Muti torna a dirigere il Requiem di Verdi

LE VIE DELL’AMICIZIA
Un requiem per le vittime di tutte le guerre
Domenica 6 luglio ore 21, Sacrario Militare di Redipuglia (trasmesso in diretta televisiva su RAI 3)

³Milleduecento gradini che paiono molti di più, un milione, o seicentomila come il computo dei morti, e tutti parlanti, e tutti che gridano una sola parola che risuona come il tuono lontano di una preparazione di artiglieria: Presente. Nella cruda e onirica visione di Guido Ceronetti, la scalinata di Redipuglia si fa voce, si fa urlo, monito lanciato attraverso il tempo e la storia. Ed è ai piedi di quel luogo-simbolo, consacrato per sempre al lutto e alla memoria, ai piedi di quel monumento dedicato al sacrificio militare e patriottico, che culmina la venticinquesima edizione di Ravenna Festival, in questo 2014 doverosamente intitolata al centenario dello scoppio della Prima guerra mondiale: 1914: l’anno che ha cambiato il mondo. Perché
interpretare i segni che percorrono e plasmano l’attualità significa anche guardare al passato, coltivarne la memoria, e cogliere le ricorrenze per sottrarle alla retorica della celebrazione e restituirle all’ambito della riflessione; e, in questo caso, a quello della rielaborazione artistica.

Una vera e propria tradizione per Ravenna Festival, che sceglie Redipuglia in questo caso luogo di memoria ma anche porta d’ingresso alle commemorazioni del Governo italiano per il centenario della primo conflitto mondiale – come ennesima meta delle Vie dell’Amicizia, attraverso le quali negli anni ha raggiunto, nei giunto, nei più diversi angoli del mondo, città martoriate dalla guerra o ferite dal più cieco terrore, città segnate da antichi e nuovi conflitti, città in cui portare un messaggio di fratellanza e di amicizia, alla ricerca di un dialogo possibile e, al tempo stesso e inevitabilmente, delle proprie origini e della propria identità. Vie
dell¹amicizia che si sono snodate attraverso luoghi come Beirut, Gerusalemme, Damasco, Erevan e Istanbul, Il Cairo, poi New York e Meknès ma che, nel 1997, sono partite proprio dalla città in cui cento anni fa ­ con l’attentato di Gavrilo Princip all’arciduca Francesco Ferdinando e a sua moglie Sofia – scoccò la scintilla prima di quell’inutile e tragico massacro che fu la Grande Guerra. E’ da Sarajevo, infatti, di nuovo colpita dalla furia cieca dell’odio, di nuovo città-martire, che arrivò allora la prima chiamata, l’invito al Ravenna Festival a gettare un ponte di fratellanza sull’Adriatico per ridare dignità e coraggio ad un popolo attraverso la forza e l¹universalità del linguaggio musicale. Da allora il viaggio non si è più interrotto e quest¹anno, appunto, approda a Redipuglia, in coproduzione con il Mittelfest, domenica 6 luglio (alle 21.00).

Il messaggio, come sempre, è affidato al maestro Riccardo Muti che chiamerà simbolicamente a raccolta musicisti di molte delle nazioni protagoniste del massacro che si consumò tra il 1914 e il 1918 (prime parti di: Berliner Philharmoniker, Chicago Symphony Orchestra, Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Orchestre National de France, Orchestre Symphonique du Théatre Royal de La Monnaie, Philharmonia
Orchestra e Wiener Philharmoniker) ad unirsi all’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, all¹European Spirit of Youth Orchestra e agli allievi dei Conservatori di ŒGiuseppe Tartini¹ di Trieste e Jacopo Tomadini di Udine.
I solisti saranno: il soprano Tatiana Serjan, il mezzosoprano Daniela Barcellona, il tenore Saimir Pirgu ed il basso Riccardo Zanellato. Dal Friuli Venezia Giulia, Lubiana, Zagabria e Budapest proverranno
significativamente le compagini corali coordinate da Cristiano Dell¹Oste.

In programma ­ e non poteva essere diversamente ­ la Messa da Requiem di
Giuseppe Verdi: una partitura composta nel 1874 in occasione del primo
anniversario della morte di Alessandro Manzoni, in cui, come scrive Massimo
Mila ³è tutto il genere umano che [Š] stramazza fulminato, come selvaggina
abbattuta di colpo dall¹improvvisa palla di fucile, passando di punto in
bianco dal calore di una vita intensissima al gelo della morte². Quella
morte inutile, inspiegabile, intollerabile che la guerra porta con sé, che
della guerra è l¹essenza stessa. Quella morte, che attraversa tutta l¹opera
verdiana, e che qui assume i contorni di una drammaticità cristallizzata,
oltrepassando i confini della singola fede per rivolgersi all¹Uomo. Una
meditazione che si nutre di una spiritualità che proprio nell¹uomo, nel suo
ineluttabile destino ma anche nella consapevolezza delle sue forze,
intravede la possibilità di una consolazione. E la visione verdiana finisce
quindi per sovrapporsi insospettabilmente a quella di Guido Ceronetti. Nel
centenario della Grande Guerra, le Vie dell¹Amicizia, tracciate per anni nel
mondo a confortare popoli segnati dalla guerra e lacerati dalla follia del
male, non potevano che approdare lì, ai piedi di quel monumento al dolore e
alla memoria: chiamando simbolicamente a raccolta i musicisti delle nazioni
protagoniste di quel massacro, unite nell¹inno al futuro che scaturisce
dall¹abbraccio pacificatore della musica.

Trasmesso in diretta televisiva da RAI 3, in diretta radiofonica da RADIO 3,
e riproposto su Rai 1 il 1° di agosto, il concerto è inserito nel calendario
ufficiale delle commemorazioni di Governo del centenario del primo conflitto
mondiale e si svolgerà alla presenza del Presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, e di alcuni Capi di Stato dei Paesi coinvolti nella
Grande Guerra. Un omaggio ai caduti di tutte le guerre che racchiude il
senso autentico di questo anniversario che il Governo italiano vuole
commemorare a partire da quest¹anno in linea con gli altri Paesi allora
belligeranti.

ravennafestival.org
centenario1914-1918.it

Ravenna Festival – Le vie dell¹amicizia
REQUIEM PER LE VITTIME DI TUTTE LE GUERRE
1914-2014 Cent¹anni dalla Grande Guerra

DOMENICA 6 LUGLIO 2014
Fogliano di Redipuglia, Sacrario Militare, ore 21.00

GIUSEPPE VERDI Messa da Requiem

RICCARDO MUTI Direttore

TATIANA SERJAN soprano
DANIELA BARCELLONA mezzosoprano
SAIMIR PIRGU tenore
RICCARDO ZANELLATO basso

Orchestra Giovanile Luigi Cherubini / European Spirit of Youth Orchestra

Musicisti dei
Berliner Philharmoniker / Chicago Symphony Orchestra / Orchestra del Teatro
Verdi di Trieste / Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo / Orchestre
National de France / Orchestre Symphonique du Théatre Royal de La Monnaie /
Philharmonia Orchestra / Wiener Philharmoniker

Allievi dei Conservatori
Giuseppe Tartini di Trieste e Jacopo Tomadini di Udine

Coro del Friuli Venezia Giulia / Coro del Teatro Verdi di Trieste / Nuovo
Coro da Camera Franz Liszt di Budapest / Coro dell¹Accademia Musicale di
Lubiana / Coro dell¹Accademia Musicale di Zagabria
Coordinatore dei Cori Cristiano Dell¹Oste

Esibizione del Coro dei Cori della Associazione Nazionale Alpini Sezione di
Udine e della Fanfara Congedati Brigata Alpina Cadore

Con il patrocinio di: Senato della Repubblica, Camera dei Deputati,
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
In collaborazione con: Ministero Affari Esteri, Ministero della Difesa,
Commissariato generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra – OnorCaduti,
Comune di Fogliano-Redipuglia

Le vie dell¹amicizia 1997 – 2013
1997 SARAJEVO Centro Skenderija
1998 BEIRUT Forum di Beirut
1999 GERUSALEMME Piscina del sultano
2000 MOSCA Teatro Bolshoi
2001 EREVAN – ISTANBUL Palazzo dell¹Arte e dello Sport – Convention &
Exhibition Centre
2002 NEW YORK Ground Zero – Avery Fisher Hall (Lincoln Center)
2003 IL CAIRO Ai piedi delle Piramidi
2004 DAMASCO Teatro Romano di Bosra
2005 EL DJEM Teatro Romano di El Djem
2006 MEKNÈS Piazza Lahdim
2007 CONCERTO PER IL LIBANO Roma, Palazzo del Quirinale
2008 MAZARA DEL VALLO Arena del Mediterraneo
2009 SARAJEVO Olympic Hall Zetra
2010 ITALIA-SLOVENIA-CROAZIA Piazza Unità d¹Italia, Trieste
2011 NAIROBI Uhuru Park
2012 CONCERTO DELLE FRATERNITA¹ Pala De Andrè, Ravenna
2013 CONCERTO PER LE ZONE TERREMOTATE DELL¹EMILIA Piazza della Costituente,
Mirandola

Pellegrinaggi laici, che toccano città ferite; che riallacciano antichi
legami con luoghi che hanno fatto la storia; che costruiscono Œponti di
fratellanza¹. Ravenna Festival ha chiamato questi momenti ŒVie
dell¹Amicizia¹ e, dal 1997, continua a tracciarne ogni anno di nuove. Sono
lo spirito profondo della manifestazione, il culmine del suo progetto
culturale, la sintesi più alta. A guidare questi viaggi, ambasciatore di
cultura nel mondo, è da sempre Riccardo Muti, sul podio di orchestre e cori
come il Teatro Alla Scala, Il Maggio Musicale Fiorentino, la Cherubini e la
Giovanile Italiana oppure formatesi per l¹occasione, come avvenne nel 2002
per il concerto a New York con i ŒMusicians of Europe United¹. Orchestre e
cori che, proprio nello spirito di fratellanza che anima questo progetto e a
testimonianza dell¹universalità del linguaggio musicale, in ogni occasione
hanno accolto tra le proprie fila musicisti della città meta del viaggio.

Le vie dell’amicizia

Riccardo Muti sul podio di una orchestra mondiale per la Messa da Requiem di Verdi
Palazzo Mauro de Andrè, sabato 5 luglio ore 21

Il tema che ha innervato di sé il cartellone della 25° edizione di Ravenna Festival, 1914: l¹anno che ha cambiato il mondo, troverà domani ­ sabato 5 luglio ore 21 al Palazzo Mauro de Andrè – espressione compiuta nel capolavoro sacro che Riccardo Muti ha scelto di eseguire nella prima tappa di quel doppio concerto che, come ogni anno, partendo da Ravenna,
caratterizza le Vie dell’Amicizia: la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi.
Forse la partitura che più di ogni altra riesce ad esprimere il dolore legato all’immane tragedia che cento anni fa attraversò l’Europa e poi il mondo intero. Una continua lotta quasi fisica tra l’uomo e Dio ­ come la definisce lo stesso Muti -, un’opera terribile, soprattutto per i cantanti ai quali il compositore prescrive da una parte una vocalità melodrammatica,
dall¹altra una attenzione liturgica alla parola e ai suoi significati.

Ad interpretare i quattro impegnativi ruoli vocali sono chiamati solisti di grande talento: il soprano russo Tatiana Serjan e il mezzosoprano triestino Daniela Barcellona, entrambe al vertice di straordinarie carriere internazionali e già più volte chiamate dal maestro Muti ad interpretare ruoli importanti; poi nei ruoli maschili il tenore albanese Saimir Pirgu,
che sotto la direzione di Muti ha già interpretato il Requiem verdiano a Salisburgo, e Riccardo Zanellato, basso verdiano per che sotto la direzione di Muti ha già interpretato il Requiem verdiano a Salisburgo, e Riccardo Zanellato, basso verdiano per eccellenza.

Un Requiem che in questa occasione si fa, oltre che momento di cordoglio, esplicito messaggio di pace, nell¹interpretazione affidata a musicisti provenienti da molte delle nazioni che presero parte alla Grande Guerra.
Riccardo Muti, infatti, insieme all’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini chiama a raccolta i giovanissimi musicisti di quella sorta di laboratorio musicale che è la European Spirit of Youth Orchestra (che da un quarto di secolo accoglie i migliori allievi, tra gli 11 e i 18 anni, dei Conservatori e delle Scuole di musica d’Europa), poi gli allievi dei Conservatori Giuseppe Tartini di Trieste e Jacopo Tomadini di Udine.

Ma, soprattutto, chiama a raccolta le prime parti di alcuni dei più prestigiosi complessi orchestrali del mondo: Berliner Philharmoniker, Chicago Symphony Orchestra, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Orchestre National de France, Orchestre Symphonique du Théatre Royal de La Monnaie, Philharmonia Orchestra e Wiener Philharmoniker (assieme alla
significativa presenza dell¹Orchestra del Teatro Verdi di Trieste).

In un abbraccio ideale che sembra riassumere non solo il significato ma anche la vicenda di questa Messa che Verdi dedicò alla memoria di Alessandro Manzoni: E’ un bisogno del cuore ­ scrisse – che mi spinge ad onorare, per quanto posso, questo Grande che ho tanto stimato come scrittore e venerato come uomo, modello di virtù e di patriottismo. Il Requiem fu così eseguito per la prima volta nel primo anniversario della morte di Manzoni, il 22 maggio del 1874, nella chiesa di San Marco a Milano, sotto la direzione dell’autore che, contravvenendo all’abitudine di dirigere solo la prima dei propri lavori, tre giorni dopo tornò ad interpretarlo al Teatro alla Scala, per poi contribuire in prima persona alla sua diffusione europea,
dirigendolo più volte a Parigi, Vienna, Londra. Una partitura in cui il compositore affronta quel tema della morte, che aveva attraversato tutto il suo percorso creativo e che qui assume i contorni di una drammaticità cristallizzata. Una preghiera laica opera che, per l¹intrinseco valore artistico ed espressivo, oltrepassa i confini della singola fede per
rivolgersi all¹Uomo: la sgomenta meditazione sulla morte si nutre di una spiritualità che nell¹uomo stesso, nel suo ineluttabile destino ma anche e soprattutto nella consapevolezza delle sue forze, intravede la possibilità di una consolazione.

Il requiem rappresenta una sorta di filo rosso che percorre tutta l’intera carriera artistica di Muti e che trova il suo culmine nel Grammy Award nel 2011 con la registrazione live della CSO, premio dedicato all’Italia e a Verdi. “Dedico questo premio, che mi onora, a Giuseppe Verdi e all’Italia”: così il maestro Riccardo Muti ha accolto il riconoscimento del Grammy Award per il Miglior Album Classico dell’anno per la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi da lui diretta con la Chicago Symphony Orchestra. “Il Grammy non onora me, ma onora l’Italia e Giuseppe Verdi – ha aggiunto Muti – e sono contento di averlo ricevuto proprio nell’anno in cui ricorre il 150° anniversario dell’unità d’Italia”.

Il concerto è reso possibile grazie al determinante contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e Cassa di Risparmio di Ravenna Spa.

Info e prevendite: 0544 249244 ­ ravennafestival.org
Biglietti: da 25 euro (ridotti 22) a 110 euro (ridotti 100) ­ I giovani al festival: fino a 14 anni, 5 euro; da 14 a 18 anni, 50% tariffe ridotte

Il pullman del Festival per gli spettacoli al Pala de Andrè
Stazione; Pala de Andrè – 2 corse ore 20.15 e 20.30

Per tutti gli spettacoli in programma al Pala de Andrè è attivo il servizio navetta straordinario e gratuito dedicato al pubblico del Festival organizzato in collaborazione con Start Romagna. I pullman identificabili dal logo di Ravenna Festival percorreranno 2 volte la tratta Stazione Ferroviaria ­ Palazzo M. De André con partenza alle ore 20.15 e 20.30 da
Piazza Farini. Al termine degli spettacoli due corse riporteranno gli spettatori al capolinea.

Palazzo Mauro de André
sabato 5 luglio 2014, ore 21

Le vie dell’amicizia
Giuseppe Verdi
Messa da Requiem
direttore
Riccardo Muti

Tatiana Serjan soprano
Daniela Barcellona mezzosoprano
Saimir Pirgu tenore
Riccardo Zanellato basso

Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
European Spirit of Youth Orchestra

musicisti dei
Berliner Philharmoniker
Chicago Symphony Orchestra
Orchestra del Teatro Verdi di Trieste
Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo
Orchestre National de France
Orchestre Symphonique du Théâtre Royal de La Monnaie
Philharmonia Orchestra
Wiener Philharmoniker
e allievi dei Conservatori Giuseppe Tartini
di Trieste e Jacopo Tomadini di Udine

Coro del Friuli Venezia Giulia
maestro del coro Cristiano Dell¹Oste
Coro del Teatro Verdi di Trieste
maestro del coro Paolo Vero