Francesca da Rimini a Salerno
di Riccardo Zandonai (1883-1944)
mercoledì 8 dicembre ore 21.00
domenica 12 dicembre ore 18.30
martedì 14 dicembre ore 21.00
Tragedia in quattro atti. Libretto di Tito Ricordi dalla tragedia omonima di Gabriele D’Annunzio. Musica di Riccardo Zandonai. Prima rappresentazione: Torino, Teatro Regio, 19 febbraio 1914.
Direttore Daniel Oren
Maestro del Coro Luigi Petrozziello
Regia e Luci Renzo Giacchieri
Scene e costumi Sormani – Cardaropoli da un allestimento storico di E. Deho’
Assistente al direttore d’orchestra Enrico Reggioli
Coreografia Francesco Boccia
Personaggi Interpreti
Adonella Milena Josipovic
Alti Chiara Nicoletta Curiel
Biancofiore Grazia Lee
Francesca da Rimini Daniela Dessì
Garsenda Stefanna Kybalova
Giovanni lo sciancato, detto Gianciotto Alberto Gazale
Malatestino dall’occhio William Joyner
Ostasio Carlo Striuli
Paolo il Bello Fabio Armiliato
Samaritana Tiziana Carraro
Ser Toldo Berardengo Angelo Casertano
Smaragdi Francesca Franci
Un balestriere Francesco Pittari
Un giullare Armando Gabba
Un prigioniero Francesco Pittari
Un torrigiano Angelo Nardinocchi
Orchestra Orchestra Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi”
Coro Coro del Teatro dell’Opera di Salerno
Coro del teatro dell’opera di Salerno
Soprani
Luisa Amabile
Rossella Bruno
Lucia Casbarra
Maria Luisa Coiro
Claudia Corcione
Annalisa Fariello
Bianca Galante
Luigia Gargiulo
Ida Garofalo
Barbara Giuliano
Marcella Manzo
Francesca Napoletano
Alessandra Notari
Lucia Pederbelli
Anna Picerno
Emma Rispoli
Sandra Santangelo
Rita Santucci
Sara Savino
Patrizia Zoccoli
Mezzosoprani-Contralti
Patrizia Coppolino
Angela Giovio
Daniela Grimaldi
Anna Katarzyna Ir
Assunta Manzo
Serena Muscariello
Valeria Padovano
Maria Teresa Petrosino
Annalisa Santucci
Antonella Sicignano
GelsominaTescione
Sara Vicinanza
Tenori
Salvatore Cardone
Salvatore De Crescenzo
Sabatino De Pasquale
Gianpaolo Di Meo
Michele Di Nunno
Antonio Gentile
Paolo Gloriante
Sergio Iennaco
Carmine Mennella
Gaetano Santucci
Luigi Strazzullo
Vincenzo Terrana
Enrico Terrone
Davide Verde
Bassi-Baritoni
Nicola Benincasa
Bruno Capuozzo
Angelo Corrado
Carlo Feola
Luca Giordano
Andrea Langella
Alessandro Menduto
Aurelio Naclerio
Giancarlo Penna
Luigi Pisapia
Biagio Pizzuti
Massimo Rizzi
Ciro Spagnuolo
Figuranti
Guido Caruso
Angelo Casaburi
Mauro Collina
Bernardino Fasanaro
Luca Galdi
Fabio Henrich
Carlo Iuliano
Mirko Polzone
Roberto Ritrovato
Alessia Scermino
Costantino Zampetti
Ballerini
Federica Caiazzo
Stefania Galizia
Sonia Retta
Maria Sansone
Staff Tecnico
Direttore musicale di palcoscenico M° Otello Visconti
Direttore di palcoscenico M° Ermeneziano Lambiase
Pianista del coro M° Lucrezia Benevento
Maestri collaboratori M° Paolo Cavaliere – M° Francesco Ciampa
Maestro alle luci Antonino De Rosa
Responsabile tecnico luci Francesco Giordano
Tecnico luci Michele Vottoriano
Assistente di palcoscenico Brunella De Laurentis
Macchinisti
Paolo Attardo, Michele Iervolino, Davide Panzavolta (capo macchinista), Luigi Perillo, Antonio Sabato
Attrezzisti Gennaro Iacono, Luciano Mancini
Sarte Rosalia De Leo, Loredana Durante, Liliana Landi, Giulia Picariello, Maria Resciniti
Truccatori Linda Baiardini, Immacolata De Crescenzo
Parrucchieri Ilaria Pinto, Francesco Ricciardi, Francesco Trotta
Materiale elettrico: luci e audio Trade Mark Service-Salerno di Nino Tramice
Costumi Casa d’arte Fiore (CTC)
Calzature Pederzoli
Parrucche A.M. Sorrentino
Costruzioni scenografiche Sormani
Attrezzeria Rancati-Milano
Sopratitoli Eikon srl Immagine e comunicazione – Firenze
Trasporti TransIsole – Angri (Na)
Atto I
A Ravenna, in casa dei da Polenta. Francesca da Polenta, figlia del signore della città, Guido, sta per sposare Gianciotto Malatesta, giovane sciancato: lei crede, ingannata, che lo sposo sia in realtà il fratello di Gianciotto, il bel Paolo, che vede palpitando. La sorella di Francesca, Samaritana, è colta da un fosco presagio e le chiede di rinunciare al matrimonio; ma Francesca è salda nel convincimento.
Atto II
Durante la guerra che oppone a Rimini i Malatesta e i Parcitadi. Paolo si fa onore, con accanto, sulla torre, Francesca, che lo rimprovera per l’inganno subito col matrimonio. Ella lo crede ferito e lo accarezza, gli prende la testa fra le mani. Arriva Gianciotto, non parco di lodi per il valore del fratello Paolo. Brindano. Paolo e Francesca si guardano con intensi sensi. Arriva il terzo fratello, Malatestino, ferito. La lotta riprende furiosa.
Atto III
Francesca legge storie d’amore e ascolta musica. Entra Paolo, reduce da un lungo viaggio. Le mostra amore, ella quasi gli cede. Leggono di Lancillotto, come amor lo strinse. Soli e senza alcun sospetto, quando leggono il disiato riso di Ginevra esser baciato da cotanto amante, Lancillotto, non leggono più e Paolo, tutto tremante, bacia Francesca. Libro galeotto..
Atto IV
Il terzo fratello, Malatestino, è innamorato pure lui di Francesca. Ella si rifiuta. Si ode il grido di un carcerato, e Malatestino, crudele, a spada sguainata va a far cessare quel lamento, mentre Francesca si lamenta con il marito Gianciotto delle profferte di Malatestino. Credendo forse Francesca Salome, Malatestino rientra con la testa mozza del carcerato che gridava. Francesca, che non è Salome, fugge in preda all’orrore. Quando Gianciotto lo rimprovera, Malatestino non ce la fa più e rivela quel che sa di Paolo e Francesca. Gianciotto, con un inganno, scopre tutto. Sorprende i due abbracciati e li consegna all’eternità.