Cattolica

Al via la stagione teatrale 2016-2017 | 27 ottobre 2016 – 9 aprile 2017


INTERNAZIONALE E MODERNO, IL TEATRO DELLA REGINA PRESENTA IL NUOVO CARTELLONE
LES BALLETS TROCKADERO DE MONTE CARLO | MASSIMO GHINI
SILVIO ORLANDO | VIRGINIA RAFFAELE | FRANCO BRANCIAROLI
BALLETTO DI SIENA | ANGELA FINOCCHIARO | GEPPY GLEIJESES ALESSANDRO FULLIN | FAMILIE FLÖZ | VALTER MALOSTI
SONICS | ARA MALIKIAN E ORCHESTRA REGIONALE DELL’EMILIA-ROMAGNA

Varietà e qualità, ricchezza di proposte, respiro internazionale e grandi nomi della prosa, della danza e della comicità contemporanea. Il Teatro della Regina di Cattolica (teatrodellaregina.it) diretto da Simonetta Salvetti in collaborazione con il Circuito Multidisciplinare Regionale dell’Emilia Romagna di ATER – Associazione Teatrale Emilia-Romagna presenta il cartellone della stagione teatrale 2016-2017.
Tredici le date in programma dal 27 ottobre 2016 al 9 aprile 2017, di cui 6 appuntamenti di prosa, 3 con la storica rassegna di danza, altrettanti titoli alla ribalta del comico e uno all’insegna della miglior musica. Comune denominatore delle proposte in calendario la presenza di protagonisti di primo livello che spaziano sia sulla scena internazionale, come il violinista Ara Malikian, l’innovatrice compagnia di Familie Flöz, l’amatissimo Les Ballets Trockadero de Monte Carlo, che nazionale quali Franco Branciaroli, Massimo Ghini, Silvio Orlando, Angela Finocchiaro, Virginia Raffaele. Grandi nomi dunque, abbinati a contenuti di altrettanto spessore tra cui anche testi che si collocano – pur nei vari generi – nell’olimpo della classicità quali il Macbeth e lo Schiaccianoci, Filumena Marturano e Il Berretto a sonagli.
La data inaugurale di giovedì 27 ottobre è riservata ad una proposta di danza. Ad aprire la stagione del Teatro della Regina una proposta di danza di caratura internazionale (unica data in Romagna del tour europeo): lo spettacolo di balletto classico en travesti de Les Ballets Trockadero de Monte Carlo. Un corpo di danza di oltre venti ballerini, impeccabili professionisti che esibiscono, nel pieno rispetto delle regole canoniche, massicci corpi maschili volteggianti sulle punte con la delicatezza di cigni: il divertimento è assicurato sia per il pubblico esperto che per quello meno preparato. La rassegna di danza prevede altri due appuntamenti, il primo a salutare il 2017 all’insegna della più tradizionale e poetica delle proposte, lo Schiaccianoci portato in scena in un adattamento di Marco Batti dal Balletto di Siena venerdì 20 gennaio; il secondo chiuderà la stagione domenica 9 aprile con i Sonics. La strepitosa compagnia torinese di acrobati, artisti e performer che con i loro spettacoli hanno sorvolato i cieli, le piazze e i teatri di molte città e località del mondo, presenta a Cattolica il nuovo lavoro dal titolo Toren, un inno interiore al colore, alla felicità e alla speranza.
Ricco e articolato il cartellone di prosa che apre giovedì 10 novembre con Massimo Ghini, interprete e regista di Un’ora di tranquillità, un testo di travolgente comicità di Florian Zeller, uno dei talenti più affermati della nuova drammaturgia francese i cui lavori sono rappresentati nei maggiori paesi d’Europa riscuotendo successo di critica e di pubblico. Affiancano il protagonista Claudio Bigagli, Massimo Ciavarro, Alessandro Giuggioli, Gea Lionello, Galatea Ranzi, Luca Scapparone. Si prosegue quindi mercoledì 30 novembre con un altro volto di primissimo piano quale Silvio Orlando che presenta Lacci, una storia di Domenico Starnone che racconta di abbandoni e ritorni con la regia di Armando Pugliese e un cast di primo livello formato da Roberto Nobile, Sergio Romano, Maria Laura Rondanini, Vanessa Scalera e Giacomo De Cataldo. Martedì 20 novembre la stagione teatrale entra nel vivo con Franco Branciaroli in occasione del 400° anniversario della morte del Bardo. L’attore si confronta di nuovo con Macbeth, dopo esserne stato già protagonista nell’edizione diretta da Giancarlo Sepe nel 1994 e dopo aver interpretato altri testi shakespeariani. Di sapore decisamente diverso il testo di Eduardo De Filippo, Filumena Marturano con Mariangela D’Abbraccio e l’allievo prediletto di Eduardo Geppy Gleijeses, in scena al Regina mercoledì 8 febbraio per la regia di Liliana Cavani: un’occasione per vedere la regista al debutto nella prosa. Contemporaneo e sperimentale il lavoro dell’ensemble comico e poetico FAMILIE FLÖZ, nato nel 1994 insieme ad un gruppo di studenti di recitazione e mimo della Folkwang-Hochschule di Essen approdato negli anni al successo internazionale, premiato con diversi riconoscimenti in Sud America, Europa ed Asia. FAMILIE FLÖZ rinuncia all’uso della lingua, nutrendosi esclusivamente di performance visive, maschere, suoni e musica e presenta a Cattolica Infinita, un breve sguardo sui temi perpetui della nascita, del sesso, della morte e tutto ciò che è universalmente comico. La proposta della prosa si conclude sabato 11 marzo con Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello, in un adattamento di Valter Malosti con Roberta Caronia, Valter Malosti, Paola Pace, Vito Di Bella, Paolo Giangrasso, Cristina Arnone, Roberta Crivelli. La classica commedia pirandelliana in cui l’umorismo è il mezzo ed il fine al quale viene asservita la trama.
Si concentra in unico appuntamento di altissima qualità la proposta musicale del cartellone che venerdì 17 marzo ospita Ara Malikian in concerto. Il musicista, uno dei più brillanti ed espressivi violinisti della scena musicale contemporanea, accompagnato dall’Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna sotto la direzione di Roberto Polastri, si esibirà in un repertorio di musiche dal barocco al rock che consentirà di ascoltare dal vivo il talento di uno dei pochi violinisti in grado di eseguire da solista opere complete come i 24 capricci di Paganini, le 6 Sonate di Eugene Ysaӱe e le Sonate e Partite di Bach.
Imperdibili, infine, le proposte del comico, a partire da mercoledì 14 dicembre, prima data con Virginia Raffaele in Performance. Scritto dall’artista con Giampiero Solari, Piero Guerrera e Giovanni Todescan e portato sul palcoscenico con la regia di Giampiero Solari, il one-woman show arriva dopo il sold out fatto registrare in tutti i teatri nella stagione del debutto. Non mancheranno le maschere più popolari della Raffaele, da Ornella Vanoni e Belen Rodriguez, così come i personaggi liberamente tratti dalla realtà come l’eterna esclusa dai talent show musicali Giorgia Maura o la poetessa transessuale Paula Gilberto Do Mar… spasso garantito in perfetto stile Virginia Raffaele.
Saranno Angela Finocchiaro e Laura Curino insieme al bel cast formato da Ariella Reggio, Carlina Torta, Matilde Facheris, Corinna Lo Castro, Elsa Bossi, Marco Brinzi, Noemi Parroni e Titino Carrara a dare vita, in carne ed ossa, mercoledì 1 febbraio, alle splendide Calendar Girls di Tim Firth. Il testo teatrale tratto dall’omonimo film con la regia di Nigel Cole (lo stesso di L’erba di Grace), e di cui lo stesso Firth è autore e sceneggiatore, richiede interessanti strategie di regia per riproporre dal vivo le scene in cui il gruppo di donne fra i 50 e i 60 posa per realizzare un calendario a fini benefici che le ritrae in normali attività domestiche come preparare dolci e composizioni floreali, ma senza vestiti…
Si torna sul classico, ma assai liberamente tratto, con La Divina di Alessandro Fullin il 17 febbraio in cui il comico, reduce dal successo di Piccole Gonne, diverte e si diverte a giocare con La Divina Commedia di Dante Alighieri. Peccato che nel 2009 Papa Ratzinger abbia annunciato al mondo che il Purgatorio, come luogo fisico, non esiste più e Dante Alighieri debba rassegnarsi a gettare nella stessa bolgia Paolo Malatesta con gli Abba, Farinata degli Uberti con Liz Taylor. In scena con Fullin, Tiziana Catalano, Sergio Cavallaro, Simone Faraon, Paolo Mazzini, Mario Contenti, Ivan Fornaro.
Main sponsor stagione teatrale è Banca di Credito Cooperativo di Gradara (BCC). Marco Morosini firma l’immagine del manifesto della Stagione 2016/2017.

La sottoscrizione dei nuovi abbonamenti si svolgerà dal 5 a 19 ottobre presso la biglietteria del Teatro nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00, il sabato dalle 10.00 alle 13.00. La prevendita dei biglietti per tutti gli spettacoli del cartellone avrà inizio il 20 ottobre 2016 sul circuito Vivaticket e presso la biglietteria del Teatro nei seguenti giorni e orari: martedì e venerdì dalle 15.00 alle 19.00; sabato dalle 10.00 alle 13.00; nei giorni di spettacolo dalle 15.00 alle 21.00. Dal 20 ottobre gli abbonamenti saranno in vendita nei regolari orari di apertura della biglietteria. Per informazioni contattare il numero 0541/966778. Inizio spettacoli ore 21.15.

 Alessio Boni e Marcello Prayer si sfidano a duello sul palco

del Teatro della Regina di Cattolica Mercoledì 23 marzo I DUELLANTI di Joseph Conrad chiude la stagione teatrale del Comune di Cattolica in collaborazione con il circuito multidisciplinare di ATER A concludere la stagione 2015/2016 del Teatro della Regina di Cattolica sarà, mercoledì 23 marzo alle ore 21, I Duellanti di Joseph Conrad nell’adattamento di Alessio Boni, Marcello Prayer, Roberto Aldorasi e Francesco Niccolini. L’appassionante e misteriosa sfida tra due ufficiali dell’esercito di Napoleone in un desolato bosco della Provenza, una lunga serie di duelli che si protrae per quasi vent’anni fino ad arrivare allo scontro decisivo alla pistola. A sfidarsi sono Gabriel Florian Feraud, iroso guascone fedele agli ideali napoleonici che detesta i nobili damerini impomatati, e Armand D’Hubert, alto ufficiale dell’armata che mal sopporta gli uomini come Feraud eche nutre seri dubbi sulla vittoria finale dell’esercito, soprattutto alla luce della disfatta della campagna di Russia. La loro sfida attraversa gran parte della storia di Napoleone, dall’ascesa alla disfatta finale di Waterloo, e pu ò essere vista come un’allegoria della fine del grande imperatore. D’Hubert, divenuto fedele alla restaurata monarchia, ottiene onore e gloria mentre Feraud, rimasto al fianco di Bonaparte fino alla fine, cade in disgrazia dopo la battaglia di Waterloo e rischia la condanna a morte, poi sventata grazie al provvidenziale intervento di D’Hubert. É a quel punto, quando tutto sembra finito con i due avversari ormai ai poli opposti, che si consuma con esito imprevedibile l’ultimo fatidico scontro. Con Alessio Bonie Marcello Prayer quali interpreti principali, I Duellanti è un epico racconto che indaga la natura dell’animo umano, alla scoperta della parte più recondita dell’individuo. D’Hubert e Feraud si sfidano aduello per circa vent’anni apparentemente sulla base di motivazioni futili, inutili e insensati battibecchi senza valore ma a spingerli a prendere in mano sciabola e pistola è l’inconscia consapevolezza che l’uno rappresenta il lato oscuro dell’altro, dal quale non potranno mai liberarsi. Pur non ammettendolo mai, i duellanti si completano a vicenda ed è nella sfida con l’altro che ognuno dei due riesce a scoprire qualcosa di più su se stesso. Graziato da un cast d’eccezione, I Duellanti si avvale della regia dello stesso Alessio Boni e di Roberto Aldorasi, entrambi autori della drammaturgia assieme a Marcello Prayer e Francesco Niccolini, quest’ultimo a sua volta autore della traduzione del testo originale e dell’adattamento teatrale. La volontà di riproporre questo classico della letterature novecentesca risiede nella sua tematica senza tempo. Secondo le parole dello stesso Niccolini: “
Ne I Duellanti esiste una questione semplice per quanto contorta: l’avversario più feroce lo hai dentro di te e non riesci a liberartene per il semplice fatto che sei tu che non vuoli liberartene. Mi sembra una fotografia perfetta anche per i nostri duellanti e fa di questa storia unFight Club ante litteram: uno scontro violento e inevitabile, desiderato, dove – in realtà – il tuo vero avversario non esiste. Anzi, molto peggio: sei tu. Come se, nel momento di iniziare il duello, quando sei spalla a spalla, e fai i tuoi passi per allontanarti, nel voltarti verso il tuo Feraud, vedessi te stesso. E di quel duello nei hai più bisogno dell’aria che respiri. Senza sei morto.”La stagione 2015-2016 del Teatro della Regina di Cattolicadiretto da Simonetta Salvetti è curata da quest’anno in collaborazione con il Circuito Regionale Multidisciplinare di ATER– Associazione Teatrale Emilia-Romagna.Per ulteriori informazioni sugli spettacoli e sulla vendita dei biglietti è possibile consultare il sito cattolica.net/teatrodellaregina e la pagina Facebook Teatro della Regina di Cattolica. Per la vendita di biglietti online vivaticket.it.

Perché non parli: la commedia  di Paolo Cevoli in scena a Cattolica

 L’esilarante epopea del garzone di Michelangelo Buonarroti  il 16 gennaio al Teatro della Regina di Cattolica

Una  serata  tutta  da  ridere  quella  con  il  comico Paolo  Cevoli,  che  sarà  al Teatro  della  Regina  di  Cattolica sabato 16 gennaio alle 21. Lo spettacolo Perché non parli, scritto e interpretato dall’attore per la regia di Daniele Sala, chiuderà il ciclo di appuntamenti comici della stagione 2015-2016.

 Fra  i  comici  più  apprezzati  sulla  scena  italiana,  Paolo  Cevoli  nel  suo  ultimo  spettacolo, Perché  non  parli, è protagonista  di  una  commedia  storica  nella  quale  veste  i  panni  di Vincenzo “Cencio”  Donati,  orfanello paffutello,  biondo  e  riccio,  cresciuto  nel  convento  dei  frati  domenicani  di  Bologna.  Garzone  del  grande Michelangelo Buonarroti, che lo prende a modello per la statua di un angelo, è tuttavia distratto e pasticcione e non riesce mai a esprimersi correttamente per colpa della sua balbuzie. Per questo motivo il  sommo scultore si rivolge al suo assistente con la famosa frase “Perché non parli, bischero tartaglione!”. La  risposta  risiede  in  quello  che  è  un  segreto  inconfessabile  nella  società  rinascimentale:  Cencio  è  mancino  e utilizza dunque la ‘manina del Diavolo’ anche per farsi il segno della croce. Per correggere questo ‘difetto’ i frati gli legano  la  mano  sinistra  dietro  la  schiena  e  per questo  Cencio  inizia a  balbettare.  A  cambiare  la sua vita  sarà l’incontro con una compagnia di guitti grazie ai quali scoprirà di non avere incertezze nel parlare quando si trovasu un palcoscenico. La vita di Cencio sarà legata a doppio filo con quella di Michelangelo: i due saranno sempre insieme  anche  quando  il  nostro  eroe  riuscirà  a  venire  a  patti  con  il  fatto  di  essere  mancino  quella  volta  in  cui, alzando gli occhi al cielo per ammirare la Cappella Sistina si accorgerà, con suo immenso stupore, che la mano allungata da Adamo verso Dio è quella sinistra: “Ma A-da-da-mo è ma-ma-mancino! Vigliacca boia!”. Il prossimo appuntamento della stagione, venerdì 22 gennaio, vedrà il celebre pianista di origini iraniane Ramin Bahrami e il flautista Massimo Mercelli insieme per il concerto dal titolo Bach Sanssouci. La  stagione  2015-2016  del Teatro  della  Regina  di  Cattolicadiretto  da  Simonetta  Salvetti  è  curata  da quest’anno  in  collaborazione  con  il Circuito  Regionale  Multidisciplinare  di  ATER–  Associazione  Teatrale Emilia-Romagna.

La Fedra di Andrea De Rosa porta sul palco del Teatro della Regina la tragedia dell’amore di Seneca

Un invito a teatro senza limiti: lo spettacolo verrà audiodescritto per non vedenti e ipovedenti grazie alla collaborazione del Centro Diego Fabbri di Forlì Sul palco del Teatro della Regina di Cattolica la tragedia dell’amore: lunedì 30 novembre 2015, ore 21.15 in scena la Fedra di Andrea De Rosa, tratta dalla Phaedra di Seneca con alcuni estratti dall’Ippolito di Euripide e dalle Lettere di Seneca. A due anni dallo Studio sul Simposio di Platone, Andrea De Rosa prosegue la sua fertile collaborazione con Emilia Romagna Teatro, dirigendo un bel cast di attori, tra i quali ritroviamo Laura Marinonie Luca Lazzareschi, già protagonisti di alcune delle più recenti e significative produzioni del teatro nazionale emiliano, accanto a due giovani talentuosi come Fabrizio Falcoe Tamara Balducci e un’attrice dalla solida esperienza come Anna Coppola. Come già nel Simposio di Platone, l’amore è il cuore del testo di Seneca. Tuttavia qui la tragedia declina la forma e la figura della passione come esperienza estrema, formula del pathos e figura mortale, presagio della morte e disagio della vita. L’amore di Fedra per il figliastro Ippolito segna il suo destino e quello di tutti coloro che la circondano. Fedra ama, tragicamente ma l’amore si manifesta come possessione. La parola latina che Seneca adopera più spesso per descrivere lo stato d’animo di Fedra è furor, che significa pazzia ma anche, e in misura ugualmente importante, passione violenta, delirio amoroso, desiderio sfrenato, etc. Comunque la si intenda, questa parola ci introduce a una visione dell’amore che ci invita a cancellare con forza le incrostazioni romantiche e sentimentali che su questo tema si sono depositate. Qui l’amore è inteso, letteralmente, come qualcosa da cui si viene posseduti, qualcosa che viene da fuori, qualcosa di profondamenteestraneo, come un virus che inizia a riprodursi nel nostro corpo senza il nostro assenso. La metafora della malattia è una delle forme in cui Seneca lo descrive, infatti, con dovizia di dettagli nei suoi sintomi. Ma la malattia è solo una parte del furor da cui Fedra è presa. L’altra è l’eccitazione, l’esaltazione, la promessa di felicità che le viene dal pensiero di poter godere del corpo di Ippolito e di poter condurre con lui una vita piena di forza giovanile e di passione selvaggia, fatta di caccia alle bestie feroci, di amore della natura, di corsa a perdifiato nei suoi adorati boschi. Nella tragedia di Euripide, della quale quella di Seneca è figlia, tutto avviene a causa di Afrodite e della sua rivalità con Artemide. Nel testo di Seneca i personaggi degli dèi non ci sono più, ma ugualmente l’intera dinamica degli eventi viene provocata da loro.Di fronte a questo personaggio e alla sua tragedia, in questo consiste ancora oggi la sua attualità, siamo costretti a indietreggiare, ad abbandonare le nostre superficiali certezze di uomini moderni e porci ancora una volta la domanda che Platone pose nel suo indimenticabile Simposio: che cos’è l’amore, chi è Eros? La Stagione 2015/2016 del Teatro della Regina di Cattolica aderisce al progetto Un invito a teatro: No Limits. Grazie alla nuova collaborazione con il Centro Diego Fabbri di Forlì, lo spettacolo Fedrà verrà audiodescritto per garantire l’accesso alla cultura da parte degli spettatori non vedenti e ipovedenti. L’audiodescrizione consiste nel dotare gli spettatori di cuffie wireless, collegate alla sala di regia. Qui, un lettore professionista li “guiderà” lungo lo sviluppo narrativo dello spettacolo, senza interferire in alcun modo con lo svolgimento della messa in scena. Il racconto del lettore riesce quasi magicamente a rendere “visibili” tutti quei particolari silenziosi, componenti fondamentali e significativi di qualunque opera teatrale (scenografie, costumi, movimenti ed espressione degli attori, etc..). Vengono inoltre fornite informazioni aggiuntive, di carattere storico e letterario, che possano completare la comprensione dell’opera. Il prossimo appuntamento della stagione, venerdì 11 dicembre, vedrà il celebre duo comico composto da Ale e Franz analizzare le varie sfaccettature della psicologia maschile nello spettacolo Tanti lati – Latitanti. La stagione 2015-2016 del Teatro della Regina di Cattolicadiretto da Simonetta Salvetti è curata da quest’anno in collaborazione con il Circuito Regionale Multidisciplinare di ATER– Associazione Teatrale Emilia-Romagna.

Il Don Giovanni di Molière apre la stagione del Teatro della Regina di Cattolica

Giovedì 5 novembre in scena un grande classico del teatro moderno  per la regia di Alessandro Preziosi Sarà il Don  Giovanni  di Molière  ad  inaugurare  la  stagione  del Teatro  della  Regina  di  Cattolica,  giovedì 5 novembre  alle  ore  21.15.A  calcare  il  palcoscenico  la  nuova  e  moderna  rilettura  dell’opera  del  grande drammaturgo, con l’attore Alessandro Preziosi nella duplice veste di regista e interprete principale. Con lui sulla scena  Nando Paone,  vincitore  per  questo  spettacolo  del  Premio le  Maschere  del  Teatro  Italiano  2015, Lucrezia Guidone,  Barbara  Giordano,  Roberto  Manzi,  Daniele Paoloni  e  Daniela  Vitale,  per  le  scene  originali  di Fabien Iliou e le musiche di Andrea Farri.Don  Giovanni  è  un  mito  senza  tempo,  estremamente  moderno  e  le  versioni  del  mito  sono  ben  superiori  alle donne  sedotte  dall’ammaliatore  sivigliano,  pochè  si  contato  oltre  4000 riscritture.  Ma  nonostante  di  Don Giovanni si sia tanto scritto e discusso, il personaggio non si lascia definire, resta sfuggente. Con la sua frenesia, il suo  essere  oltre,  il  suo  slancio  vitale  e  il  suo  destino  di  morte,  attira  tutti  gli  altri  personaggi,  sia  uomini  che donne:  anche  quando  lo  odiano  o  lo  negano,  non  fanno  che  pensare  a  lui,  parlare  di  lui,  agire  per  lui.  Il protagonista  è  un  personaggio  seducente,  figura  ricca  di  controluce,  sempre  in  scena,  autentico  funambolo  del trasformismo, come se ad ogni conquista cambiasse pelle.  La  regia  di  Alessandro  Preziosi ha  saputo  cogliere  la  strettissima  attualità  dell’opera  di  Molière, un’opera misteriosa e sublime, che nell’adattamento di Tommaso Mattei presenta un copione dal carattere spiccatamente “postmoderno”  e  cinematografico,  il  quale  conferma  il  piacere  agli  affezionati  della  prosa,  ma  è  capace  di introdurre  degli  elementi  multimediali:  una  spettacolarizzazione  dei  vizi  dell’anima  che  non  può  che  creare  un contraccolpo di reale riflessione sul senso e il mistero della vita.  Il  prossimo  appuntamento  con  il  teatro  di  prosa  saràlunedì  30  novembre  con Fedra,  la  tragedia  di  Seneca proposta nel nuovo adattamento curato da Andrea De Rosa. Per   ulteriori   informazioni   sugli   spettacoli   e   sulla   vendita   dei   biglietti   è   possibile   consultare   il   sito cattolica.net/teatrodellaregina    e    la    pagina    Facebook    Teatro    della    Regina    di    Cattolica.

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Stagione 2013/2014 **PROSA** mercoledì 20 novembre MISERIA E NOBILTA’ di Eduardo Scarpetta regia Geppy Glejieses con Geppy Glejieses, Lello Arena, Marianella Bargilli e con Gigi De Luca, Gina Perna, Antonio Ferrante, Gino De Luca Loredana Piedimonte, Antonietta D’Angelo Vincenzo Leto, Jacopo Costantini, Silvia Zora Francesco De Rosa Teatro Stabile di Calabria “Miseria e nobiltà vede la luce nel 1888. È uno dei testi originali di Scarpetta. Certamente il più famoso e riuscito. Ho operato il mio adattamento lavorando su varie fonti disponibili: il testo originale, la versione di Eduardo De Filippo, il film di Mario Mattoli, il film con Vincenzo Scarpetta, lo spettacolo di Mario Scarpetta, ecc. Vedremo un primo atto (la miseria) esangue e affamato, popolato di morti viventi che si azzannano tra di loro e che hanno perso qualsiasi dignità. Nella seconda parte (la nobiltà) è tutto finto e luccicante. C’è un lieto fine, ma la miseria resta miseria e la nobiltà non esiste. Di Miseria e nobiltà, come di tutti i capolavori, si crede di sapere tutto, ma oltre il gioco scenico che abbiamo rispettato fino in fondo, ci sono e si scoprono sempre nuove spigolature, angoli visivi insospettabili che fanno di un bel testo un classico eterno”. Geppy Gleijeses venerdì 6 dicembre IL DISCORSO DEL RE di David Seidler con Luca Barbareschi e Filippo Dini e con Ruggero Cara, Chiara Claudi, Roberto Mantovani, Astrid Meloni, Giancarlo Previati, Mauro Santopietro regia di Luca Barbareschi Casanova Multimedia La commedia è centrata sulle vicende di Albert, secondogenito balbuziente del Re Giorgio V. Dopo la morte del padre, il timido e complessato duca di York non sarebbe dovuto salire al trono d’Inghilterra. Il primogenito era infatti Edoardo, che divenne sì re ma che, per amore di Wallis Simpson abdicò neppure un anno dopo. A Bertie toccò il peso della corona. Ma che voce poteva essere o quale guida per il popolo? Così venne portato dalla moglie in visita dal logopedista australiano Lionel Logue, dai metodi anticonformisti, capace di sondare le anime e di medicarle. Una commedia umana, sempre in perfetto equilibrio tra toni drammatici e leggerezze, ricca di ironia ma soffusa di malinconia, a tratti molto commovente, ma capace anche di far ridere. martedì 14 gennaio IL SERVITORE DI DUE PADRONI da Carlo Goldoni regia Antonio Latella con Giovanni Franzoni, Elisabetta Valgoi, Annibale Pavone, Rosario Tedesco, Federica Fracassi, Marco Cacciola, Massimiliano Speziani, Lucia Peraza Rios, Roberto Latini Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro Stabile Del Veneto, Fondazione Teatro Metastasio Di Prato “La menzogna è il tema che appartiene totalmente a questa commedia. Dietro la figura di Arlecchino (Truffaldino) la commedia si nasconde a se stessa, mente. Dietro agli inganni, ai salti, alle capriole del servitore più famoso del mondo la commedia mente agli spettatori: il personaggio che tanto li fa ridere è insieme tutte le menzogne e i colori degli altri personaggi. È uno specchietto per le allodole e sposta il punto di ascolto dell’intera commedia. Non c’è una figura onesta, tutto è falso, è baratto, commercializzazione di anime e sentimenti. Cosa resta? L´orrore dell’uomo che davanti al peso del denaro perde peso, diventa anoressico: non è corpo in un costume che tutto permette ma scheletro in un corpo che tutto limita.” Antonio Latella martedì 25 febbraio OTELLO da William Shakespeare regia Luigi Lo Cascio con Luigi Lo Cascio, Vincenzo Pirrotta Teatro Stabile di Catania, Emilia Romagna Teatro Fondazione A partire dall’Otello di Shakespeare, un altro Otello. Mettere in scena l’intero testo e per di più nella versione compiuta e statuaria dell’originale, appare impresa fuori misura. Così il regista, insieme per prudenza e devozione nei confronti del modello, ha cercato di cavarne un soggetto. “Si metteranno a fuoco soltanto alcune parti del testo di partenza, quelle che obbligano a confrontarsi con l’enigma di certe passioni umane. Aldilà del tiro infame che l’onesto Iago gioca ad Otello, è solo una serie di parvenze e malintesi il nostro universo di relazioni? Davvero anche l’amore è puro abbaglio? È forse connaturato alle passioni più travolgenti il fatto di racchiudere, nel loro cuore più intimo e sconosciuto, una luce sinistra, lama affilata che ustiona gli occhi e acceca la mente consegnandola prima al tumulto, poi al furore?” Luigi Lo Cascio martedì 4 marzo HOTEL PARADISO Familie Flöz di Anna Kistel, Sebastian Kautz, Thomas Rascher, Frederik Rohn, Hajo Schüler, Michael Vogel, Nicolas Witte regia Michael Vogel maschere Hajo Schüler, Thomas Rascher con Anna Kistel, Sebastian Kautz, Frederik Rohn/Daniel Matheus, Nicolas Witte/Thomas Rascher Familie Flöz, Theaterhaus Stuttgart, Theater Duisburg Strane cose accadono nel tranquillo Hotel Paradiso, un piccolo albergo di montagna gestito con pugno di ferro dalla anziana capo-famiglia. Ci sono quattro stelle che orgogliosamente troneggiano sull’entrata e una fonte che promette la guarigione di malattie fisiche e psichiche. Ma si intravedono nubi all’orizzonte. Il figlio sogna il vero amore mentre combatte una dura battaglia con la sorella per mantenere il controllo sulla gestione dell´albergo. La cameriera ha un problema di cleptomania e il cuoco ha una passione, quella di macellare, non solo animali… Quando il primo cadavere affiora, tutto l´albergo scivola in un vortice di strani avvenimenti. Fra le alte vette delle Alpi si aprono abissi da cui è impossibile fuggire. La chiusura dell’albergo sembra a questo punto solo una questione di tempo. Si sa, un cadavere non porta mai bene… Familie Flöz in versione noir: un giallo sulle Alpi pieno di umorismo, sentimenti travolgenti e un tocco di melanconia. martedì 18 marzo MENECMI – La commedia degli equivoci da Plauto e Shakespeare nella riscrittura di Tato Russo regia di Livio Galassi con Tato Russo scene Tony Di Ronza- costumi Giusi Giustino – musiche Zeno Craig T.T.R. Il Teatro di Tato Russo Menecmi è una libera elaborazione di Tato Russo da Menecmi di Plauto e dalla Commedia degli equivoci di Shakespeare. Affidando le parti dei gemelli ad un unico attore, Russo ha ambientato la vicenda in una Napoli antica, la Neapolis dell’epoca. L’irrefrenabile, incontenibile, generoso regista e attore napoletano, versatile da sempre non solo come interprete ma anche come autore, innamorato della prosa come del musical, ha riscritto la storia di Plauto contaminandola con la versione di Shakespeare, e ha coniugato entrambi con la grande arte comica della scuola del teatro napoletano. E così l’esuberanza verbale, il termine plebeo, il lazzo attraverso i quali Plauto ottiene la comicità, qui raggiunge il massimo vigore, alimentando le fondamentali peculiarità dell’autore sarsinate. Gli inserimenti di personaggi dovuti alla esemplare riscrittura di Shakespeare alimentano il gioco trasportando tutto in una dimensione surreale e fantastica. **COMICO** sabato 15 febbraio ALE E FRANZ in LAVORI IN CORSO Terry Chegia “Lavori in corso nasce dal desiderio di poter sperimentare e far maturare idee e suggestioni , uscite da una prima fase di lavoro a tavolino, nella quale ne abbiamo, insieme ad Antonio De Santis, delineati confini e struttura. Per poter far vivere queste nuove situazioni, per far parlare i personaggi, per farli interagire, per dar una voce alle parole fin ora solo scritte, lasciando libero sfogo all’improvvisazione che da queste potrà scaturire, c’è bisogno, inevitabilmente del palco . Non mancheremo di portare con noi alcuni momenti del nostro repertorio classico, dalla panchina al noir, alternandoli a parti inedite , in cui poterci sentire complici col pubblico , nello scoprire battute o reazioni inaspettate.” Ale e Franz giovedì 27 febbraio GIUSEPPE GIACOBAZZI in UN PO’ DI ME (GENESI DI UN COMICO) di e con Andrea Sasdelli. Ridens Dopo l’enorme successo ottenuto dal tour teatrale che lo ha visto protagonista, per ben due stagioni, con lo spettacolo Apocalipse, ora Giuseppe Giacobazzi è pronto per la sua nuova rappresentazione, dal titolo: Un po’ di me (genesi di un comico), un monologo imperniato sull’analisi dei mezzi di comunicazione e dell’attualità in Italia.Giacobazzi parla dei vizi e delle virtù dell’italiano medio nel quale si riconosce e identifica. Nello spettacolo non manca anche qualche ‘confessione privata’ dell’artista martedì 25 marzo ANGELA FINOCCHIARO in OPEN DAY di Walter Fontana regia di Ruggero Cara con Bruno Stori A.gi.di. Separati da tempo, mediamente tritati dalla vita, entrambi sui cinquanta, una madre e un padre si ritrovano faccia a faccia in un giorno importante: iscrivere la figlia quattordicenne alla scuola media superiore. Sembra facile, ma non lo è. Un semplice modulo da compilare diventa per i due ex-coniugi un interrogatorio insidioso, che li spinge a ripercorrere la loro vita, in un crescendo di sottile follia. Tra litigi interrotti da anni, discorsi intorno a una figlia che non si vede mai, ma è al centro di tutto, si intrecciano tensioni, speranze e qualche sorpresa:perchè il passato non è sempre come te lo ricordi e il futuro non è mai come te lo immagini. **DANZA** venerdì 20 dicembre IL VENTO DELL’ORIENTE Royal Mongolian Ballet Live Arts Management Nello spettacolo, accanto ai temi dei miti e delle antiche ritualità asiatiche, dalla Mongolia alla Thailandia, le coreografie tradizionali si alternano con coreografie moderne che simboleggiano la grazia e la bellezza delle donne, storie d’amore e il corteggiamento, forza e coraggio degli uomini. Lo spettacolo del Royal Mongolian Ballet, emozionante e unico, farà rivivere sul palco le tradizioni, i costumi e la storia di una terra esotica e affascinante trasmettendo al pubblico tutto il fascino e la magia dell’Oriente. venerdì 28 marzo FUTURA Balletto di Roma coreografie Roberto Castello regia Giampiero Solari musiche Lucio Dalla arrangiamento musicale Roberto Costa Bags Entertainment in collaborazione con Aterdanza Dare un volto ai protagonisti della musica di Dalla, un panorama ai suoi paesaggi, uno sguardo ai suoi eroi può essere fatto solo andando a scoprire nell’intimo le sue melodie, i suoi suoni, le sue parole. È per questo che la parte centrale e fondamentale del lavoro è stata quella di comporre un’originale colonna sonora andando a ricostruire, da dentro, quella musica, quelle visioni, utilizzando anche “parlati” originali dell’artista. Su questa composizione danzerà il Balletto di Roma, compagnia di danza contemporanea fra le più importanti e attive del panorama nazionale. giovedì 17 aprile GIUSEPPE PICONE & I GRANDI DELLA DANZA in collaborazione con Aterdanza Un classico galà guidato da Giuseppe Picone, che vede la partecipazione di altre grandi étoile dei più importanti corpi di ballo europei. Il programma è composto da passi a due tratti da famosi balletti classici e si chiude con un gran finale che vedrà tutti gli ospiti sul palco. **DIALETTALE** presso il Salone Snaporaz sabato 30 novembre Cegh, zop, matt, a so tutt me Pasqualon, il cantore popolare Spettacolo teatrale a cura di Agostino Vincenzi Associazione teatrale Le ombre sabato 25 gennaio T’arcordi el varietà? due atti di Stefano Guidi Compagnia teatrale amatoriale Il guitto sabato 22 febbraio E bèl e ven adès Andema a lèt cle oura due farse del Gruppo comico dialettale Dè Bosch Gruppo comico dialettale Dè Bosch STAGIONE TEATRALE 2013-2014 TEATRO DELLA REGINA COMUNICATO STAMPA Cattolica, 18 settembre 2013 Inizia il 20 novembre la Stagione Teatrale 2013-2014 del Teatro della Regina di Cattolica, diretto da Simonetta Salvetti, anche quest’anno curata in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione con la direzione artistica di Pietro Valenti. Nonostante le note difficoltà economiche delle amministrazioni pubbliche, l’Amministrazione comunale ha deciso comunque di credere nel teatro: “Una vera e propria risorsa per la nostra città – spiega l’Assessore alla Cultura Anna Maria Sanchi – i fondi destinati alle attività culturali vengono erogati in misura sempre minore, ma Cattolica continua a dare rilievo al Teatro della Regina, proponendo un palinsesto di altissima qualità, con spettacoli che raccolgono l’apprezzamento di un pubblico vasto ed eterogeneo. Il teatro rappresenta un’eccellenza della cultura italiana e il Teatro della Regina di Cattolica è un punto di riferimento per la provincia di Rimini, l’unico in grado di poter ospitare compagnie rilevanti a carattere nazionale, ecco perché abbiamo ritenuto di dover continuare ad investire in quella che è un’istituzione e un valore aggiunto per la nostra città”. In programma sei spettacoli di prosa, tre di comico, tre di danza, tre di teatro dialettale e per i piccoli spettatori, oltre la consueta programmazione per le scuole, tre spettacoli domenicali in pomeridiana per le famiglie con la rassegna TuttEtàTeatro. La campagna dei nuovi abbonamenti partirà il 14 ottobre, dopo la consueta prelazione per i vecchi abbonati, con formule di abbonamento abbastanza elastiche da consentire di scegliere liberamente tra i vari generi e di vivere la nuova Stagione 2013-2014 come tanti appuntamenti da non perdere. La Stagione aprirà con un classico della comicità di Eduardo Scarpetta, Miseria e nobilità (20 novembre) con alcuni fra gli attori più importanti della scena italiana, quali Geppy Glejieses, Lello Arena e Marianella Bargilli. Sarà poi la volta di Luca Barbareschi e Filippo Dini ne Il discorso del re (6 dicembre) di David Seidler tratto dal film Premio Oscar 2011 con la regia di Luca Barbareschi e poi di Giovanni Franzoni ed Elisabetta Valgoi in Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni (14 gennaio) con la regia di Antonio Latella in cui il regista, con il drammaturgo Ken Ponzio, si confronta con un classico del teatro – l’Arlecchino goldoniano – qui filtrato attraverso il tema della menzogna. Luigi Lo Cascio porterà al Teatro della Regina Otello di William Shakespeare (25 febbraio), una produzione Teatro Stabile di Catania ed Emilia Romagna Teatro Fondazione di cui Lo Cascio firma anche la regia. Seguirà Hotel Paradiso (4 marzo) dei berlinesi Familie Flöz, celebri in tutto il mondo per le loro maschere sproporzionate e caricaturali. Lo spettacolo, pienamente espressivo seppur senza parole è un giallo buffissimo ambientato in un alberghetto delle Alpi dall’atmosfera magica dove nulla è come sembra. Una pièce originale e divertente magistralmente portata in scena. La compagnia Il Teatro di Tato Russo porterà sul palco cattolichino Menecmi – La commedia degli equivoci da Plauto e Shakespeare (18 marzo) nella riscrittura dello stesso Tato Russo con Tato Russo e la regia di Livio Galassi. La rassegna di teatro comico vedrà protagonisti Ale e Franz in Lavori in corso (15 febbraio) il nuovo spettacolo in cui alcuni momenti del repertorio classico, dalla panchina al noir, si alterneranno a parti inedite nate dalla complicità tra attori e pubblico; Giuseppe Giacobazzi con il suo nuovo spettacolo Un po’ di me (genesi di un comico) (27 febbraio), un monologo imperniato sull’analisi dei mezzi di comunicazione e dell’attualità in Italia. Giacobazzi parla dei vizi e delle virtù dell’italiano medio nel quale si riconosce e identifica. A chiudere gli appuntamenti comici Angela Finocchiaro, con il suo talento innato e la verve scintillante, protagonista di Open day (25 marzo) di Walter Fontana, spettacolo ricco di situazioni esilaranti, battute, ritmo, ironia, intelligenza e umanità. La rassegna di danza apre a dicembre con uno spettacolo emozionante e unico del Royal Mongolian Ballet dal titolo Il vento dell’Oriente (20 dicembre) che farà rivivere sul palco le tradizioni, i costumi e la storia di una terra esotica e affascinante trasmettendo al pubblico tutto il fascino e la magia dell’Oriente. Sarà un viaggio attraverso le suggestioni culturali che dalla Mongolia passano per la Thailandia e la Corea e approdano in Giappone, ricreando atmosfere e spiritualità delle cerimonie buddiste e shintoiste. Sarà poi la volta del Balletto di Roma ovvero di una delle più importanti realtà della danza italiana che si esibirà in Futura (28 marzo), un emozionante omaggio che traduce in movimento, luci e colore le straordinarie canzoni di Lucio Dalla. A chiudere il cartellone del balletto sarà Giuseppe Picone, étoile della danza tra le più grandi a livello internazionale, che si esibirà in un gala di danza (17 aprile) accompagnato da star internazionali del balletto. Sarà una serata unica per ammirare su uno stesso palcoscenico le più famose stelle del balletto in un affascinante confronto di tecniche e stili. Sempre a novembre partirà poi la consueta rassegna di teatro dialettale al Salone Snaporaz: gli appuntamenti sono il 30 novembre con Cegh, zop, matt, a so tutt me Pasqualon, il cantore popolare, spettacolo teatrale a cura di Agostino Vincenzi a cura dell’ Associazione teatrale Le ombre di Pesaro, il 25 gennaio con T’arcordi el varietà? due atti di Stefano Guidi della fanese Compagnia teatrale amatoriale Il guitto, e il 22 febbraio con E bèl e ven adès e Andema a lèt cle oura, due farse del Gruppo comico dialettale Dè Bosch di Gambettola. Protagonisti della rassegna di teatro per famiglie TuttEtàTeatro La Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus con Pigiami, La Compagnia Fratelli di Taglia in Il folletto mangiasogni; La Baracca-Testoni Ragazzi in Il bagnetto.

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