Otello si dà alla danza
SANGUIGNO E BRUTALE: ECCO IL NUOVO OTELLO
DI FABRIZIO MONTEVERDE
sabato 19 febbraio alle 21 il coreografo marchigiano porta a Ferrara
la sua riscrittura dell’Otello con il Balletto di Roma
Fabrizio Monteverde torna a Ferrara sabato 19 febbraio alle 21 con la nuova versione dell’Otello, appositamente riscritta per la prestigiosa compagnia del Balletto di Roma su musiche di Antonin Dvořák.
A sedici anni dalla rappresentazione al Teatro Comunale con lo storico Balletto di Toscana, la nuova versione della tragedia shakesperiana porta in scena sedici danzatori e rivisita il testo originale approfondendo le intuizioni che furono già della prima edizione: gli snodi psicologici che determinano i rapporti quantomai ambigui e complessi tra Desdemona, Cassio, Jago e Otello: l’ “estraneità” di quest’ultimo, il suo essere outsider rispetto alla realtà che lo circonda ma evidenzia anche aspetti rimasti meno rappresentati come l’equivoca figura di Cassio, manipolato e manipolatore al tempo stesso.
Il gioco – dichiara il coreografo – è quello di svelare il Sentimento che si cela dietro la Ragione, osservare lo spazio bianco tra una parola e l’altra, dato che come mai in Otello è la parola a scatenare gli eventi, e ascoltarne i suoni, le stonature, le dolcezze e le menzogne. Questo “nuovo Otello” indaga quindi le pulsioni, l’eros, la passione per capire a quale destino portino. Lontano da Venezia e da Cipro, l’Otello di Monteverde è ambientato in un porto di mare dalle suggestioni fassbinderiane, una sorta di zona franca dove nel continuo brulicare di chi arriva e chi parte, si fonde la più diversa umanità e lo straniero cessa di esistere. Qui, senza remore e senza regola, i personaggi intrecciano le loro passioni, muovendosi sulla musica appassionata e languida di Antonin Dvořák.
Affidata alle grandi capacità tecniche ed espressive del Balletto di Roma, fondato nel 1960 da due icone della danza italiana, Franca Bartolomei e Walter Zappolini, la coreografia è in continuo equilibrio tra tradizione e originalità, con grande attenzione per le figure maschili: occhi puntati dunque su Otello, Jago e Cassio – rispettivamente interpretati da Vincenzo Carpino, Marco Bellone e Placido Amante – impegnati in passi a due e a tre che ne risaltano la prestanza fisica e ne sottolineano le relazioni fatte di giochi di potere e gelosie. Un unico assolo invece per Desdemona – interpretata da Claudia Vecchi – che Monteverde mette in scena quasi esclusivamente assieme ad Otello, a rimarcare la simbiosi tra i due. Per loro alcuni fra i duetti più emozionanti regalati dalla danza contemporanea italiana in un gioco di disequilibri e linee curve che racconta la passione e la precarietà del sentimento messo a dura prova dall’intrigo. E poi gli assiemi: prese ruvide e colori forti per il corpo di ballo che sembra moltiplicarsi fino a divenire esso stesso elemento scenografico, su un palcoscenico quasi scarno.
Personalità tra le più interessanti e creative del panorama coreografico italiano e firma prediletta dell’indimenticato Balletto di Toscana, Fabrizio Monteverde collabora da molti anni con il Balletto di Roma, per il quale ha realizzato numerose coreografie e riallestito per ben due volte la sua celebre versione di “Romeo e Giuletta”, presentata nei maggiori teatri europei.
Prezzi da 8 a 30 euro. Info: 0532 202675 – teatrocomunaleferrara.it