Ferite a Morte direttamente dall’Onu
Teatro Storchi, Largo Garibaldi 15 – Modena
5 dicembre ore 21.00
FERITE A MORTE
di Serena Dandini
con la collaborazione ai testi di Maura Misiti
con Lella Costa, Orsetta de’ Rossi, Giorgia Cardaci, Rita Pelusio
messinscena a cura di SERENA DANDINI
aiuto regia Francesco Brandi
mismaonda srl – la contemporanea srl
con il patrocinio del Ministero degli Esteri
partner ENI
Il 5 dicembre alle ore 21.00 il Teatro Storchi di Modena ospiterà Ferite a morte: attingendo dalla cronaca e dalle indagini giornalistiche, Serena Dandini dà voce alle donne che hanno perso la vita per mano di un marito, un compagno, un amante o un “ex”. Come in una sorta di Spoon River del femminicidio, per una volta, sono loro a parlare in prima persona, ognuna racconta la sua storia uscendo finalmente da una catalogazione arida e fredda.
La Dandini, con la collaborazione ai testi e alle ricerche di Maura Misiti, ricercatrice del CNR, ha scritto una breve storia per ciascuna di loro, pensata in chiave teatrale per sensibilizzare, attraverso il linguaggio della drammaturgia, le Istituzioni italiane e l’opinione pubblica circa un fenomeno dai dati ancora incerti, ma che comporta in Italia – come ci raccontano le rare statistiche – una vittima ogni due, tre giorni. “Purtroppo la violenza domestica e il femminicidio sono gli unici fenomeni trasversali in tutta Europa, anzi in tutto il mondo” afferma la stessa Dandini che prosegue “per questo è giusto trovare anche un altro linguaggio, quello del teatro e della letteratura, per denunciare queste cose, un linguaggio che arriva allo stomaco, al cuore e alla fine anche al cervello”.
Sul palcoscenico solo due schermi, gli oggetti che hanno caratterizzato la tragica avventura che accompagnano le donne nel loro racconto e un cast tutto femminile che si alternerà sul palco per dare voce a queste storie. Nelle repliche modenesi Francesca Maletti e Maria Cecilia Guerra daranno voce ad alcune letture.
Ferite a morte ha messo in parole una serie di storie di donne diversissime tra loro per età, nazionalità, cultura ed estrazione sociale, ma accomunate tutte dallo stesso destino: la morte per mano di un uomo. Lo spettacolo è stato messo in scena anche al Parlamento europeo a Bruxelles a giugno e, in contemporanea con il tour italiano sarà in scena in un tour internazionale. Il 25 novembre, in occasione della giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, lo spettacolo è stato rappresentato a New York presso la prestigiosa sede dell’ONU.
Ingresso € 25 / 10,50
BIGLIETTERIA TELEFONICA
059 2136021 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13
BIGLIETTERIA TEATRO STORCHI
Largo Garibaldi, 15 – tel. 0592136021
Orari: martedì dalle ore 10 alle 14 e dalle 16.30 alle 19.00; dal mercoledì al venerdì dalle ore 10.00 alle 14.00; sabato dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 16.30 alle 19.00
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“Il 31 ottobre al Teatro Stabile regionale una delle prime tappe del tour nazionale di Ferite a morte, Spoon River sulla violenza di genere, scritta e diretta da Serena Dandini per testimoniare la lotta contro il femminicidio.
Lo portano in scena Lella Costa, Giorgia Cardaci, Orsetta de’ Rossi, Rita Pelusio, che interpretano storie ispirate a vicende reali”
Dopo quindici eventi ‘sold out’ nelle più grandi arene italiane e alla vigilia di un tour internazionale che approderà anche all’Onu a New York, Ferite a morte, il progetto teatrale sul femminicidio scritto da Serena Dandini in collaborazione con Maura Misiti, è in tour nazionale. Fra le prime tappe figura il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, che per una sola sera, il 31 ottobre ospiterà alla Sala Assicurazioni Generali lo spettacolo.
Serena Dandini ha attinto dalla cronaca e dalle indagini giornalistiche per dare voce alle donne che hanno perso la vita per mano di un marito, un compagno, un amante o un “ex”. Per una volta, sono loro a parlare in prima persona. Come in una Spoon River del femminicidio, ognuna racconta la sua storia attraverso il linguaggio della drammaturgia, giocato, a contrasto, su toni ironici e grotteschi. La scena teatrale è sobria: un grande schermo rimanda filmati ed immagini evocative, la musica accompagna le donne a raccontare la loro storia assieme agli oggetti che hanno caratterizzato la loro tragica avventura.
Sul palco, ad interpretare le vittime, quattro attrici che si alternano a dare voce a queste storie: Lella Costa, celeberrima protagonista dei palcoscenici italiani e icona del teatro civile, Orsetta de’ Rossi, volto noto del cinema e della televisione, Giorgia Cardaci, attrice attiva tra grande e piccolo schermo, e Rita Pelusio, fuoriclasse del teatro comico nostrano. A loro di volta in voltasi uniranno alcune donne in rappresentanza della società civile nel territorio. Ferite a morte si avvale del patrocinio del Ministero degli Esteri italiano ed ha come partner Eni, che dopo aver sostenuto il progetto dalle sue prime repliche, conferma il suo appoggio per la tournée.
La messinscena dello spettacolo è a cura di Serena Dandini, coadiuvata dall’aiuto regista Francesco Brandi.
Ferite a morte è una co-produzione Mismaonda srl – La Contemporanea srl ed è anche un libro (edito da Rizzoli) e un sito feriteamorte.it che raccoglie informazioni, petizioni, notizie sul tema della violenza di genere. Anche su Facebook e Twitter.
«È ormai più di un anno che è partita l’avventura di Ferite a morte – dichiara Serena Dandini – e non mi sarei mai aspettata questa forte risposta del pubblico quando ho iniziato insieme a Maura Misiti, amica e ricercatrice del CNR, ad analizzare quei terribili dati sulla violenza alle donne in tutto il mondo. Una vera e propria strage, che passava spesso sotto silenzio, quasi come un destino ineluttabile riservato al genere femminile. Questi monologhi teatrali nascono proprio dal desiderio di dare luce e visibilità a storie spesso ridotte dalla cronaca nera solo a morbosi delitti passionali. Ho pensato che il teatro con il suo linguaggio diretto potesse arrivare al cuore e alla coscienza del pubblico più di tanti discorsi seri a cui spesso siamo assuefatti. E così miracolosamente è stato. Ho riscritto in totale libertà e fantasia storie ispirate alla realtà quotidiana di milioni di donne e bambine vittime di violenza in tutto il mondo, dando la parola a chi non ha potuto parlare da viva o non ha avuto la forza necessaria per farlo.
Finalmente da un paradiso tutto al femminile, le donne di Ferite a Morte raccontano la loro versione dei fatti, e la loro vita, creando un cortocircuito tra dramma e ironia in una nuova Spoon River internazionale. Sono particolarmente orgogliosa che attrici straordinarie come Lella Costa si siano innamorate del progetto e abbiano deciso di portarlo in tour per l’Italia, continuando a dare voce e visibilità a questo dramma infinito».
Accanto a loro saranno in scena anche tre ospiti d’onore, selezionate in ogni città: a Trieste ascolteremo le giornaliste Alessandra Zigaina e Rossana Bettini e l’imprenditrice Michela Cattaruzza.
Inserito nell’abbonamento altripercorsi del Teatro Stabile regionale, Ferite a morte va in scena per una sola sera alla Sala Assicurazioni Generali del Politeama Rossetti, giovedì 31 ottobre alle 20.30.