Zap Mama Bologna

TEATRO MANZONI
Finalmente arrivano i Zap Mama a Bologna!

Domenica 23 Gennaio alle ore 21,00 arriva al Teatro Auditorium Manzoni un gruppo emergente che sta facendo molto parlare di sé: Zap Mama.
Con un piede nella tradizione e l’altro nell’innovazione Marie Daulne, storica voce del gruppo Zap Mama, nata in Congo ma cresciuta in Belgio, ha dedicato la sua vita alla musica, introducendo la sua promiscua eredità culturale che unisce stili diversi in un unico “suono”.
Zap Mama, nasce nel 1990 come gruppo femminile, composto da 5 voci a cappella.
Negli anni successivi il gruppo perde la caratteristica multivocale e Marie diventa il personaggio chiave che proietta Zap Mama verso un sound diverso, miscelando jazz, pop, funk, reggae e soul (tra le guest troviamo Tony Allen, David
Gilmore ed Erykah Badu). Dopo il successo dei dischi Adventures in Afropea, A Ma Zone, “Sabsylma”, “Supermoon”, l’avventura musicale continua con “Recreation” dove si aggiunge anche un pizzico di influenza latina (brasilian soul).

Concerto aperitivo

Alle ore 20,00, prima di ogni concerto dei Zap Mama, nel Foyer del Teatro Manzoni sarà possibile gustare un aperitivo ascoltando i giovani allievi della classe di musica jazz di Tomaso Lama e Giampaolo Ascolese del Conservatorio G.B. Martini di Bologna.
Si esibiranno gli allievi Andrea Montalbano (clarinetto), Pasquale De Luca (pianoforte), Fabio Tuminelli (contrabbasso) e Giuseppe Tortorelli (percussioni) con un repertorio dedicato a Gershwin. L’ingresso al concerto aperitivo è libero.

Domenica 23 gennaio 2011

ZAP MAMA

Con un piede nella tradizione e l’altro nell’innovazione Marie Daulne, storica voce del gruppo Zap Mama, si immerge in un mondo musicale che ha avuto la sue origini nei primi anni novanta e che oggi affronta il nuovo secolo con la stessa vitalità degli esordi.
Nata in Congo ma cresciuta in Belgio, Marie ha dedicato la sua vita alla musica presentanto il suo progetto in tutti i continenti e introducendo al mondo la sua promiscua eredità culturale che unisce stili imput diversi in un unico “suono”.
La musica del Congo riusci a mescolarsi con quella francese ed il tutto venne amalgamato anche grazie alla presenza del sound statunitense, costantemente attuale in Europa.
Marie racconta simpaticamente l’avversione della madre verso l’utilizzo del TV in casa; questo rigido impedimento forse fu la causa dello stretto contatto con la musica ed il primo approccio con la creazione artistica. Dopo gli studi Marie decise di fare un viaggio nei luoghi della sua adolescenza e proprio in Africa percepì che il suono della sua terra
era ancora vivo dentro di lei. Quella esperienza le aprì un mondo diverso che cambiò il corso della sua vita; sentì fortemente di essere una musicista e di voler perseguire con tutte le proprie energie lo scopo di fare della musica la ragione di vita.
Nel 1990 nasce il gruppo Zap Mama, composto da 5 voci femminili (a cappella). Tre anni dopo (1993) esce il primo album con la famosa etichetta Luaka Bop di David Byrne.
Adventures in Afropea diventa il disco più venduto dell’etichetta e raggiunge immediatamente il primo posto nella Billboard World Music Charts. Il secondo album Sabsylma aggiunge alle 5 voci alcuni ritmi campionati presentando un nuovo approccio musicale positivamente recepito dalla critica. Il 1997 è l’anno del contratto con Virgin Records per il nuovo album 7, un album con nuove influenza R&B e pop. L’esplorazione musicale continua con A Ma Zone, su etichetta Narada, e arriva una sottile influenza jazz.
Dopo quattro anni di silenzio discografico il gruppo ritorna alla Luaka Bop e nasce Ancestry in Progress (tra gli artisti che collaborano al progetto c’è anche Erykah Badu).
Negli anni successivi il gruppo perde la caratteristica multivocale e Marie diventa il personaggio chiave che proietta Zap Mama verso un sound diverso. Con Supermoon, primo disco con Heads Up (etichetta della Concord Music group), Marie apre un nuovo capitolo della sua carriera e crea un suono “globalizzato” in cui miscela jazz, pop, funk,
reggae e soul (tra le guest troviamo Tony Allen e David Gilmore). Il rapporto con Heads up continua con Recreation e si aggiunge anche un pizzico di influenza latina (brasilian soul). Curioso il duetto con Vincent Cassel su Parole Parole; storico brano reso famoso da Mina e rivisitato in questo album in forma moderna.

TEATRO MANZONI:
UN FEBBRAIO RICCO DI VIAGGI E
DIVERTIMENTI MUSICALI

Al Teatro Manzoni il mese di Febbraio si preannuncia ricco di appetitose sorprese. La programmazione, sotto la direzione artistica del M° Giorgio Zagnoni, offre una ricca panoramica di viaggi musicali che ci portano dai
misteriosi paesi balcanici agli affascinanti paesaggi del Portogallo, fino alla lussureggiante isola di Capoverde. Non mancano momenti di grande divertimento dove la musica classica diventa accessibile ad un pubblico di
tutte le età.

Si parte per il viaggio, Domenica 13 Febbraio, ore 21.00 con Goran Bregovich che porta in scena un nuovo lavoro che ha già riscosso grande successo in altri paesi europei: Margot, memorie di una regina infelice.
Dobbiamo a Goran Bregovic la musica del film cult di Patrice Chereau “La regina Margot”. Il musicista conosce dunque bene la storia di questa regina colta, personaggio affascinante dagli intrighi complicati, prima moglie di Enrico IV che si troverà al centro di uno dei periodi più tormentati della storia. Margot fu certo regina ma anche più semplicemente una donna manipolata, sacrificata dal suo sposo fino all’esilio forzato. Circondata per tutta la sua vita da letterati, la regina Margot, che non nascondeva il suo amore per la scrittura, scrisse assiduamente le sue memorie. A partire da
questo diario, il visionario Goran ha visto un riavvicinamento inquietante e pungente tra il destino di Margot e quello di un’altra donna presa dalla tormenta degli anni di guerra nella ex-Jugoslavia. La barbarie non ha età, né
frontiera.
Con la sua irresistibile Wedding and Funeral Band, un quartetto d’archi, il coro di voci maschili di Belgrado, le voci bulgare e la voce recitante, Goran Bregovic ha realizzato per il Festival di Saint Denis in Francia, una nuova
partitura su Margot e le sue giovani sorelle dell’Est.
La nuova produzione è stata presentata con grande successo di pubblico e critica il 7 giugno 2010 proprio nella bellissima Basilica di Saint Denis, dove è sepolta la Regina Margot.
Con i suoi ottoni e le sue voci acidule Goran Bregovic rivisita la Storia alla velocità di un cavallo al galoppo.
La versione proposta per l’Italia porta in scena la calda e penetrante voce di Valentina Cervi. I testi e le poesie citate sono a cura di Ivo Andric, Arsen Dedic, Pierre de Ronsard, Enes Kisovic, Abdulah Sidran. Sono presenti inoltre citazioni da Shakespeare e Cervantès.

Domenica 20 Febbraio 2011, ore 16.00 si cambia registro e si entra in un clima di spensierata leggerezza con la Playtoy Orchestra. Si tratta della prima band al mondo che suona attraverso l’utilizzo esclusivo di strumenti giocattolo Bontempi ed altri giocattoli in grado di emettere suoni. Questo dona alla band un’immagine ludica ed umoristica oltre che una timbrica assolutamente originale. La prima difficoltà che la band incontra nelle proprie performance dal vivo, è tenere lontano il pubblico di bambini da ben venticinque strumenti giocattolo disposti sul palcoscenico. La grande
varietà degli strumentini a percussione di plastica e cartone, la stravaganza dei suoni delle tastierine, della fisarmonica, degli xilofonini e dei pupazzi di gomma, non hanno sollevato equivoci indirizzando la band, sin dal suo
esordio nel 2003, verso un genere brillante, strumentale, che esaltasse gli arrangiamenti, i suoni e le melodie e che potesse far presa su grandi e piccini, su intenditori di musica e sugli ascoltatori più distratti. Dunque colonne sonore di film indimenticabili, jingle pubblicitari di successo, le atmosfere esotiche del mambo e della bossa nova rappresentano l’armatura che sorregge il brillante repertorio della Playtoy Orchestra, un repertorio arricchito da cambi di ritmo, di fraseggi e stili repentini, tali da aggredire piacevolmente il pubblico.

Giovedì 24 Febbraio 2011, ore 21,00 si chiude il mese con un affascinante incursione nel malinconico mondo del Fado Portoghese, arricchito dal calore più festoso della Morna capoverdiana con la calda voce di Lura. La musica capoverdiana, con note europee ed africane, è l’espressione più pura dei sentimenti di un popolo che canta l’amore,
la sofferenza e la nostalgia con tanta allegria come malinconia. Simbolo dell’identità capoverdiana, la buona musica è una delle caratteristiche identificative dell’arcipelago. Quale linguaggio privilegiato, la musica di Capo Verde si afferma come principale ambasciatore del paese.
Conservando i suoi accordi tradizionali, riesce a catturare chiunque, e riveste un enorme valore per quanto riguarda la divulgazione e la promozione dell’arcipelago all’estero.
Nata a Lisbona, da genitori capoverdiani, Lura si considera a tutti gli effetti una cantante legata alla tradizione di Capoverde, isola in cui si sentono fortemente le influenze della musica africana.
È bella, ha solo 30anni, e già 3 album all’attivo. Lura, una nuvola di capelli ricci che incorniciano un bellissimo sorriso, occhi espressivi, e una personalità che si fa notare, come la sua voce, particolare ed unica.
Lura è già considerata l’erede della grande Cesaria Evora, alla quale ha dedicato il brano Moda Bo, cantandolo con lei nel suo ultimo disco. A chi si complimenta per la sua capacità di scrivere grandi testi d’amore Lura si definisce una donna appassionata: “Mi innamoro di tutto e guardo alla vita con gli occhi dell’amore. Ho capito che la mia anima, il mio modo di vedere le cose, è unico, e devo cercare di mantenerlo puro. Credo molto nell’anima, nella forza interiore che ognuno di noi ha dentro di se. Credo che questo album sia molto importante per me anche per questo, perché mette in mostra perfettamente chi sono”.
Nata a Lisbona nel 1975, cresciuta nel quartiere capoverdiano della città, ha da sempre mostrato una grande passione per la musica proveniente dalla sua terra, e certamente la sua bellissima voce ha fatto il resto!
Al Teatro Manzoni, assieme alla sua band, presenta il suo ultimo disco uscito nel Novembre 2010: The best of Lura.

I concerti aperitivo

Alle ore 20.00, prima di ogni concerto della Stagione 2010/2011 del Teatro Auditorium Manzoni (ad eccezione del concerto della Playtoy Orchestra del 20 febbraio), sarà possibile gustare un concerto aperitivo presso il Foyer
del Teatro. Protagonisti nel mese di febbraio saranno i giovani allievi delle Scuole Medie Rolandino, che domenica 13 proporranno un repertorio di musica jazz e Kletzmer, e delle classi di jazz del Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna (giovedì 24).
L’ingresso al concerto aperitivo è gratuito.