Paolini a Forlì, Cattolica, Reggio e Cervia
Martedì 9 e Mercoledì 10 Aprile 2013 – Ore 21 (Fuori Abbonamento)
EVENTO SPECIALE CENTENARIO
Jolefilm
MARCO PAOLINI
Ballata di uomini e cani
Dedicata a Jack London
di e con Marco Paolini
musiche originali composte ed eseguite da Angelo Baselli, Gianluca Casadei, Lorenzo Monguzzi
In occasione degli Eventi Speciali programmati per i festeggiamenti del Centenario di Milano Marittima, il Teatro Comunale di Cervia ospiterà, martedì 9 e mercoledì 10 aprile alle ore 21, il nuovo spettacolo di Marco Paolini, Ballata di uomini e cani. Dedicata a Jack London. Lo spettacolo, di cui Paolini è anche autore, si avvale delle musiche composte ed eseguite dal vivo di Angelo Baselli, Gianluca Casadei e Lorenzo Monguzzi.
Ballata di uomini e cani è il titolo per un tributo a Jack London. A lui devo una parte del mio immaginario di ragazzo, ma Jack non è uno scrittore per ragazzi, la definizione gli sta stretta. È un testimone di parte, si schiera, si compromette, quello che fa entra in contraddittorio con quello che pensa. È facile usarlo per sostenere un punto di vista, ma anche il suo contrario: Zanna Bianca e Il richiamo della foresta sono antitetici. La sua vita è fatta di periodi che hanno un inizio e una fine e non si ripetono più. Lo scrittore parte da quei periodi per inventare storie credibili dove l’invenzione affonda nell’esperienza ma la supera. La produzione letteraria è enorme, e ancor più lo è pensando a quanto poco sia durata la sua vita. Sono partito da alcuni racconti del grande Nord, ho cominciato questo spettacolo raccontando le storie nei boschi, nei rifugi alpini, nei ghiacciai. Ho via via aggiunto delle ballate musicate e cantate da Lorenzo Monguzzi. Ma l’antologia di racconti è solo il punto di partenza per imparare a costruire storie andando a scuola dallo scrittore. So che le sue frasi non si possono “parlare” semplicemente, che bisogna reinventarne un ritmo orale, farne repertorio per una drammaturgia.
Ballata di uomini e cani è composto di tre racconti della durata di circa mezzora ciascuno, più alcune ballate e un inserto sulla vita di Jack London. I tre racconti che ho trascritto oralmente sono Macchia, Bastardo e Preparare un fuoco e, in tutti e tre, uomini e cani sono coprotagonisti.
Sto ancora lavorando su alcuni capitoli tratti dalle autobiografie dello scrittore per farne un racconto intrecciato agli altri. Lo spettacolo avrà la forma di un canzoniere teatrale con brani tratti da opere e racconti di Jack London e con musiche e canzoni ad essi ispirate (Marco Paolini).
Biglietti esauriti.
Info: 0544/975166 e accademiaperduta.it
MARCO PAOLINI NARRA JACK LONDON NELLA SUA “BALLATA DI UOMINI E CANI”
Tra i maggiori esponenti del teatro di narrazione in Italia, al Teatro Valli il 30 e 31 gennaio (ore 20.30) con un work in progress dedicato allo scrittore
Marco Paolini è uno dei fondatori e dei maggiori esponenti del teatro di narrazione in Italia di prima generazione e di quel filone definito ‘teatro civile’. Mercoledì 30 e giovedì 31 gennaio, ore 20.30, al Teatro Valli presenta la sua “Ballata di uomini e cani” dedicata a Jack London.
Paolini è partito da alcuni racconti del grande Nord e ha cominciato a pensare a questo spettacolo raccontando le storie nei boschi, nei rifugi alpini, nei ghiacciai. Ha via via aggiunto delle ballate musicate. Ma l’antologia di racconti è solo il punto di partenza per imparare a costruire storie andando a scuola dallo scrittore. E quindi, mette sull’avviso Paolini : “Questo scritto serve a orientare lo spettatore, ma mi è difficile raccontargli prima quello che vedrà perché la lavorazione prevede variazioni, aggiunte, tagli al copione”.
Paolini racconta le vicende di “Macchia”, “Bastardo”, “Preparare il fuoco”, e le corse di quei vagabondi che saltavano di notte sui treni per raggiungere una nuova città. Ecco allora che è London-Paolini a diventare lo stesso protagonista delle vicende, a giocare tra parole e musica.
Nell’immaginario comune si delineano fin da subito l’inverno gelido del Grande Nord, le slitte, i cani, le baracche dei cercatori d’oro, le rive dei fiumi dove spulciano le loro pagliuzze, l’assalto ai treni; ma anche il rapporto uomo-cane, interscambiabili e fedeli amici e nemici, e il rapporto uomo–natura, nella sua doppia valenza.
Come anticipa lo stesso titolo, una sorta di work in progress, questo spettacolo-studio è una ballata. La musica originale, di Angelo Baselli (clarinetto), Gianluca Casadei (fisarmonica) e Lorenzo Monguzzi (voce e chitarra)tiene costantemente sottobraccio le storie, divenendone parte integrante. Pezzi originali si mescolano a sonorità folk di matrice americana. Gli stessi bidoni colorati, che costituiscono parte della scenografia, sono all’occorrenza strumento musicale, traballano e battono il ritmo come vagoni di un treno in corsa verso il nord, o diventano nascondiglio o rifugio per qualche vagabondo o “marinaio della neve”.
iteatri.re.it
Mercoledì 30, giovedì 31 gennaio 2013, ore 20.30
Teatro Valli
Ballata di uomini e cani
Dedicata a Jack London
di e con Marco Paolini
musiche originali composte ed eseguite da Angelo Baselli, Gianluca Casadei, Lorenzo Monguzzi
chitarra e voce Lorenzo Monguzzi
clarinetto Angelo Baselli
fisarmonica Gianluca Casadei
consulenza e concertazione musicale Stefano Nanni
animazione video di Simone Massi
disegno luci Daniele Savi e Michele Mescalchin
consolle audio Gabriele Turra
consolle luci Michele Mescalchin
assistenza tecnica Graziano Pretto
direzione tecnica Marco Busetto
elementi scenici, illuminotecnica e fonica: Ombre Rosse, Slack Line Lab
produzione Michela Signori, Jolefilm
Lo spettacolo è stato realizzato grazie al sostegno di Trentino spa – I suoni delle Dolomiti
Lunedi’ 28 gennaio 2013 – ore 21.15
BALLATA DI UOMINI E CANI
dedicata a Jack London
di e con Marco Paolini
Biglietti Prosa:
platea, palchi 1 e 2 ordine: intero euro 21 – ridotto euro 19
galleria: intero euro 19 – ridotto euro 17
palchi 3 ordine: unico euro 17
Per ulteriori informazioni:
Tel. 0541.966778
Teatro della Regina
Piazza della Repubblica 28-29
47841 Cattolica (RN)
cattolica.net
BALLATA DI
UOMINI E CANI
dedicata a Jack London
musiche originali composte ed eseguite da Angelo Baselli, Gianluca Casadei, Lorenzo Monguzzi
consulenza e concertazione musicale Stefano Nanni
animazione video di
Simone Massi
produzione
Jolefilm
Ballata di uomini e cani è un titolo provvisorio per un tributo a Jack London.
A lui devo una parte del mio immaginario di ragazzo, ma Jack non è uno scrittore per ragazzi, la definizione gli sta stretta. È un testimone di parte, si schiera, si compromette, quello che fa entra in contraddittorio con quello che pensa. È facile usarlo per sostenere un punto di vista, ma anche il suo contrario: Zanna Bianca e Il richiamo della foresta sono antitetici. La sua vita è fatta di periodi che hanno un inizio e una fine e non si ripetono più.
Lo scrittore parte da quei periodi per inventare storie credibili dove l’invenzione affonda nell’esperienza ma la supera.
La produzione letteraria è enorme, e ancor più lo è pensando a quanto poco sia durata la sua vita. Sono partito da alcuni racconti del grande Nord, ho cominciato questo spettacolo raccontando le storie nei boschi, nei rifugi alpini, nei ghiacciai. Ho via via aggiunto delle ballate musicate e cantate da Lorenzo Monguzzi. Ma l’antologia di racconti è solo il punto di partenza per imparare a costruire storie andando a scuola dallo scrittore. So che le sue frasi non si possono “parlare” semplicemente, che bisogna reinventarne un ritmo orale, farne repertorio per una drammaturgia; farò uno spettacolo su Jack London
e si chiamerà ancora Uomini e cani, ma tra qualche mese sarà diverso da quello che sto facendo e ho fatto finora. Questo scritto serve a orientare lo spettatore, ma mi è difficile raccontargli prima quello che vedrà perché la lavorazione prevede variazioni, aggiunte, tagli al copione.
Queste sono note scritte in anticipo di mesi sulle date in programmazione, non parlano dello spettacolo descrivendolo perché ancora non so quale sarà la forma teatrale che il racconto avrà nella stagione.
Aggiungo solo alcuni riferimenti ai materiali contenuti finora:
Ballata di uomini e cani (work in progress) è finora composto di tre racconti della durata di circa mezzora ciascuno, più alcune ballate e un inserto sulla vita di Jack London. Mi sono ispirato liberamente ai racconti di Jack London, tra le traduzioni che ho letto preferisco quella di Davide Sapienza. I racconti che ho trascritto oralmente per ora sono Macchia, Bastardo e Preparare un fuoco e in tutti e tre uomini e cani sono coprotagonisti. Sto ancora lavorando su alcuni capitoli tratti dalle autobiografie dello scrittore per farne un racconto intrecciato agli altri.
Lo spettacolo avrà la forma di un canzoniere teatrale con brani tratti da opere e racconti di Jack London e con musiche e canzoni ad essi ispirate.
Marco Paolini, estate 2012
Marco Paolini
BALLATA DI UOMINI E CANI
dedicata a Jack London
di e con Marco Paolini
musiche originali composte ed eseguite da Angelo Baselli, Gianluca Casadei, Lorenzo Monguzzi
chitarra e voce Lorenzo Monguzzi
clarinetto Angelo Baselli
fisarmonica Gianluca Casadei
consulenza e concertazione musicale Stefano Nanni
animazione video di Simone Massi
disegno luci Daniele Savi e Michele Mescalchin
consolle audio Gabriele Turra
consolle luci Michele Mescalchin
assistenza tecnica Graziano Pretto
direzione tecnica Marco Busetto
elementi scenici, illuminotecnica e fonica: Ombre Rosse, Slack Line Lab
produzione Michela Signori, Jolefilm
Lo spettacolo è stato realizzato grazie al sostegno di Trentino spa – I suoni delle Dolomiti
Durata: circa 120’
Estratto stampa
Il piede cade in fallo e apre alle domande sull’uomo e la vita.
È tutto così semplice, dopo tutto. Per Marco Paolini uno spettacolo è come una camminata in montagna: la rigenerante fatica dell’avvicinamento, il valore del percorso rispetto alla meta, la misurata soddisfazione di una tappa intermedia. Per capirlo bisognava salire alla Stalle di Parè, sopra Fino del Monte, per questo «Uomini e cani» che attraversa i racconti di Jack London come si procede in un paesaggio selvatico: il sentimento del passaggio della frontiera di un mondo, l’estraneità della natura circostante, il senso della propria solitudine. Anche davanti a tremila persone. […]«Uomini e cani» è un primo accostamento del «narrattore» trevigiano a London, riscoperto anche grazie a Davide Sapienza e alla traduzione di «To Build A Fire » che questi ha realizzato. In effetti, «Preparare un fuoco» è il racconto-chiave dello spettacolo. Paolini ci accompagna al punto decisivo, passando per la comicità quasi metafisica di «Macchia» e seguendo le venature di cruda ironia che spezzano la compatta parete d’odio che lega l’uomo e il cane di «Bastardo». Ma se «Macchia » e «Bastardo» predispongono al senso «altro» ed iniziatico della natura di
London, e del Grande Nord che lui cantò, «Preparare un fuoco» realizza un improvviso picco di tensione, che prende la gola.
Camminare su sentieri impervi significa anche questo, del resto. «Preparare un fuoco» è il piede che di colpo cade in fallo, tanto del protagonista come dello spettatore: ciò che segue obbliga il primo a lottare per la vita e il secondo a porsi di fronte alla questione dell’esistenza o, per lo meno, ad affrontarne la versione che ne diede London. Succede di sbagliare il passo, in natura come nella scrittura. E non è detto che i pericoli che si corrono in un caso siano meno letali che nell’altro. Così come non è detto che uomini e cani abbiano ruoli e gerarchie così definite da non doversi scontrare tra loro e, persino,
scambiarsi di posto, nella tensione di una narrazione che scivola tra la prima e la terza persona.
Eco di Bergamo, Piergiorgio Nosari
[…] Il rapporto fra l’uomo e il cane è fatto di sguardi: l’animale e il suo padrone si osservano, si studiano, si trattano con lo sguardo, direttamente, senza parole, non ce n’è bisogno….
Tre racconti, che ci fanno passare dalla leggerezza di “Macchia”, cane ironico e beffardo, un’ossessione da cui non ci si riesce a liberare, all’odio “a prima vista” che scorre fra l’uomo e il suo cane nelle pagine di “Bastardo”, fino al dramma di “Preparare un fuoco” che, presentato nelle due versioni alternative del racconto, come Batârd ci azzanna letteralmente alla gola, e ci fa riflettere sulla effettiva posizione di essere umano e animale nella catena evolutiva: è il cane che sa che a 75 gradi sotto zero non si viaggia da soli in mezzo alla neve, e allora che è più consapevole fra uomo e animale?….
E alla fine scopriamo che in “Uomini e cani” c’è anche direttamente Jack London, con quell’avventura che è stata la sua stessa vita.
Se negli ultimi decenni è diventato tanto di moda il concetto di Wilderness, Marco Paolini ci suggerisce che in fondo Jack London ce l’aveva già insegnato più di un secolo fa, ma libero da quella retorica di cui è rivestito oggi, in un mondo che vuole la natura incontaminata ma non sa rispettarla. […]
RSI ReteDue, Giovanna Riva