Rezza-Mastrella a Bologna e Ravenna
Antonio Rezza e Flavia Mastrella al Rasi con Fratto_X
Antonio Rezza e Flavia Marstella sono due degli autori più irriverenti del teatro italiano. Poeti dell’assurdo, protagonisti di suggestioni quasi fotografiche e di duetti ai limiti del nonsense dalla dirompente comicità: questo è Fratto-X di Flavia Mastrella e Antonio Rezza, con Antonio Rezza e Ivan Bellavista, in scena domenica 23 marzo alle 21 al teatro Rasi per Ravenna viso-in-aria. Il sodalizio Rezza-Mastrella ha ricevuto il premio Speciale Ubu 2013 “per il lucido percorso di scavo nella crudeltà ottenuto attraverso il genio sfrenato di un attore e l’intuito plastico di un’artista visiva originale. Capaci di creare drammaturgia a partire da un disarmante trasformismo, e sempre concentrati sulle bassezze dell’umanità, intime e manifeste, individuali e collettive, i due artisti plasmano una materia dagli esiti estremamente comici e spiazzanti creando un linguaggio feroce che nella sua misteriosa iperbole riesce a toccare anche un grado nascosto della grazia”.
Si può parlare con qualcuno che ti dà la voce? Si può rispondere con la stessa voce di chi fa la domanda? Due persone discorrono sull’esistenza. Una delle due, quando l’altra parla, ha tempo per pensare: sospetta il tranello ma non ne ha la certezza. Parte da qui il loro ultimo spettacolo che sta riempiendo i teatri di tutta Italia. Siamo sotto un fratto che uccide, si muore per eccessiva semplificazione. La manipolazione è alla base di un corretto stile di vita. Per l’ennesima volta la forma cambia attraverso la violenza espressiva. Mai come in questo caso o, per meglio dire, ancora come in questo caso, l’odio verso la mistificazione del teatro, del cinema, della letteratura, è implacabile.
L’Habitat Fratto_X è una distesa di carne calda che genera figure antropomorfe. L’uomo porta sempre con sé il colore del tempo visibilmente trionfante sulla pelle. Il cervello è l’orpello che impedisce vigorosamente l’omologazione; la X, con destrezza nel tratto, sottolinea la centralità di esseri completamente inutili. Mastrella, con fantasia plastica, crea come un impeto da suggestioni fotografiche. Gli oggetti di scena raccontano la strada che corre e l’impossibilità di agire. Scie luminose si materializzano con l’inquietante delicatezza dei fiori visti da vicino.
BIGLIETTI
Biglietto unico 15 €
INFO E PRENOTAZIONI
Ravenna Teatro – Teatro Rasi via di Roma 39 Ravenna, tel. 0544 36239 – 333 7605760 il lunedì dalle 15 alle 18 e da martedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
La biglietteria del Teatro Rasi è aperta il giovedì dalle 16 alle 18 (tel. 0544 30227). I biglietti sono in vendita anche on-line su vivaticket.com
Domenica 23 marzo la biglietteria sarà aperta dalle ore 19. I biglietti prenotati dovranno essere ritirati entro le ore 20.30.
Venerdì 21 e sabato 22 marzo
Arena del Sole, Sala Grande, ore 21
Fratto _ X
di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
con Antonio Rezza
e con Ivan Bellavista
(mai) scritto da Antonio Rezza
habitat di Flavia Mastrella
assistente alla creazione Massimo Camilli
disegno luci Mattia Vigo
una produzione RezzaMastrella
Fondazione TPE, La Fabbrica dell’Attore / Teatro Vascello
In occasione delle rappresentazioni all’Arena del Sole, la Cineteca di Bologna ha programmato al Cinema Lumière giovedì 20 marzo, alle ore 19.45, la proiezione di TROPPOLITANI 56, l’ultimo lavoro in video di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
Al termine incontro con gli autori.
Biglietti ridotti all’Arena e al Lumière per gli spettatori che assisteranno sia allo spettacolo che alla proiezione.
Il teatro firmato Rezza-Mastrella nasce dalla sinergia fra i movimenti performativi e linguistici di Antonio Rezza, performer fuori da ogni tentativo di classificazione, e le produzioni d’arte contemporanea, gli habitat plastici di Flavia Mastrella.
La coppia si è aggiudicata di recente il premio speciale UBU 2013 con la seguente motivazione: «per il lucido percorso di scavo nella crudeltà ottenuto attraverso il genio sfrenato di un attore e l’intuito plastico di un’artista visiva originale. Capaci di creare drammaturgia a partire da un disarmante trasformismo, e sempre concentrati sulle bassezze dell’umanità – intime e manifeste, individuali e collettive –, i due artisti plasmano una materia dagli esiti estremamente comici e spiazzanti creando un linguaggio feroce che nella sua misteriosa iperbole riesce a toccare anche un grado nascosto della grazia».
«Si può parlare con qualcuno che ti dà la voce? Si può rispondere con la stessa voce di chi fa la domanda?». Da queste domande paradossali, da questo io diviso, parte Fratto_X, Rezza, con le sue voci e i suoi atti corporei impetuosi, genera un cosmo abitato di contraddizioni. Frazioni di individui che si ricompongono in due personaggi, Rocco e Rita, una folle diade che sviluppa il caos comico della nostra vita in questo spettacolo estremo che fa di Rezza un invasato mattatore.
In scena Rezza decostruisce e ricostruisce i frammenti del nostro vivere quotidiano trasformandoli in occasioni di conflitto e di esplosioni paradossali. A fare da filo conduttore sono due personaggi, Rocco e Rita, protagonisti di queste “situazioni” che prendono forma mediante la ripetizione, il parossismo e fantasiose variazioni. Una forma nuova, poeticamente rinsaldata dagli habitat di Flavia Mastrella, quasi degli esoscheletri, plasmati per la performance. In scena anche Ivan Bellavista, a cui però Rezza usurpa la parola, fedele allo schema spiazzante che pervade lo spettacolo.
Note di Antonio Rezza
Si può parlare con qualcuno che ti dà la voce?
Si può rispondere con la stessa voce di chi fa la domanda?
Due persone discorrono sull’esistenza.
Una delle due, quando l’altra parla, ha tempo per pensare: sospetta il tranello ma non ne ha la certezza.
La manipolazione è alla base di un corretto stile di vita. Per l’ennesima volta si cambia forma attraverso la violenza espressiva. Mai come in questo caso o, per meglio dire, ancora come in questo caso, l’odio verso la mistificazione del teatro, del cinema, della letteratura, è implacabile. Il potere sta nel sopravvivere a chi muore. Noi siamo pronti a regnare. Bisognerebbe morire appena un po’ di più.
Note di Flavia Mastrella
L’habitat Fratto_X è un impeto da suggestioni fotografiche. Le immagini raccontano la strada che corre e l’impossibilità di agire. Scie luminose si materializzano con l’inquietante delicatezza dei fiori visti da vicino. Come anche Fratto_X è un ideogramma, insegue la leggera freschezza vibrante del tratto e il colore saturo dell’immagine in 3d. Una distesa di pelle calda organizza figure antropomorfe, sommerse dalla carne e dalla carnalità, vittime disponibili alla persuasione di massa. L’inutilità permea e comprime i personaggi che si affacciano da un divieto X. La Sedia, mezzo mutante color azzurro, pelle e ruggine, è presa in prestito dal teatro di narrazione. Il Telecomandato geneticamente alterato e il Miracolo dell’urbanizzazione sono sculture mobili dipendenti. La carcassa del guerriero viene riproposta come presenza epica solo nella forma e nell’atteggiamento.
Info biglietteria: tel. 051.2910.910 – arenadelsole.it
Prezzi: da € 5,00 a € 20,00