Fano

MasterChef, Blogger e Stelle Michelin:

al Festival 2015 i cooking show da non perdere

Cinque appuntamenti tra il gustoso e lo spettacolare: l’arte del cooking show quest’anno, incontra i vip

Fano si prepara alla tredicesima edizione del Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce che quest’anno avrà luogo dal 10 al 13 settembre e che promette agli ospiti non soltanto sorprese “gustose” ma anche novità davvero “spettacolari”.

Il riferimento va in particolar modo alla serie di cinque cooking show, eventi ormai consolidati che considerano la cucina un atto creativo e spettacolare, un esperimento magico a metà tra grande ristorazione e studio televisivo. In cucina al Palabrodetto direttamente da MasterChef, da Cuochi e Fiamme, dai pixel di giallozafferano e da ristoranti superstellati arrivano al Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce:

Giuseppe Mancino (Il Piccolo Principe, Viareggio – 2 stelle Michelin) – giovedì 10.09 ore 20.00

Amelia Falco (MasterChef 4) e Vittoria Truffa (Junior MasterChef 2) – sabato 12.09 ore 13.00

Valentina Scarnecchia (Cuochi e Fiamme) e Federica Giuliani (Giallo Zafferano) – sabato 12.09 ore 20.00

Pasquale Torrente (Ristorante Al Convento, Cetara, SA) – domenica 13.09 ore 13.00

Nikita Sergeev (Ristorante L’Arcade, Porto San Giorgio) – domenica 13.09 ore 20.00

Già, perché non soltanto quest’anno la grande cucina degli chef stellati incontra l’etere e la rete, ma trasforma i cooking show in vere e proprie “sfide tra VIP”. Apertura in grande stile per il Festival che giovedì 10 settembre avrà l’onore di ospitare nelle cucine del palabrodetto lo chef Giuseppe Mancino, non uno stellato qualunque, ma addirittura un pluristellato: il miglior nome che si potesse immaginare per inaugurare la serie di eventi che per tre giorni si svolgeranno dentro il palabrodetto.

La giornata di venerdì 11 sarà poi dedicata alla gara internazionale che riserverà agli ospiti una lunga serie di sorprese che non possono ancora essere svelate.

Sabato 12 settembre gli ospiti potranno assistere a due sfide tra volti noti: a pranzo, Amelia Falco, concorrente di MasterChef Italia 4 sfiderà la piccola ma grande cuoca Vittoria truffa, concorrente di Junior MasterChef 2; a cena si scontreranno, invece, ai fornelli, la blogger di giallozafferano Federica Giuliani, meglio conosciuta con il nome di Gelso e Valentina Scarnecchia, volto della giuria di Cuochi e Fiamme, anche lei blogger di cucina.

Domenica 13 settembre, infine, il palabrodetto ospiterà i profumi, i sapori e i saperi di chef di alto profilo, personaggi che, con il loro lavoro, sono testimoni della cultura italiana in tutto il mondo.

Gli appuntamenti con i cooking show sono a numero chiuso perciò occorre prenotarsi ai seguenti recapiti: 328.8631240 oppure 0721.54708.

Musica a Corte

VII edizione, Fano

Corte Sant’Arcangelo

Luglio 2015, inizio concerti ore 21.15

03 venerdì L’opera è donna? Lirica sotto le stelle

Paola Sanguinetti, soprano

Coro del Teatro della Fortuna M. Agostini

Mirca Rosciani, maestro del coro

Orchestra Sinfonica G. Rossini, formazione cameristica

Roberto Molinelli, direttore

11 sabato Mina Stasera sono qui

Anna Maria Chiuri, voce solista

Fabrizio Bartolucci, voce narrante

Claudio Salvi, testi

Rossini Pop Orchestra

Roberto Molinelli, direttore e arrangiatore

19 domenica Petite Messe Solennelle G. Rossini

Solisti dell’Accademia d’Arte Lirica di Osimo

Coro del Teatro della Fortuna M. Agostini

Mirca Rosciani, direttore e pianoforte

Donatella Dorsi, pianoforte

I biglietti saranno disponibili presso la biglietteria del Teatro della Fortuna (tel. 0721

800750) nei seguenti giorni ed orari:

Dal 27 giugno al 3 luglio, dal 7 all’11 luglio, dal 14 al 19 luglio, nei giorni feriali dalle 17.30

alle 19.30 e nei giorni di concerto dalle 10 alle 12 e dalle 17.30 alle 20.00.

Nei giorni di concerto si potranno acquistare i biglietti anche presso la sede dello

spettacolo dalle 20.30 fino ad inizio spettacolo.

I biglietti prenotati telefonicamente dovranno essere ritirati entro l’orario di chiusura del

giorno precedente allo spettacolo, termine dopo il quale saranno messi nuovamente in vendita.

L’opera è donna? € 15 I settore, € 12 II settore (riduzioni € 12 I settore, € 10 II settore)

Ingresso Notte Rosa riservato alle donne € 8

Mina € 15 I settore, € 12 II settore (riduzioni € 12 I settore, € 10 II settore)

Petite Messe Solennelle€ 10 prezzo unico (riduzione € 8)

La riduzione sarà applicata a spettatori di età inferiore a 25 anni e superiore ai 65.

Teatro Rasi Ravenna ottobre 2010 giugno 11

I tempi sono sempre più bui, ragione di più per aguzzare la vista

Ci sono teatri che, davanti alla scure dei tagli, reagiscono spegnendosi. A Bologna un teatro, che peraltro sviluppa una stagione intelligente e di qualità, ha pubblicamente rinunciato a stampare il depliant con il programma e i fogli di sala e quant’altro, “per fare economia”: il programma appare solo in rete, che non costa nulla. Ma questo non è fare economia: questo è accettare inconsapevolmente la logica di chi ci vuole morti. Come a dire: non mi ucciderai, so io come fregarti, mi suicido con le mie stesse mani. Ma questo non è sorprendere l’avversario: questo è precipitare a capofitto nella trappola dell’avversario. L’esempio bolognese è solo un esempio, ma è anche il sintomo dell’atteggiamento di tanto teatro italiano che piange sul latte versato. Penso invece che il teatro debba farsi carico del
momento evitando ogni genere di piagnisteo: non serve a niente, consuma solo gli occhi, e ci sono orrori ben più grandi al mondo per cui valga la pena di versare lacrime. Penso che il teatro debba, consapevole dei suoi limiti, caricarsi sulle spalle la polis, e rilanciare. E alzare il tiro. E scommettere sulla fantasia, l’immaginazione, l’orgoglio di chi sa che l’arte non ha paura della scarsità di mezzi: non sarebbero esistiti tanti geni, se avessero misurato il loro impegno sui soldi a disposizione. E inventare nuove forme di relazione tra il teatro e la società, che non siano solo l’andare a batter cassa.
Dimostriamo con i fatti la necessità del teatro in questa società di inizio millennio. Ci sono meno soldi?
Tiriamo fuori più idee. Abbiamo meno denaro da spendere? Allora spendiamoci! Spendiamo noi stessi, i giorni e le notti, la passione e il desiderio capaci di creare mondo e creiamo alleanze preziose tra diversi. Come a dire, citando un antico proverbio africano: bisogna attraversare il fiume in massa, per non essere divorati dai coccodrilli.
Marco Martinelli

In quel Teatro Rasi che da due decenni è luogo di “coltura teatrale”, segno di una complicità profonda tra un teatro indipendente e il governo della città, anche quest’anno Ravenna Teatro darà vita al Nobodaddy, che stagione dopo stagione è diventato per gli spettatori occasione di conoscenza e lettura del contemporaneo, di confronto con l’arte scenica e i suoi artisti. Le novità per il 2010/11 sono molte, e la più evidente risiede nel rapporto disegnato tra la stagione dell’Alighieri e quella del Rasi: da sempre i due teatri sono considerati come un ecosistema scenico, quest’anno tale relazione sarà sottolineata dai confronti tematici tra alcuni spettacoli dell’Alighieri e le scelte del Nobodaddy, per cui si vedranno dialogare a distanza gli spettacoli di Gassman e Ottavia Piccolo, De Filippo e Emma Dante, Lombardi e Malosti-Doninelli, e così via. La stagione è distinta in un prologo, cinque movimenti che attraversano temi definiti – dall’arte che si crea in Europa, alla relazione fra arte e sacro, da come l’arte legge la società, ai nuovi linguaggi e codici, fino a un affresco composito su il Sud dell’anima – e un epilogo. Perseguendo l’idea di rilanciare anziché tagliare, il Nobodaddy 2010/11 si compone di 24 diversi titoli, due mostre di artisti di respiro internazionale, incontri, presentazioni di libri, seminari, laboratori e concerti, il tutto mantenendo i biglietti allo stesso costo di dieci anni fa.
Alternando formazioni artistiche giovani e maestri affermati, il cartellone si nutre delle collaborazioni che il Nobodaddy sviluppa con altri soggetti cittadini: i concerti a cura di Bronson Produzioni, le mostre a cura e in collaborazione con Associazione Mirada, le presentazioni dei libri del progetto ParolErranti e Cantieri, le serate SMS a cura di Fanny & Alexander.

prologo al nobodaddy

Iniziato con detto Molière del Teatro delle Albe, il prologo si è subito arricchito con la mostra Quaderni Ucraini. Memorie dai tempi dell’Urss del fumettista e illustratore Igort. Un lavoro “di narrazione documentaria disegnata” sui tragici fatti dell’Ucraina degli anni 30. Martedì 26 ottobre al Teatro Rasi alle 15, Renato Palazzi e Marzia Loriga hanno aperto una finestra sull’universo artistico di un genio del Novecento quale Tadeusz Kantor, artista completo, teatrante, pittore, infaticabile innovatore delle arti.
Dal 27 ottobre al 5 novembre ad Ardis Hall va in scena West, ultima produzione di Fanny & Alexander con Francesca Mazza e, in veste di “persuasori occulti”, Marco Cavalcoli e Chiara Lagani. Un’indagine artistica durata quattro anni e sviluppata in diverse tappe performative ha raccolto e moltiplicato le aree tematiche della figura di Oz, fino a questo che è metafora dell’immaginario contemporaneo e delle sue derive, un emblema del potere che le immagini hanno su di noi. Giovedì 11 novembre, al C.I.S.I.M. di Lido Adriano alle 21 (i posti sono limitati e la prenotazione obbligatoria), il Teatro delle Albe presenta Madre notte, una lettura di Luigi Dadina dall’omonimo romanzo di Kurt Vonnegut. Una riflessione profonda e disincantata sulla guerra, sulla violenza, le sue cause e, soprattutto, sulla finzione. Da martedì 16 a sabato 20 novembre alle 21 (tranne giovedì 18 che andrà in scena alle 11 per le scuole in collaborazione con Casa delle Culture) al Teatro Rasi torna Rumore di acque del Teatro delle Albe. La scrittura di Marco Martinelli racconta di un generale dai tratti demoniaci a guardia della sua isoletta – impersonato da Alessandro Renda – che evoca ossessivamente gli spiriti di coloro che nel mare fra Europa e Africa sono dispersi. A chiudere il prologo, sabato 20 novembre alle 18 al Teatro Rasi la presentazione del libro Questo fantasma. Il critico a teatro di Andrea Porcheddu e Roberta Ferraresi edito da Titivillus editore. Saranno presenti, oltre agli autori, anche i critici teatrali Domenico Marcotti e Lorenzo Donati a interrogarsi sulla figura del critico.

primo movimento

Questa particolare sezione vuole puntare la propria attenzione sulla produzione artistica, non solo teatrale, proveniente da alcuni paesi europei.
Venerdì 3 dicembre, per ParolErranti, alle 17.30 al Teatro Rasi Tahar Lamri e Angela Longo presentano Otto personaggi in cerca (con autore) di Björn Larsson edito da Iperborea. Lo scrittore svedese, dopo il grande successo de La vera storia del pirata Long John Silver, nel nuovo lavoro affronta un’avventura nel mondo di regioni ancora da esplorare: il mondo delle scienze. Da giovedì 9 a domenica 12 dicembre il Teatro Alighieri, per la Stagione di Prosa, ospita Le signorine di Wilko dall’omonimo romanzo del polacco Jaroslaw Iwaszkiewicz (inizio spettacoli ore 21, domenica ore 15.30) per la regia del lettone Alvis Hermanis, un viaggio nel tempo dalle atmosfere rarefatte che
rintraccia fili interrotti di vecchie relazioni personali. Venerdì 10 dicembre alle 17.30 presso la Sala A.
Corelli del Teatro Alighieri le attrici e gli attori della compagnia, guidati da Lorenzo Donati, incontrano il pubblico. Anche un importante concerto a cura di Bronson Produzioni contribuisce all’architettura di questo sguardo sull’Europa: venerdì 10 dicembre alle 21.30 al Teatro Rasi si esibiranno gli Æthenor.
Progetto paneuropeo dell’americano Stephen O’Malley che coinvolge il norvegese Kristopher Rygg, gli inglesi Steve Noble e Daniel O’Sullivan e lo svizzero Vincent De Roguin. Il week end successivo è contrassegnato da due prime nazionali di spettacoli in lingua francese con sopratitoli in italiano della Compagnie Théâtre Alibi di Bastia, in Corsica. Venerdì 17 dicembre alle 20 alle Artificerie Almagià Credo, scritto da Enzo Corman, interpretato da Catherine Graziani per la regia di François Bergoin racconta di una donna che desidera prendersi una rivincita su quella vita che troppo spesso le ha riservato solo brutte vicende e decide di usare le parole per intraprendere la propria rivolta. A impreziosire questa presenza còrsa, la sera stessa Nerval Teatro alle 22 al Teatro Rasi presenta Magnificat per la regia di Maurizio Lupinelli. Anche in questo caso un monologo al femminile in cui una madre dialoga con il proprio feto e con la sua voce a venire. In scena Elisa Pol incarna un rapporto antico di complicità e conflitto che la scrittura di Antonio Moresco porta fino al parossismo. Il giorno seguente, sabato 18 dicembre alle 21 al Teatro Rasi, la Compagnie Théâtre Alibi termina la propria permanenza a Ravenna con Occident, questa volta il regista François Bergoin, in scena assieme a Catherine Graziani, presenta un testo di Rémi De Vos in cui il difficile equilibrio emotivo di una coppia
diviene paradigma di equilibri che sottendono all’umanità contemporanea.

secondo movimento

La sezione del Nobodaddy che si svolge nel mese di gennaio è dedicata alla sconfinata questione del rapporto fra arte e il sacro. Una domanda sempre aperta e mai pacificata che si declina, in questo movimento, in diverse forme anche inconsuete.
Ad aprire questa sezione, venerdì 21 gennaio alle 21 al Teatro Rasi, David Batignani con Assolutamente solo. Uno “spettacolo di trasformismo” in cui il giovane attore-autore è in scena con suo padre Mario in un gioco di “doppi” e illusioni, di relazione tra padri e figli nel tentativo di trovare un luogo di vera e gioiosa relazione. Da giovedì 27 a domenica 30 gennaio (Teatro Alighieri alle 21, la domenica alle 15.30, in programma anche nella Stagione di Prosa) Sandro Lombardi e Federico Tiezzi si confrontano con I promessi sposi alla prova di Giovanni Testori. Partendo dall’opera manzoniana, si affrontano i temi della pietà, della misericordia, della grazia, della provvidenza e della salvezza, mescolati con i nuovi mali che affliggono la società contemporanea. A chiusura di questa sezione, lunedì 31 gennaio un doppio appuntamento: alle 18 al Teatro Rasi l’incontro Sembra che Dio crei in questo modo: “fa” meno le cose di quanto “faccia sì che si facciano” cui parteciperanno Luca Doninelli (scrittore, studioso e saggista), Sandro Lombardi, Marco Martinelli e Angelo Nicastro (direttore artistico della Fondazione Ravenna Manifestazioni); alle 21, luogo in via di definizione, Teatro di Dioniso presenta La passione secondo i nemici, di Luca Doninelli per la regia di Valter Malosti. Un punto di vista singolare per raccontare le ultime ore di Cristo, lette da Pilato, Erode, Caifa.

terzo movimento

Ottavia Piccolo mercoledì 23 febbraio alle 21 al Teatro Rasi apre la sezione volta a esplorare i diversi modi di leggere la società. Con Donna non rieducabile di Stefano Massini interpreta la figura di Anna Politkovskaja e il coraggio che ha dimostrato, e pagato con la vita, raccontando al suo paese e al mondo il dramma ceceno. Da giovedì 24 a domenica 30 gennaio (Teatro Alighieri alle 21, la domenica alle 15.30) Alessandro Gassman è protagonista e regista di Roman e il suo cucciolo di Reinaldo Povod uno spettacolo in programma anche nella Stagione di Prosa. Un dramma familiare e sociale per raccontare il mondo degli immigrati che vivono ai margini di una grande città, fra violenza e abbandono,
incomprensioni e insanabili conflitti. Venerdì 25 febbraio alle 17.30 la Sala A. Corelli del Teatro Alighieri ospiterà un nobotalk condotto da Lorenzo Donati, curato da Altre Velocità, che avrà come ospite Alessandro Gassman. Chiude questa sezione, sabato 5 marzo alle 21 al Teatro Rasi, Iancu. Un paese vuol dire dei salentini Cantieri Teatrali Koreja. Diretto da Salvatore Tramacere, Fabrizio Saccomanno sviscera il racconto di un giorno fuori dall’ordinario di un piccolo paese del salento che diviene, passo dopo passo, descrizione di archetipi umani, di un’epoca e di una nazione.

quarto movimento

Tre giorni in cui cinque compagnie presentano i loro lavori.
Venerdì 25 marzo i ravennati ErosAnteros, presentano Asprakounelia (treno fantasma) in replica alle 18, alle 20 e alle 22 ad Ardis Hall. Già presenti in Ravenna viso-in-aria, la neonata formazione costruisce un articolato dispositivo scenico da cui scaturiscono le voci di un incubo familiare senza tempo. Sabato 26 marzo una doppia serata che vede protagonisti due compagnie entrambe già ospiti delle passate edizioni del Nobodaddy. Alle 20 al Teatro Rasi I Sacchi di Sabbia con Gipi e Ferdinando Falossi portano Essedice: un felice tentativo di coniugare la poetica comica e stralunata
della compagnia, con l’immaginario di Gipi, il grande artista e autore di fumetti. Alle 22 la Compagnia Berardi-Casolari è alle Artificerie Almagià con Io provo a volare!, un omaggio, a metà fra teatro e musica, di Gianfranco Berardi, con l’accompagnamento dal vivo di tre musicisti, a Domenico Modugno.
Il giorno seguente, domenica 27 marzo, alle 18 al Teatro Rasi Jacopo Lanteri e Fabio Acca presentano il libro “Cantieri Extralarge. Quindici anni di danza d’autore in Italia” (Editoria & Spettacolo), mentre alle 20 i toscani Capotrave, per la regia di Luca Ricci, presentano Virus, uno spettacolo in cui un’“epidemia si fa strada dentro una città ignara in un altalena emotiva tra la speranza di fermare il contagio e gli insuccessi di ogni strategia”. Alle 22, alle Artificerie Almagià, Cosmesi (Eva Geatti e Nicola Toffolini) chiude questa sezione con Periodonero, un innesto poetico fra animazione disegnata e teatro in cui il corpo si scioglie in rappresentazioni stilizzate al limite fra il video game e il cartone animato.

quinto movimento

È il Sud, non solo inteso come sud geografico ma anche come un sud dell’anima, come qualcosa che sta in profondità e che fatica a emergere e farsi vedere, il protagonista del quinto movimento.
Domenica 17 aprile alle 21 al Teatro Rasi Emma Dante torna con un suo spettacolo a Ravenna dopo molti anni di assenza e lo fa con Acquasanta. La regista siciliana, recentemente acclamata alla Scala, torna alle sue sperimentazioni fatte di corpi, linguaggi e solitudini. Da lunedì 18 a giovedì 21 aprile alle 21 al Teatro Alighieri, Luca De Filippo porta Le bugie con le gambe lunghe di Eduardo De Filippo, in programma anche nella Stagione di Prosa. Una commedia napoletana polemica e ottimista assieme, che mette in scena l’eterno conflitto tra verità e menzogna nell’infinito copione dell’umanità. Martedì 19 aprile alle 16.30 presso la Sala A. Corelli del Teatro Alighieri, Luca De Filippo e la compagnia incontrano gli spettatori, conduce Alessandro Fogli. Venerdì 29 aprile alle 21 al Teatro Rasi Punta Corsara / Fondazione Campania dei Festival presenta Il Signor di Pourceaugnac. I giovani attori già visti lo scorso anno in Fatto di cronaca di Raffaele Viviani a Scampia, diretti questa volta da Emanuele Valenti si confrontano con Molière senza dimenticare però Totò e la commedia napoletana.
Dopo lo spettacolo Claudia Cannella – direttore della rivista Hystrio – con Emanuele Valenti darà vita all’incontro Che cosa succede a Scampia? Bilancio di un’esperienza: da Arrevuoto a Punta Corsara.

evento speciale

Domenica 22 maggio alle 21 al Teatro Rasi Ascanio Celestini presenta Fabbrica. La storia di un capoforno che alla fine della seconda guerra mondiale viene assunto in fabbrica per sbaglio.
Frammenti di racconti che ruotano tutti attorno al vissuto fisico della fabbrica, le malattie professionali, gli incidenti sul lavoro, la bellezza e la deformità. Evento realizzato in collaborazione con la CGIL della provincia di Ravenna.

epilogo

A concludere il Nobodaddy 2010/11 una serie di incontri, proiezioni e spettacoli, organizzati in collaborazione con Libra società cooperativa sociale e Il lato Oscuro della Costa che si svolgono al C.I.S.I.M. di Lido Adriano.
Sabato 21 maggio la proiezione di Stranieri, il film del Teatro delle Albe diretto e montato da Aqua-Micans Group. Partendo dalla messa in scena del testo di Antonio Tarantino creata dal Teatro delle Albe, l’Aqua-Micans Group realizza un lavoro video che rielabora la potente struttura scenica dello spettacolo, liberandone inedite tracce emotive e amplificandone la natura visionaria. A seguire Jean Soldini, filoso e storico dell’arte svizzero, presenta Resistenza e ospitalità (Jaka Book editore), un’opera che delinea il concetto di ospitalità come “filosofia quotidiana”, resistenza all’arroganza mai debellata nei confronti dell’esistente concreto e meticcio. Il sabato seguente, il 28 maggio alle 21, la
proiezione del film-dittico del Teatro delle Albe Rosvita dall’omonimo spettacolo della compagnia in cui Ermanna Montanari reinventa al presente la drammaturgia della monaca medievale. Alessandro Renda, la disegnatrice Leila Marzocchi e gli Aqua-Micans Group ne hanno realizzato un “doppio film”.
Mercoledì 1 giugno alle 21 la Socìetas Raffaello Sanzio porta a Lido Adriano Il regno profondo, un sermone drammatico scritto, diretto e declamato da Claudia Castellucci. Una raccolta di “sentimenti elementari e caparbi sventolati raso-terra al cospetto di Dio come una preghiera”. La chiusura del Nobodaddy il 2 giugno è affidata alla Festa della Repubblica a Lido Adriano, una giornata che ospiterà vari interventi di scrittori, operatori sociali e studiosi e che terminerà alle 21 con la proiezione del film I sogni di Lido Adriano del Teatro delle Ariette. Uno sguardo “straniero” su quel luogo e sui suoi abitanti, nel tentativo di osservare e raccontare quella singolare realtà e i sogni che la abitano.

laboratori

Sabato 13 e domenica 14 novembre Enzo e Lorenzo Mancuso, i musicisti che hanno composto ed eseguono dal vivo le musiche di Rumore di acque del Teatro delle Albe, al C.I.S.I.M. di Lido Adriano conducono Disolavoce un laboratorio sulla voce e la composizione musicale. Inoltre Fanny & Alexander, con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio, organizza una collana di tre laboratori per attori, drammaturghi, disegnatori e testimoni attivi, attualmente in via di definizione.

SMS

Anche nella stagione 2010/11 le serate S.M.S. Sulfur Magnetic Sound – previste sempre alle 20 alle Artificerie Almagià – ideate, promosse e organizzate da Fanny & Alexander andranno a puntellare il programma. Radio Zolfo esercizi di ammirazione a cura di Altre Velocità vedranno ospiti Caterina Marrone, Pietro Babina e Flavio de Marco (sabato 22 gennaio), Marco Belpoliti e Laminarie più, a seguire, KranK, una lettura musicale della compagnia francese Pardès rimonim (il 4 marzo), Stefano Bartezzaghi e Hamelin (sabato 16 aprile), Gianni Colosimo e Fabrizio Varesco (domenica 8 maggio).
Le serate, impreziosite da interventi musicali live di artisti in via di definizione, sono realizzate con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna.

i sostenitori

Il Nobodaddy diretto e organizzato da Ravenna Teatro per l’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna è realizzato grazie al sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e della CMC Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna. Si ringrazia Fondazione Flaminia per la preziosa collaborazione.

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