Antigone

Una strategia del rito

da Sofocle

Martedì 7 e Mercoledì 8 Febbraio 2012  – Ore 21

CTB Centro Teatrale Bresciano e Le Belle Bandiere
ELENA BUCCI

MARCO SGROSSO

progetto, elaborazione drammaturgica di Elena Bucci e Marco Sgrosso

e con Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Nicoletta Fabbri, Filippo Pagotto, Gabriele Paolocà

regia di Elena Bucci con la collaborazione di Marco Sgrosso

La rassegna di Prosa al Teatro Comunale di Cervia prosegue con uno spettacolo tratto da una delle più grandi tragedie di tutti i tempi, l’Antigone di Sofocle. La pièce interpretata da Elena Bucci e  Marco Sgrosso, intitolata Antigone, una strategia del rito, andrà in scena martedì 7 e mercoledì 8 febbraio alle ore 21.

Gli attori dello spettacolo parteciperanno al ciclo di incontri con gli artisti inaugurato lo scorso dicembre da Emilio Solfrizzi e Lunetta Savino. Come di consueto, il pubblico cervese avrà la possibilità di interagire in prima persona con gli attori di Antigone il secondo giorno di permanenza della compagnia, mercoledì 8 febbraio alle ore 18 nel Ridotto del Teatro stesso.

Una grande tragedia di contrasti, l’Antigone di Sofocle colpisce per la straordinaria nettezza  nell’affrontare un tema mitico ma di sconcertante attualità, messa in risalto dalla semplicità poetica di una lingua apparentemente così lontana e tuttavia capace di attraversare i secoli, le mode, i mutamenti effimeri, senza nulla perdere dello splendore diretto della sua comunicatività. A cominciare dal nucleo primario che oppone la ragione del cuore di Antigone alla ragione di stato di Creonte, figure mastodontiche nella loro umana vulnerabilità. Sul corpo insepolto di Polinice, guerriero-eroe-traditore di una patria infettata dalla grande colpa di Edipo, si consuma lo scontro delle due “ragioni”: la pietas ostinata di Antigone, donna e sorella, e l’inflessibile rigore di Creonte, uomo e sovrano, che rispecchiano a loro volta il conflitto insanabile tra la legge degli dèi e quella degli uomini.

Attorno a questo nucleo centrale, si generano a catena tutti gli altri contrasti, ognuno sostenuto da valide ragioni eppure destinato a naufragare in punti di non-ritorno.

Da Edipo, capostipite del dramma e della genìa, il tema della cecità – simbolica oltre che fisica -investe i suoi discendenti e si rifrange fino a una totale irriducibilità dei contrasti che porterà tutti i personaggi alla sconfitta, nel dubbio se su questa terra sia possibile un gesto capace di conciliare il dolore con la Vita…”soffrire per comprendere”, come vaticina il dio Apollo.

La compagnia immagina di creare una tessitura di suono che avvolga il pubblico, come se spettatori e testimoni fossero presenti alla veglia per Antigone, per il corpo di Polinice o per un’ antica identità quasi dimenticata. Una cura particolare sarà dedicata alla relazione tra movimento e danza, suono cantato e parlato, maschera e volto, tipica del teatro antico, nel tentativo di sviscerare il senso più profondo di questo testo bellissimo che ancora oggi parla con una potenza sorprendente.

Gli elementi della scena, gli oggetti, i costumi, il suono le sue misteriose ed evidenti influenze sulle azioni, i movimenti e la divisione degli spazi, tenderanno alla ricerca di quest’intima vibrazione dell’anima che precede la formulazione del pensiero o del discorso.

Ritroviamo in Antigone un pensiero caro e necessario: nessuno può togliere la libertà di rinunciare a tutto, anche alla vita, per difendere un credo, un atto, un’idea, un’utopia.

Biglietti: prevendite e prenotazioni telefoniche da lunedì 6 febbraio dalle ore 10 alle ore 13 presso gli uffici del Teatro Comunale con ingresso dal Viale della Stazione. Tel. 0544 975166

Prevendite on line: accademiaperduta.it – vivaticket.it

Prezzi: da 19 a 11 euro – Info: 0544/975166 e accademiaperduta.it