Paolo Fresu,Uri Caine & PMJO
Concerti di martedì 13 maggio
Ravenna, Teatro Alighieri, ore 21:00
PAOLO FRESU, URI CAINE, PMJO
“Reflections on Sketches of Spain”
Partitura originale & libere incursioni
Paolo Fresu – tromba; Uri Caine – pianoforte;
PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra:
Mario Corvini – direzione
Elvio Ghigliordini – sax baritono; Daniele Tittarelli, Gianni Oddi – sax contralto;
Marco Conti, Gianni Savelli – sax tenore;
Luca Giustozzi, Roberto Pecorelli, Massimo Pirone – tromboni;
Giancarlo Ciminelli, Fernando Brusco, Claudio Corvini, Aldo Bassi – trombe;
Luca Pirozzi – contrabbasso; Pietro Iodice – batteria;
Simone Graziani, Remo Izzi – corno francese; Eliseo Smordoni – fagotto
RAVENNA JAZZ
APERITIFS
Caffè Letterario
Aperitif ore 18:30
Paolo Ghetti solo
“Salto nel grave”
contrabbasso
Martedì 13 maggio, dopo ben undici giorni di concerti, la quarantunesima edizione di Ravenna Jazz giunge a una magnifica conclusione, con un ultimo emozionante spettacolo al Teatro Alighieri (inizio ore 21). Per la sua serata finale il festival ravennate sfodera un magniloquente programma orchestrale. Due divi del jazz contemporaneo, Paolo Fresu (tromba) e Uri Caine (pianoforte), saranno i solisti di “Reflections on Sketches of Spain”, ovvero la riesecuzione della partitura originale di Sketches of Spain della magnifica coppia Miles Davis/Gil Evans, con un taglio ampiamente filologico ma comunque aperto a libere evoluzioni interpretative. Alle spalle di Fresu e Caine ci sarà la PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra con i suoi diciassette musicisti diretti da Mario Corvini: Elvio Ghigliordini (sax baritono), Daniele Tittarelli e Gianni Oddi (sax contralto), Marco Conti e Gianni Savelli (sax tenore), Luca Giustozzi, Roberto Pecorelli e Massimo Pirone (tromboni), Giancarlo Ciminelli, Fernando Brusco, Claudio Corvini e Aldo Bassi (trombe), Luca Pirozzi (contrabbasso), Pietro Iodice (batteria), Simone Graziani e Remo Izzi (corno francese), Eliseo Smordoni (fagotto). Biglietti: intero da 25 a 15 euro; ridotto da 22 a 12.
L’ultimo dei pomeridiani concerti Aperitifs sarà al Caffè Letterario (ore 18:30, ingresso gratuito) con l’assolo “Salto nel grave” del contrabbassista Paolo Ghetti.
Ravenna Jazz è organizzato da Jazz Network con la collaborazione degli Assessorati alla Cultura del Comune di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna, con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con la partecipazione di EniPower e con il patrocinio della SIAE.
“Reflections on Sketches of Spain” arricchisce di una nuova tappa il percorso intrapreso negli ultimi anni da Ravenna Jazz assieme a Paolo Fresu, con le riletture filologiche delle opere di Miles Davis: “Birth of the Cool” (eseguito da Fresu in nonetto nel 2009) e “Porgy and Bess” (andato in scena nel 2011, con l’Orchestra Jazz della Sardegna). Per questo nuovo capitolo, Fresu sarà affiancato da un suo storico partner, l’altrettanto famoso pianista statunitense Uri Caine, mentre l’orchestra questa volta sarà la PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra, con i suoi diciassette elementi diretti da Mario Corvini.
Fresu torna quindi a misurarsi con Miles Davis in una esecuzione rispettosa-alla-lettera-ma-non-troppo (qualche personalizzazione negli assolo è comunque concessa per non perdere contatto con il vero spirito jazzistico) e questa volta tocca a un altro capolavoro della storia del jazz, nato dalla collaborazione tra il trombettista e l’arrangiatore, pianista e direttore d’orchestra Gil Evans. Il disco originale (Columbia, 1960) era così smaccatamente bello nel suo percorso tra musiche popolari e colte spagnole, illuminate a luce radente dalla scrittura orchestrale di Evans, che finì per tirarsi addosso le ire di certa critica intransigente verso tutto quanto profuma di bello e di successo annunciato. Naturalmente la storia ha dato poi ragione a Davis e al suo lirismo al calor bianco, riammettendo il disco nell’olimpo dei migliori esiti jazzistici del secolo passato.
Il concerto segue quasi fedelmente la scaletta di Sketches of Spain, compreso quel vertice emozionale che è la rielaborazione del secondo movimento del Concierto de Aranjuez di Joaquín Rodrigo, aggiungendo ai brani interludi e ‘riflessioni’ ad opera sia dei due solisti che dell’orchestra. Per integrare la durata dell’album originale, non certo paragonabile a quella che ci si attende da un concerto, Fresu e Caine hanno ripescato anche qualche altro brano davisiano, cercando di conservare il tema latineggiante.
Il “Salto nel grave” col contrabbasso di Paolo Ghetti è un percorso musicale attraverso settant’anni di storia del Novecento, fra jazz e contemporanea, seguendo le tracce di alcuni contrabbassisti capiscuola che hanno emancipato il loro strumento dall’esclusivo compito di accompagnatore: Jimmy Blanton, Slam Stewart, Scott LaFaro, Dave Holland, Stefano Scodanibbio… La rilettura dei loro stili mediante brani originali e standard metterà a nudo il suono profondo e scuro del contrabbasso.
Durante il suo lungo percorso come sideman, Paolo Ghetti ha affiancato celebri jazzisti come Pat Metheny, Peter Erskine, Pat Martino, Dee Dee Bridgewater, Lee Konitz, Kenny Wheeler, John Taylor, Dave Liebman, George Russell…
Ormai quarantenne, Paolo Ghetti ha deciso di uscire dal ruolo di grande accompagnatore per cimentarsi nella direzione di un gruppo: è nato così Profumo d’Africa, il primo lavoro discografico a suo nome.