La Poli recita Camporesi

Venerdì 13 giugno alle 21,15 per gli “Appuntamenti a Palazzo Talenti”

“Il governo del corpo” di Camporesi

con Lucia Poli e Vladimir Denissenkov

Appuntamento da non perdere venerdì 13 giugno alle 21,15 in piazza Saffi nell’ambito de “I venerdì sera” di Palazzo Talenti, la rassegna promossa dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì insieme all’Amministrazione comunale e ad 8 associazioni culturali del territorio ( “Amici di Sadurano”, “Area Sismica”, “Big Ben”, “Dai de Jazz”, “Dire Fare”, “Elsinor”, “Rosaspina. Un teatro”, e Istituto Musicale “Angelo Masini”) per rivitalizzare e valorizzare il Centro Storico cittadino.

La musica lascerà, infatti, spazio per una sera al teatro di prosa per attraversare le pagine di uno dei maggiori saggisti forlivesi ed italiani del Novecento, Piero Camporesi, dai cui scritti Ida Bassignano e Lucia Poli hanno tratto lo spettacolo “Il governo del corpo. In sogno si tramuta ogni alimento” con la stessa Lucia Poli ed il grande fisarmonicista Vladimir Denissenkov.

“Mi sembra che il Tempo sia il protagonista di molti dei miei racconti  – scrive Piero Camporesi – anche certe mie riflessioni sulla natura degli elementi semplici: acqua, vino, latte, funghi, formaggio, rientrano nella malinconica constatazione della lunga durata delle sostanze rispetto all’effimera danza delle generazioni umane”.

Quelle sostanze, che attraversano i secoli e vengono variamente utilizzate ed elaborate nelle varie culture culinarie, diventano i cibi delle mense imbandite dal grande studioso. E le parole che le descrivono, così profonde, analitiche e insieme giocose e fantastiche, appaiono tanto gustose nel leggerle, che viene voglia di assaporarle proprio come un raffinato cibo per l’anima. Viene voglia di assorbirne l’aroma prezioso. Viene voglia di goderle anche attraverso l’udito.

“Abbiamo pensato per questo di fare uno spettacolo – racconta la compagnia “Rosaspina” che lo ha prodotto – in modo che le parole scritte da Piero Camporesi, oltre che sulla pagina, possano vivere anche nel racconto orale, possano insomma essere ascoltate. La nostra attenzione si è concentrata su quattro argomenti che abbiamo estratto, come fulcri tematici,  dall’ampia opera dell’autore: le mense tardo-rinascimentali e barocche, il calderone infernale, le mense ascetiche, e le diete contemporanee”.

In questi capitoletti le famose “sostanze semplici” trovano le più complesse, sorprendenti, coloratissime combinazioni e si portano dietro il sapore di epoche e ambienti, ci parlano di uomini, donne, culture. Ecco che par di vedere la nobiltà tardo-rinascimentale che si stordisce e si rimpinza per fuggire la paura della morte, ci ferisce il naso quel puzzolentissimo letamaio marcescente di corpi immondi che è l’Inferno barocco, sorridiamo dei piaceri della rinunzia ascetica e ci riconosciamo nelle diete contemporanee digiune di spiritualità. La musica accompagna ogni racconto e si fa racconto essa stessa parlando all’immaginazione dello spettatore.

L’ingresso allo spettacolo– come per tutti gli eventi promossi dalla Fondazione per la rassegna di  Palazzo Talenti – è libero.

Lucia Poli.  Iniziò la sua attività nel 1970 con il teatro per ragazzi, e successivamente con testi per la radio e la televisione.  Poco dopo seguì anche il suo debutto in teatro, dove affianca il già famoso fratello Paolo in Femminilità (1972), giocando in un ambivalente scambio di ruoli. A metà degli anni settanta si mette in proprio, scrivendo i suoi testi e interpretando un suo personalissimo stile teatrale, sempre contraddistinto da una verve comica, ironica e satirica molto raffinata.

Tra i suoi più riusciti spettacoli teatrali, Liquidi (1976), Per Dorothy Parker, omaggio alla  famosa scrittrice americana, Passi falsi (1979), C’era una volta (1980), Donne in bianco e ero (1994), Sorelle d’Italia (1995), Deliziosi veleni (1997), Antologia in attesa di una catastrofe, di Stefano Benni, Il libro Cuore ed altre storie (2010) della stessa Lucia Poli in collaborazione conAngelo Savelli.

Svariate anche le sue interpretazioni come attrice televisiva e cinematografica: nella pellicola Gostanza da Libbiano è stata l’omonima protagonista.

Valdimir Denissenkov. Terminati gli studi presso il Conservatorio di Mosca, nel 1981 ha ottenuto la nomination di miglior fisarmonicista mondiale in una rassegna di musica etnica e tradizionale tenutasi a Caracas. Dal 1995 vive e lavora stabilmente in Italia, stringendo collaborazioni artistiche con Fabrizio De André (in Anime salve), Moni Ovadia (Theaterorchestra), Ludovico Einaudi, e con il cantautore tedesco Wolf Biermann. Ha collaborato con i comici Ale e Franz  nello spettacolo “È tanto che aspetti?” e con molti atri artisti, tra cui, in ambito teatrale, Licia Maglietta, Ottavia Piccolo, Lella Costa e Angela Finocchiaro. Nel 2000 registra con Giovanni Amighetti, Gjermund Silset e Helge A. Norbakken l’album “Anastasia” che lo porterà in tour in diverse nazioni europee con un crescente consenso di critica e pubblico. È autore della colonna sonora del corto Molti anni dopo di Giuseppe Goisis e del film Il mondo addosso di Costanza Quatriglio.

A settembre 2007 partecipa al festival MiTo (Milano-Torino. Settembre Musica), e vi torna nel 2010

Nel marzo 2009 è stato invitato dal Presidente Giorgio Napolitano al Palazzo del Quirinale, dove si è esibito in un concerto trasmesso in diretta su Rai Radio 3.

Dal 2012 è a fianco di Mario Luzzatto Fegiz nella piéce teatrale Io odio i talent show.