A Trieste il Flauto di Brook
“Il geniale linguaggio registico di Peter Brook sarà protagonista al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Martedì 29 ottobre debutta infatti un evento esclusivo, Un Flauto Magico di Mozart, firmato dal grandissimo regista inglese. Giovane e di grande talento il cast che interpreterà l’opera in un’essenziale ed emozionante messinscena accompagnata solo dal pianoforte”
Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia si appresta ad ospitare – per la prima volta a Trieste
– il genio del grande Peter Brook: un evento di assoluto prestigio per il teatro, il pubblico, la città. Il regista inglese, una delle personalità più affascinanti e significative che il teatro abbia espresso nell’ultimo secolo, presenterà infatti al Politeama Rossetti uno spettacolo musicale di grande suggestione: Un Flauto Magico di Mozart.
“Un” Flauto magico, diversamente dal titolo originale dell’opera mozartiana, proprio a sottolineare che quella di Brook – pur nel profondo rispetto per lo svolgimento e la partitura dell’opera – è una lettura del tutto personale, particolare, ricca di induzioni che intrigheranno gli spettatori, che devono accostarvisi però con un atteggiamento aperto, pronti ad “abbandonare” i clichè delle rappresentazioni d’opera e ad avventurarsi in un mondo di sortilegi raffinati e essenziali eppure potentissimi, capaci di creare il canto e di porre al centro della serata l’emozione.
Le recite – soltanto due date, il 29 ed il 30 ottobre – andranno in scena nell’ambito del nuovo percorso dello Stabile regionale dedicato alla musica, e introdurranno il pubblico in una dimensione di sogno, in una messinscena dal segno particolare, che allo stesso tempo è estrema semplicità ed estrema suggestione. Una messinscena che Brook ha voluto libera, incantata, nuova, memorabile.
«Mozart si è ripetutamente reinventato – ha spiegato Peter Brook nelle sue note di regia – e questa è la direzione in cui stiamo cercando: con profondo rispetto per l’essenza dell’opera e l’intuizione che con Mozart non si tratta di dissimulare o attualizzare, ma semplicemente di lasciar emergere…»
Sarà intatta, nello spettacolo la incantevole perfezione della musica e della concezione mozartiana che si intreccerà alla poesia assoluta e alla funzionale, elegante espressività registica di questo irraggiungibile maestro che ci proporrà l’opera accompagnata semplicemente da un pianoforte… Scelte che Brook ha compiuto forte di attente motivazioni artistiche.
Peter Brook ha frequentato a lungo, soprattutto all’inizo della carriera, il mondo della lirica, lavorando in particolare al Covent Garden e al Metropolitan di New York: ha sentito però presto angusti – rispetto alla propria energia – i limiti di conservatorismo e immobilità in cui i sistemi della lirica costringevano quest’arte. Così ha scelto di allontanarsene.
Quando è ritornato al genere, 25 anni più tardi, ha affrontato l’opera in modo personale, secondo schemi di libertà assoluta e un approccio completamente inedito al lavoro di preparazione e prova: il risultato è stato una lettura straordinaria della “Carmen” di Bizet, concepita per lo spazio del Bouffes du Nord, il teatro che è cuore pulsante dell’attività di Brook. All’enorme successo di Carmen hanno fatto seguito altri lavori rilevanti, Les Impressions de Pelléas da Debussy, Don Giovanni per il festival di Aix-en-Provence…
Un flauto magico nasce nel 2010: lo stesso regista assieme alla sua fidata collaboratrice Marie- Hélène Esitienne ha firmato l’adattamento – tratto dall’originale di Emanuel Schikaneder
– mentre a livello musicale ha lavorato con il compositore Frank Krawczyk, cercando per l’opera una dimensione intima e magica. Atmosfera fondamentale per trasmettere quel “caleidoscopio di emozioni in continua evoluzione” che Brook intravede nella poetica mozartiana, così come in Shakespeare e in Cechov.
Via dunque la pesantezza di effetti scenici e simbolismi stanchi: «Il pubblico scoprirà un sempre giovane Mozart circondato da un cast altrettanto giovane, di talento, con cantanti sempre pronti a esplorare nuovi colori e forme, accompagnati dal piano» dice Brook, che ha concepito l’allestimento con l’obiettivo di mettere gli artisti nella condizione di trasmettere ogni più piccola luce o ombra delle vibrazioni del linguaggio mozartiano.
Uno spettacolo dunque che coinvolge gli appassionati di musica che godranno l’irraggiungibile partitura del Flauto Magico, ma che saprà anche rapire il pubblico della prosa, con la deliziosa evoluzione di una storia che intreccia i destini di Tamino (Roger Padullès) e della nobile Pamina (Dima Bawab) e dei divertentissimi Papageno e Papagena (Thomas Dolié e Betsabée Haas). Notevolissime saranno poi le interpretazioni della Regina della notte (Malia Bendi-Merad), Monostato (Alex Mansoori), Sarastro (Vincent Pavesi), e del misterioso mago (Abdou Ouologuem). Eseguirà la partitura al piano Vincent Planès.
Un Flauto Magico di Wolfgang Amadeus Mozart va in scena nel libero adattamento di Peter Brook, Franck Krawczyk e Marie-Hélène Estienne e per la regia di Peter Brook. Hélène Patarot ha creato i costumicon l’aiuto di Oria Puppo, le luci sono concepite da Philippe Vialatte.
La produzione di questo straordinario evento riunisce alcune delle più prestigiose istituzioni culturali sull’orizzonte internazionale: C.I.C.T. / Théâtre des Bouffes du Nord di Parigi in collaborazione con Festival d’Automne di Parigi, Attiki Cultural Society di Atene, Musikfest di Brema, Théâtre de Caen, MC2 di Grenoble, Barbican di Londra, Les Théâtres de la Ville de Luxembourg, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Lincoln Center Festival di New York.
Lo spettacolo è in scena al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – Sala Assicurazioni Generali – martedì 29 e mercoledì 30 ottobre alle ore 20.30.
Al Teatro Strehler dal 31 gennaio all’11 febbraio 2012 torna
la grande coproduzione del Piccolo con il Théâtre des Bouffes du Nord
Un flauto magico che va al cuore della musica
e della parola: il capolavoro di Mozart secondo Brook
Con oltre 20.000 presenze al Teatro Strehler, e due serate dedicate esclusivamente ai giovani sotto i 20 anni, Un flauto magico, con la regia – leggera e incantevole – di Peter Brook è stato uno dei più grandi successi della stagione 2010/2011, all’insegna del tutto esaurito. Per soddisfare le richieste dei numerosi spettatori che non hanno potuto assistere alle rappresentazioni del capolavoro mozartiano, lo spettacolo torna per due settimane.
Rifiutando lo sfarzo dell’opera lirica tradizionale, Brook è andato al cuore della musica di Mozart e ne ha liberato l’essenza. Come un alchimista, ha distillato una fiaba di principi, dame, sacerdoti e draghi con in palio l’amore totale: per l’amante, l’amico, la conoscenza,
la vita. Sul palcoscenico nudo, sottili canne di bamboo e un pianoforte a coda. E un cast di giovanissimi, virtuosi interpreti che, scalzi e pieni di vita, cantano Mozart e incantano il pubblico. Con la semplicità più profonda, quella di cui Brook ha fatto il suo credo e che coincide con la bellezza assoluta. Quella che può davvero salvare l’uomo. Perché “il
mondo intorno a noi è disperato ma Mozart ci mostra come andare oltre”. Uno spettacolo denso di poesia e sentimento che tocca l’anima.
Piccolo Teatro Strehler (largo Greppi – M2 Lanza), dal 31 gennaio all’11 febbraio 2012
Un flauto magico
da Wolfgang Amadeus Mozart, liberamente adattato da Peter Brook, Franck Krawczyk e Marie-Hélène Estienne
regia Peter Brook
luci Philippe Vialatte
al pianoforte Remy Atasay
con (in alternanza) Dima Bawab, Malia Bendi-Merad, Leila Benhamza, Jean-Christophe Born, Raphaël Brémard, Anne-Emmanuelle Davy, Thomas Dolié, Antonio Figueroa, Virgile Frannais, Betsabée Haas, Jan Kucera, Martine Midoux, Matthew Morris, Roger Padullès, Vincent Pavesi, Adrian Strooper, Lenka Turcanova attori Abdou Ouologuem, Stéphane Soo Mongo una coproduzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa; C.I.C.T. / Théâtre des Bouffes du Nord, Paris; Festival
d’Automne à Paris; Attiki Cultural Society, Atene; Musikfest, Brema, Théâtre de Caen, Caen; MC2, Grenoble; Barbican, Londra; Les Théâtres de la Ville de Luxembourg; Lincoln Center Festival, New York
produttore delegato: C.I.C.T. / Théâtre des Bouffes du Nord, Paris
Spettacolo in francese e tedesco con sovratitoli in italiano.
Orari: martedì e sabato ore 19.30; mercoledì, giovedì e venerdì ore 20.30; domenica ore 16.00. Lunedì riposo.
Sabato 4 febbraio ore 15 e 19.30, mercoledì 8 febbraio ore 15 e 20.30. Durata dello spettacolo: 100 minuti circa
Prezzi: platea 40 euro, balconata 32 euro – Prezzi speciali su piccolocard.it
Informazioni e prenotazioni 848800304 – piccoloteatro.org
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