Michelin Italia 2016
NUOVE STELLE
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Stafler, Mules- Campo di Trens, (BZ), Peter Girtler (da * a **)
Casa Perbellini, Verona, Giancarlo Perbellini (NEW ENTRY)
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Osteria Arbustico a Valva (SA), Christian Torsiello
Re Maurì, Vietri sul Mare (SA), Lorenzo Cuomo
Shalai, Linguaglossa (CT) Giovanni Santoro
Meo Modo, Chiusdino (SI), Andrea Mattei
Don Geppi, Sant’Agnello (NA), Mario Affinita
Achilli Enoteca al Parlamento, Roma, Massimo Viglietti
Acquerello, Fanano Olona (VA), Silvio Salmoiraghi
Armani, Milano, Filippo Gozzoli
Atman Villa Rospigliosi, Lamporecchio (PT) Igles Corelli Ilaria Di Marzio
Seta, Milano, Antonio Guida (Mandarin)
Yoji Tokuyoshi, Milano
Vespaia, Norcia (PG), Emanuele Mazzella
Borgo San Jacopo, Firenze, Peter Brunel
La Tana Gourmet, Asiago (VC), Alessandro Dal Degan
Aqua Crua, Barbarano Vicentino (VC), Giuliano Baldassari
Dopolavoro, Venezia, Federico Belluco (Marriott)
Oro Restaurant, Venezia, Davide Bisetto (Cipriani)
Dolce Vita Stube, Naturno (BZ), Thomas Ebner
Alpenroyal Gourmet, Selva di Valgardena (BZ), Mario Porcelli
L’Argine a Vencò, Dolegna del Collio (GO), Antonia Klugmann,
Aga, San Vito di Cadore (BL), Oliver Piras e Alessandra del Favero
I due buoi, Alessandria, Andrea Ribaldone
Signum, Isola di Salina (ME), Martina Caruso
Bacco, Barletta (BT), Franco Ricatti
Cielo alla Sommità, Ostuni, Andrea Cannalire
Al Castello, Grinzane Cavour (CN) Marc Lanteri
Cambio Chef
Parma (PR) Inkiostro Terry Giacomelli
Forte dei Marmi (LU) Magnolia Cristoforo Trapani
Pellio D’Intelvi (CO) Locanda del notaio Edoardo Fumagalli
Venezia (VE) Venissa Andrea Asoli Michelangelo Doria Sabrina Joksimovic Serena Baiano
Cambio location
Da Mondovi (CN)
a Grinzane Cavour (CN) Marc Lanteri Al Castello
Da Pescia (PT)
a Lamporecchio (PT) Atman
Da ** a 0
Ischia (NA) Il mosaico (chiuso)
Da ** a *
Rivoli (TO) Combal zero, Davide Scabin
Isola Rizza (VR) Ristorante Perbellini (Cambio Chef) Francesco Baldissarutti
Da * a 0
ALBEROBELLO (BA) IL POETA CONTADINO
ALBISSOLA MARINA (SV) RISTORANTE 21.9
APRICA (SO) GIMMY’S
BAGNO DI ROMAGNA (FC) PAOLO TEVERINI
CALENZANO (FI) LE TRE LUNE
CASTIGLIONE DELLA PESCAIA (GR) LA BADIOLA
CERVIA / MI.MARITTIMA (RA) LA FRASCA
GAVI (AL) LA GALLINA
GRUMELLO DEL MONTE (BG) AL VIGNETO
LADISPOLI (RM) THE CESAR
MACERATA (MC) L’ENOTECA
MILANO (MI) TRUSSARDI ALLA SCALA
MILANO (MI) AL PONT DE FERR
MODICA (RG) LA GAZZA LADRA
MONDOVI (CN) IL BALUARDO
OVIGLIO (AL) DONATELLA
PESCIA (PT) ATMAN
PERUGIA (PG) IL POSTALE
PORTOSCUSO (CI) LA GHINGHETTA
ROMA (RM) LA TERRAZZA (H EDEN)
SANTA VITTORIA D’ALBA (CN) SAVINO MONGELLI
TORINO (TO) LA BARRIQUE
VANDOIES (BZ) LA PASSION
VIPITENO (BZ) KLEINE FLAMME
Guida MICHELIN Italia 2016
334 ristoranti stellati
Stelle in aumento e in movimento
Il nuovo panorama regionale della cucina italiana
Con circa 50 novità tra i ristoranti di qualità, l’Italia si conferma la seconda selezione più
ricca al mondo.
Sono 2 i nuovi ristoranti **, 24 le new entry * e 24 i nuovi Bib Gourmand.
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Nella 61a edizione della Guida MICHELIN Italia confermano di avere una cucina che “vale il
viaggio”, e quindi le *** Michelin, gli 8 ristoranti dell’edizione 2015:
Piazza Duomo ad Alba, Da Vittorio a Brusaporto, Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio, Reale
a Castel di Sangro, Enoteca Pinchiorri a Firenze, Osteria Francescana a Modena, La Pergola a Roma e Le Calandre a Rubano.
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Sono 38 i ristoranti che “meritano una deviazione”, e quindi le ** Michelin. Tra questi, due significative novità.
Casa Perbellini a Verona, dello chef Giancarlo Perbellini. Le due stelle rappresentano una conferma del talento e della costanza nel tempo di Perbellini, che festeggia con questa edizione vent’anni da chef Stellato Michelin.
“Perbellini si concentra sui due elementi fondamentali della ristorazione: il prodotto e l’ospitalità. Da un lato dunque una materia prima impeccabile e la capacità di estrarne i valori gustativi più alti con un menù degustazione dove ogni preparazione si basa su
pochi ingredienti, in equilibrio e con alte intensità di sapori. Dall’altro un nuovo Concept che mette il cliente al centro, ospitato a casa propria con la visione diretta di tutta la brigata di cucina.”
Sergio Lovrinovich, Caporedattore della Guida MICHELIN Italia.
Gourmetstube Einhorn a Mules, dello chef Peter Girtler, che reinterpreta la cucina regionale con stile creativo, puntando sull’alta qualità delle materie prime principalmente provenienti da produttori locali.
“Il trionfo della ristorazione d’albergo gourmet, grazie anche all’impegno della famiglia Stafler, 200 anni di storia di ospitalità e una piccola, ma attenta azienda agricola per fornire la migliore produzione di pastorizia locale in una valle assolutamente incontaminata. Uno chef capace di stupirvi con una della cucine più creative della regione.”
Sergio Lovrinovich.
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Sono 288 i ristoranti dall’”ottima cucina”, di cui 26 novità. Si segnalano in particolare:
La realtà milanese. Ci sono 3 novità nella metropoli gastronomica che è ulteriormente cresciuta grazie a EXPO 2015.
I ristoranti Seta by Antonio Guida, all’interno del Mandarin Oriental, una cucina che abbraccia “terra e mare, proponendo piatti dall’intrigante intreccio di sapori e influenze orientali, che dall’Italia raggiungono mete internazionali.”
Sergio Lovrinovich.
Tukuyoshi: YoJi Tokuyoshi, chef che ha lavorato al fianco di Massimo Bottura, “propone una cucina tricolore inedita, reinterpretata con sguardo nipponico, tecnica sopraffina e forte personalità.”
Sergio Lovrinovich.
Armani Ristorante: chef Filippo Gozzoli. “Piatti sapidi e ben preparati, in linea con le tendenze attuali: un mix di creatività, tecnica ed ingredienti mediterranei.”
Da La Guida Michelin 2016.
La Sicilia. Nelle Isole Eolie, Signum di Salina è un “ristorante dell’omonimo Hotel, incastonato in un antico borgo, dove è possibile gustare i sapori mediterranei proposti da una giovane e talentosa chef ventiseienne, Martina Caruso, che rivisita i piatti del territorio con un tocco di freschezza e creatività.”
Sergio Lovrinovich.
A Linguaglossa, il Ristorante Shalai. “In dialetto siciliano significa gioia piena, lo stato d’animo che vi abiterà sedendovi al desco di questo elegante ristorante, dove vi attendono sapori mediterranei rivisitati in chiave moderna dallo chef Giovanni Santoro, classe 1984.”
Da La Guida MICHELIN 2016.
A Dolegna del Collio, L’Argine di Vencò dispone solo di una ventina di coperti, che ricevono le attenzioni di Antonia Klugmann: scelta ristretta per assicurare la freschezza dei prodotti che subiscono poche trasformazioni, accostamenti originali, sapiente uso di erbe aromatiche. La cifra della sua cucina!
Da La Guida MICHELIN 2016.