violini di Santa Vittoria
mercoledì 10 luglio, ore 21.30 – Melodramma ballabile