Archive for the ‘LIBRI’ Category

Michelin Italia 2017

Thursday, September 15th, 2016

Nuovi 2 stelle Michelin 2017

**

Ristorante Seta del Mandarin Oriental Milano
+1  Antonio Guida 4 cappelli

Enrico Bartolini al Mudec – Milano
n.e. Enrico Bartolini  3 cappelli

Locanda Margon – Ravina di Trento (TN)
+1 Alfio Ghezzi 2 cappelli

Danì Maison Restaurant – Ischia (NA)
n.e. Nino Di Costanzo 3 cappelli

Ristorante Terra – Val Sarentino (BZ)
+1 Heinrich Schneider 2 cappelli

Nuovi 1 stella Michelin 2017

*

Dal Corsaro – Cagliari – Stefano Deidda 1 cappello

Accursio – Modica – Accursio Capraro 1 cappello

Pietramare – Isola di Capo Rizzuto – Alfonso Crescenzo

Quintessenza – Trani – Stefano Di Gennaro 1 cappello

Veritas – Napoli – Gianluca D’Agostino

Il Mosaico – Casamicciola – Giovanni De Vivo

Piazzetta Milù – Castellamare di Stabia (NA)
Luigi Salomone 1 cappello

The Corner – Roma – Marco Martini  1 cappello

Magnolia – Roma – Franco Madama

Bistrot 64 – Roma – Kotaro Noda

Per Me – Giulio Terrinoni – Roma – Giulio Terrinoni 1 cappello

Assaje – Roma – Claudio Mengoni 1 cappello

Aminta Resort – Genazzano – Marco Bottega 1 cappello

Il Pievano – Gaiole in Chianti (SI) – Vincenzo Guarino 1 cappello

Lux Lucis – Forte dei Marmi – Valentino Cassanelli 2 cappelli

Leggenda dei Frati – Firenze – Alessandro Rossi e Filippo Saporito

Trattoria Bartolini – Castiglione della Pescaia (Gr) – Marco Ortolani
1 cappello

Lume – Milano – Luigi Taglienti 3 cappelli

Felix Lo Basso Restaurant – Milano – Felice Lo Basso 1 cappello

La Tavola – Laveno Mombello (VA) – Riccardo Bassetti 1 cappello

Casual – Bergamo – Cristopher Carraro 1 cappelo

21.9 – Piobesi d’Alba (CN) – Flavio Costa 1 cappello

Nostrano – Pesaro – Stefano Ciotti  1 cappello

Da Francesco – Cherasco (CN) – Francesco Oberto

Zappatori – Pinerolo (TO) – Christian Milone 2 cappelli

La Madernassa – Guarene (CN)
Michelangelo Mammoliti 2 cappelli

Ottengono la stella ma cambiano ristorante

*

Vistamare dell’Hotel Il Fogliano Marina di Latina
Chef Rocco De Santis 1 cappello

La Veranda dell’ Hotel Color Bardolino (Vr)
Chef  Enzo Minivaggi

Perdono 2 stelle

**

Enrico Bartolini al Devero – Cavenago di Brianza MB
Ristorante Oliver Glowig – Roma

Perdono la stella

*

La Casa degli Spiriti – Costermano (VR) – Chiusura per ristruutuazione e cambio chef

Castello di Trussio – Dolegna del Collio (GO)

Maso Franch – Giovo (TN) – Chiusura

Aquila Nigra – Mantova

Unico – Milano (cambio chef)

La locanda di Piero – Montecchio Precalcino (VI)

Al Tramezzo – Parma

Il Cecchini – Pasiano di Pordenone (PN)
(cambio cucina, da pesce a carne)

Antica Osteria al Teatro – Piacenza – Chiusura

Il Sole di Ranco – Ranco (VA)
(chef impegnato sui Navigli a Milano)

Il Flauto di pan – Ravello (SA) (cambio chef)

All’Oro – Roma

Giuda Ballerino – Roma

Orso Grigio – Ronzone (TN)

VO – Torino – Chiusura

Il Povero Diavolo – Torriana (RN)
Chiusura in attesa del nuovo chef

L’Accanto – Vico Equense (NA) (cambio chef)

Novità 2017

La Guida Michelin Italia in rete

guida.michelin.it

Con il lancio della Guida Michelin Italia 2017, la selezione dei ristoranti si troverà tra le pagine della “Rossa”, sulla App e in rete.

Dal 15 novembre 2017, collegandosi a guida.michelin.it, la Guida Michelin Italia si trasforma in un motore di ricerca che permette di scegliere un ristorante secondo gusti, occasioni, budget.

A ogni ristorante corrisponde una descrizione dettagliata, con contenuti esclusivi sui ristoranti stellati e gli chef.

Il nuovo look

La 62a edizione della Guida Michelin cambia look, ma non… sguardo.

È lo sguardo sull’Italia che rimane lo stesso. Al servizio del lettore, la Guida è una “fotografia” di una variegata situazione culinaria, una selezione della migliore cucina e accoglienza offerte dal Bel Paese. La qualità della cucina resta il criterio principale di classificazione. Il cambiamento riguarda la grafica e i contenuti, per renderla più facile e piacevole da consultare per il lettore.

Sguardo sulla cucina italiana, dunque, ma sempre rivolto al lettore.

Questo è l’impegno che guida gli ispettori, veri clienti, che come tutti i clienti pagano il conto e sono persone “qualsiasi”.

Questo è il significato dell’”anonimato”, una scelta che permette agli chef e al personale di sala di lavorare in condizioni normali, e agli ispettori di formulare un giudizio il più obiettivo possibile. Gli ispettori lavorano in base a criteri rigorosi, comuni a tutti i 28 paesi in cui è presente la Guida e le valutazioni sono il risultato di riunioni collegiali.

Il nuovo look

Nella Guida Michelin 2017, per ogni località sono elencati prima i ristoranti, poi gli alberghi, gli agriturismi e i b&b.

Tra i ristoranti, i primi che compaiono sono gli stellati.

Ai simboli noti (stelle, Bib Gourmand) se ne aggiunge un altro, il piatto:

Il piatto indica i ristoranti che propongono un buon pasto con prodotti di qualità.

Dopo i simboli, che sintetizzano al primo colpo d’occhio la qualità, due parole chiave in giallo descrivono il tipo di cucina (mediterranea, creativa, ….) e l’ambiente (rustico, accogliente, di design. ….).

Esordisce la rubrica “Ci Piace”: sono i suggerimenti degli ispettori che segnalano le tappe imperdibili – un relais romantico, una dimora storica dalla suggestiva “camera con vista“, un ottimo ristorantino. Un breve testo da leggere come se fosse il consiglio di un amico.

Rimangono invariati

I simboli delle posate incrociate (da una a cinque), che indicano il grado di confort del locale.

I simboli in rosso indicano i ristoranti e gli alberghi con più fascino e charme.

Guida MICHELIN Italia 2017

343 ristoranti stellati

Dodici regioni italiane illuminate da un nuovo firmamento

Due regioni, tre ristoranti: Enrico Bartolini fa incetta di stelle

Con 33 novità tra i ristoranti di qualità, l’Italia si conferma la seconda selezione più ricca al mondo.

Sono 5 i nuovi ristoranti **, 28 le new entry * e 9 le stelle confermate con cambio chef. 20 i nuovi Bib Gourmand.

***

Nella 62a edizione della Guida MICHELIN Italia confermano di avere una cucina che “vale il viaggio”, e quindi le *** Michelin, gli 8 ristoranti dell’edizione 2016:

Piazza Duomo ad Alba, Da Vittorio a Brusaporto, Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio, Reale a Castel di Sangro, Enoteca Pinchiorri a Firenze, Osteria Francescana a Modena, La Pergola a Roma e Le Calandre a Rubano.

**

Sono 41 i ristoranti che “meritano una deviazione”, e quindi le ** Michelin. Tra questi, 5 novità di cui una conferma: Danì Maison, Terra, Locanda Margon, Seta, Enrico Bartolini.

“La Guida 2017 è un viaggio in Italia che davvero suggerisce… molte deviazioni. Danì Maison di Nino di Costanzo, a Ischia, è un viaggio nella tradizione partenopea scandito dai suoi classici, che passa per un giardino dai colori arcobaleno. È la novità più significativa al centro-sud.

Al nord, abbiamo due belle novità: la cucina aromatica di Schneider al ristorante Terra, in Val Sarentino, e la sicura mano di Alfio Ghezzi alla Locanda Margon, a Trento, maturata negli anni e ben sostenuta da una maison di vini di alta qualità.

Due novità a Milano, città dalla clientela esigente, cosmopolita e appassionata di arte, che ben si addice ai due ristoranti Seta, al Mandarin Oriental Hotel, ed Enrico Bartolini al Mudec, Museo delle Culture in zona Navigli.

È indubbio che il 2017 sia l’anno di Enrico Bartolini, che realizza il “triplete” da quattro stelle, fregiandosi di una nuova stella con la rinascita di uno storico locale a Bergamo Alta, ora Casual Ristorante, di un’altra nuova stella in Località Badiola a Castiglione della Pescaia con La Trattoria Enrico Bartolini, e vede al Mudec l’assegnazione delle due stelle.”

Sergio Lovrinovich, Caporedattore della Guida MICHELIN Italia.

Sono 294 i ristoranti *, di cui 28 novità.

Le nuove ** e * stelle

Testi dalla Guida Michelin Italia 2017

PIEMONTE

* Da Francesco Cherasco

Nel cuore della bellissima Cherasco, il ristorante si trova al primo piano di un palazzo seicentesco; occupa due sale, in quella più grande gli affreschi di Operti del secolo successivo vi lasceranno ammirati. In cucina non mancano i classici piemontesi, ma il giovane cuoco non si risparmia nello stupire con qualche piatto anche di mare.

* La Madernassa Guarene

Qui c’è un giovane chef ai fornelli, ma la sua cucina è già diventata una tappa irrinunciabile nel circuito dei grandi ristoranti della regione. I suoi piatti esprimono rigore, tecnica e precisione, ma l’anima viene dalla tradizione e dai prodotti piemontesi, a cui si aggiungono proposte di mare e una passione per le erbe aromatiche coltivate nell’orto del ristorante. D’estate ci si trasferisce in terrazza con vista sulle Langhe.

* Zappatori Pinerolo

Le luci soffuse della bella sala sono un invito ad abbandonarsi all’intrigante cucina dello chef-patron.

Il menu si caratterizza infatti per la sua doppia lettura: se da un lato cita i classici piemontesi, dall’altro si diverte con piatti più moderni.

* 21.9 Piòbesi d’Alba

All’interno di una tenuta vinicola già cantina nel ‘400, le proposte in carta fanno incontrare il mare ligure con il territorio piemontese, puntando su qualità dei prodotti e raffinate presentazioni. Con la bella stagione, terrazza panoramica sulle colline; per dormire, romantiche camere custodi di memorie di viaggio.

LOMBARDIA

* Casual Ristorante Bergamo

Porta la firma di Enrico Bartolini la rinascita di questo storico locale di Città Alta. Nuovo nome e nuovo corso nel segno di un giro d’Italia attraverso i suoi migliori sapori che lo chef ridisegna in piatti moderni e gustosi, mentre la sala si prodiga in maniera professionale, ma al tempo stesso “friendly”.

* La Tavola Laveno Mombello

Sala classica all’interno, ma l’imperdibile appuntamento è sulla terrazza, costruita proprio sull’acqua, con la vista che abbraccia il lago. Cucina raffinata ed estrosa, l’artefice è un giovane cuoco a suo agio con il pesce sia di mare sia di lago, nonché con la carne.

** Seta Milano

Se la caratteristica strutturale del ristorante si esplicita nelle ampie vetrate che creano un continuum tra interno ed esterno, “vola” ancora più in alto, leggera come la seta, la cucina di Antonio Guida, che può permettersi d’interagire con terra e mare, sapori del nord e profumi del sud. Per la par condicio, l’esotismo fa capolino nei dolci.

* Felix Lo Basso Milano

Lo chef pugliese Felice Lo Basso non smette di dar prova del suo talento. Qui lo ritroviamo nella nuova location con vista mozzafiato sulle guglie del Duomo, ma con la sua riconosciuta propensione per piatti creativi, leggeri, colorati: una cucina che pone l’accento sulle ottime materie prime nazionali e che “gioca” allegramente con le consistenze.

** Enrico Bartolini al Mudec Milano

Sono tanti i concetti che si potrebbero utilizzare per definire la cucina di Enrico Bartolini, una delle migliori in città. A noi piace sottolinearne l’equilibrio, l’innovazione, nonché la ricerca, ma anche l’aspetto “contemporary classic”, giusto per mutuare un’espressione cara allo chef. Dal 2016 in “mostra” all’interno del Museo delle Culture.

* Lume Milano

Inserito in un contesto di archeologia industriale, Lume evoca già nel nome il ruolo primario che riveste la luce nel locale grazie alle ampie vetrate. La cucina, invece, ruota attorno alla grande personalità dello chef, Luigi Taglienti, che propone piatti di ricerca tra il moderno ed il creativo, citando a volte la Lombardia, altre la Liguria, sua terra d’origine.

VENETO

* La Veranda Bardolino

Non sarà facile scegliere fra le varie specialità della carta: carne e pesce, sia di lago sia di mare, sono lì a dimostrare la bravura del giovane, ma già esperto, chef.

TRENTINO-ALTO ADIGE

** Terra Val Sarentino

Una raffinata casa al termine d’un tratto di strada tra i boschi per una cucina di grande spessore, grazie alla capacità di un talentuoso chef, che attraverso i suoi piatti fa scoprire i deliziosi sapori della regione. Ricerca, tecnica e personalità suggellate da grande armonia.

** Locanda Margon Trento/Ravina

In zona collinare con vista mozzafiato sulla città di Trento, troverete la Locanda Margon, dove la cucina precisa e attenta di Alfio Ghezzi vi coccolerà nel suo Salotto Gourmet tra tradizione gastronomica e modernità e dove il territorio farà da filo conduttore. Per momenti meno impegnativi la Veranda vi soddisferà con una cucina più semplice.

TOSCANA

* La Leggenda dei Frati Firenze

S’inizia bene e si continua meglio… Dopo una salita vertiginosa per chi lo raggiunge a piedi, varcata la soglia del bellissimo complesso museale di Villa Bardini (non lontano da Palazzo Vecchio), vi attende un’atmosfera elegante ed accogliente, mentre la cucina riesce a stupirvi con sapori creativi e moderni, sicuramente convincenti. Una vera e propria esperienza multisensoriale!

* La Trattoria Enrico Bartolini Castiglione della Pescaia/Badiola

Nelle affascinanti sale di rustica eleganza una nuova ventata di freschezza grazie allo chef Bartolini: non dimentichi della tradizione e del territorio, i piatti hanno una connotazione moderna unita a cotture tradizionali con spiedi e braci.

* Lux Lucis Forte dei Marmi

Circondato da ampie vetrate, la luce diventa qui complemento d’arredo: ambiente di moderna eleganza e design minimal per una cucina creativa frutto di un approfondito lavoro di ricerca sia nelle tecniche di preparazione sia nella selezione dei migliori ingredienti.

* Il Pievano Gaiole in Chianti

Nello straordinario contesto di un monastero millenario, la carta è un originale connubio d’ispirazione toscana e campana; oltre alla carne c’è un’ottima proposta di pesce, ma soprattutto un’eleganza nei piatti difficilmente dimenticabile. Nella bella stagione si cena nella romantica corte.

MARCHE

* Nostrano Pesaro

La città, e non solo, gli ha decretato il successo: un’ottima cucina senza incertezza alcuna, piatti dalla spiccata personalità e nitidezza di sapori. A pochi metri dalla celebre scultura a sfera di A. Pomodoro, un locale frizzante come il suo giovane staff.

LAZIO

* Aminta Resort Genazzano

Tra colline disseminate di ulivi e prodotti agricoli che ritroverete in tavola, il casolare ottocentesco è la casa di uno dei più interessanti cuochi della campagna romana. Spunti di cucina laziale, ma spazio a divagazioni di ogni genere, sempre all’insegna di una cucina gustosa; gli amanti dello Champagne troveranno qui una straordinaria proposta.

* Il Vistamare Latina/Lido di Latina

La spiaggia ed il mare sono letteralmente a portata di mano, perché la sala, grazie alle pareti di vetro, pare un acquario panoramico, mentre l’esperta mano dello chef vi delizierà con piatti ricchi di fantasia, creatività e, soprattutto, gusto.

* Assaje Roma

Con la nuova proprietà, l’albergo rinnova completamente il ristorante che diviene Assaje, “abbondanza” in napoletano. Generoso è infatti il richiamo alla cucina mediterranea in un menu composto da piatti moderni, ma “rassicuranti”: carne e pesce vengono proposti in ricette classiche o più estrose, servite con grande professionalità e cordialità.

* Per Me Giulio Terrinoni Roma

In un vicolo traverso di via Giulia, a fine 2015, lo chef Terrinoni ha aperto questo locale, intimo e minimal, che propone una cucina creativa, sempre attenta ai sapori e agli equilibri, celebre per le preparazioni a base di pesce seppur altrettanto abile con la carne. Nella nuova formula, a pranzo, la carta è accompagnata anche dai “tappi”, mini assaggi a prezzi ragionevoli. Vantandovi, potrete così affermare: “Per Me, cucina Giulio”…

* Bistrot 64  Roma

Nello stile è ancora un bistrot con la sua piacevole informalità, il servizio però è cortese e pieno di attenzioni, mentre la cucina una sorpresa di creatività, nonché fantasia.

* Magnolia Roma

Dopo una galleria, le cui pareti rivestite di marmo nero sono percorse da un velo d’acqua e da luci avvolgenti, un superbo chiostro vi dà il benvenuto e diventa la location ideale per mangiare all’aperto, clima permettendo. La cucina del nuovo chef ha uno stile moderno e creativo: i piatti vanno ben oltre la convenzione e si presentano come quadri, vere opere d’arte disponibili in due formati.

* The Corner Roma

È l’angolo in cui lo chef Martini, in collaborazione con il suo staff, elabora una cucina moderna e fantasiosa; l’ambiente è un giardino d’inverno con contaminazioni di stili, ma c’è anche una terrazza lounge per aperitivi e qualche assaggio, “tutelata” da un Superman di marmo a grandezza naturale.

Su prenotazione anticipata, carta gourmet anche a pranzo.

CAMPANIA

* Piazzetta Milù Castellammare di Stabia

Parallelo al lungomare, sarà un’intera famiglia a coccolarvi – insieme ad un giovane cuoco dalla solida esperienza – in un ambiente elegantemente moderno. Il menu contempla piatti altrettanto contemporanei, sebbene ispirati alla tradizione locale, ma anche ottime carni alla griglia.

** Danì Maison Ischia

“Chi l’ha visto?” era una domanda che correva di bocca in bocca per oltre un anno, ma ora, rieccolo, e in piena forma! A maggio 2016, Nino Di Costanzo ha aperto un locale tutto suo nella casa, che fu prima dei nonni e poi dei genitori. Un piccolo, romantico salotto avvolto da un bel giardino mediterraneo, in cui gustare le ricette che lo hanno reso famoso in virtù di una cucina tecnica, ma anche creativa, mentre il cuore batte per i sapori del Mediterraneo. Il mare non si vede, ma la bellezza estetica dei piatti vi renderà comunque felici.

* Il Mosaico Casamicciola Terme

Il Mosaico torna a far parlare di sé: con la stagione 2016, infatti, riapre ed inizia con una nuova linea gastronomica affidata ad un cuoco, già premiato in altre location grazie ad una cucina creativa dal grande impatto visivo. Carne e pesce si alternano mentre in sottofondo si cita spessissimo la Campania.

* Veritas Napoli

Ecco un locale accogliente di cui si parla tanto in città, stiloso seppur leggero e minimal, con un ottimo servizio in sala. Ma soprattutto con uno chef che conosce i sapori della napoletanità, che rielabora riuscendo ad essere semplice e insieme convincente, consegnandoci la tradizione su un piatto di fantasia.

PUGLIA

* Quintessenza Trani

Posizione centrale, sebbene non sul porto, per questo locale che segue due linee contrapposte: design minimalista negli ambienti, ma fantasia da vendere per quanto riguarda la cucina, che propone ottime materie prime e un olio extra vergine di produzione propria.

CALABRIA

* Pietramare Isola di Capo Rizzuto

All’interno del Praia Art-Resort, in una raffinata atmosfera di muretti a secco e vegetazione mediterranea, la cucina è un gustoso connubio tra le eccellenze gastronomiche calabresi e l’inventiva del cuoco campano. Preparate il palato a piatti mediterranei di grande livello!

SICILIA

* Accursio Modica

Cucina originale, creativa e policroma in un ristorante che suggerisce l’intimità della casa privata nelle sue salette interne, mentre l’ampio dehors affacciato su corso Umberto si apre alla vivacità della città.

SARDEGNA

* Dal Corsaro Cagliari

Per anni il miglior ristorante di Cagliari, questo sobrio angolo di eleganza, grazie alla passione ed al continuo impegno della famiglia che lo conduce è diventato uno dei migliori ristoranti dell’intera Sardegna. Tra archi, quadri e specchi, le coreografie moderne dei piatti, che rivivono i sapori sardi con fantasia, vi piaceranno anche e soprattutto per il loro buon gusto ed equilibrio. Ambiente più semplice e cucina rustica nella versione bistrot.

Numeri: novità e curiosità

Sono circa 300 le novità contenute nella 62a edizione della Guida MICHELIN Italia, che propone ai suoi lettori circa 5.300 esercizi distribuiti su più di 1.700 comuni.

Tra gli oltre 2600 ristoranti:

958 sono i ristoranti che propongono un pasto completo a meno di 25 €

Sono 260 i Bib Gourmand, 20 le novità.

Il simbolo indica gli esercizi che propongono una cucina di qualità, a carattere tipicamente regionale, con un menu completo a meno di 32 € (35 € nelle città capoluogo e nelle località turistiche importanti).

All’Emilia Romagna il primato, con 33 ristoranti “Bib Gourmand”.

Stelle e turismo

Lo studio “Taste Tourism”, condotto da JFC nel 2016 sui ristoranti stellati italiani, ha stimato in 282 milioni di euro il fatturato indotto generato dai clienti dei ristoranti che soggiornano sul territorio, spesa che non comprende il conto pagato al ristorante stellato.

“Da dove provengono i clienti dei ristoranti stellati Michelin? Per quanto riguarda l’Italia, la maggior parte della clientela è residente in Lombardia, poi in Piemonte ed a seguire in Emilia Romagna; queste tre regioni generano il 28,5% del totale della clientela italiana dei ristoranti stellati nazionali.

Sono invece americani i principali “fan” stranieri della cucina stellata italiana (rappresentano il 21% sul totale della clientela straniera), seguiti da quelli inglesi (14,2%), da quelli francesi (9,2%) e giapponesi (8,2%). Ancora: i clienti cinesi (6,9%), quelli belgi (6,6%), gli svizzeri (5,8%), i clienti provenienti dai Paesi Scandinavi (5,2%) e dalla Germania (4,5%).”

Il panorama stellato della Guida Michelin 2017 si configura così:

* totale ristoranti 294

** totale ristoranti 41

*** totale ristoranti 8

Per un totale di 343 ristoranti stellati.

Anche in questa edizione spiccano molti giovani talenti, ai quali viene assegnata per la prima volta l’ambita stella. Tra le 33 novità, infatti, 10 chef hanno un’età inferiore ai 35 anni. Mentre tra i 9 ristoranti che confermano la stella con cambio chef 5 hanno meno di 30 anni.

Il Piemonte riconquista la seconda posizione con tre new entry (1*** 7**31*), il Lazio è la regione più dinamica, con 7 novità.

“Con tre stelle su quattro localizzate nella zona delle Langhe e del Roero e una quarta a Pinerolo, il Basso Piemonte e le sue regioni vinicole, decretate dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità, quest’anno sono una delle regioni più dinamiche d’Italia, ad ogni livello, dai ristoranti gourmet alla ricchezza e qualità dei prodotti gastronomici d’eccellenza.”

Sergio Lovrinovich, Caporedattore della Guida MICHELIN Italia.

La Lombardia conferma il suo primato per numero di stellati: 58 ristoranti (2***6** 50*) e 6 novità. La Campania, con 39 ristoranti (6** 33*), si posiziona sul terzo gradino del podio, pur con lo stesso numero di ristoranti stellati del Piemonte, ma senza ristoranti o; seguono il Veneto (1***3**31*) e la Toscana (1***4**29*).

Nella classifica per provincia, Napoli rafforza la sua posizione con 23 ristoranti stellati (6**17*), Roma passa al secondo posto, con 12 ristoranti stellati (1*** 1** 20*), e distanzia Bolzano (5**13*), raggiunta in terza posizione da Milano, sempre con 18 ristoranti (5**13*).

“Con 5 nuove stelle e 2 stelle confermate con un cambio di chef, a Roma il 2016 è stato un anno all’insegna del dinamismo e delle novità, con il numero più alto di stelle assegnate a una singola località. Sempre solida la ristorazione in alberghi di lusso (Assaje e Magnolia), ma anche aree meno centrali si fanno piacevolmente centro di aggregazione culinaria con il Bistrot 64 e il The Corner. Si conferma la bravura di Terrinoni al suo esordio da chef imprenditore, con la sua solida cucina di pesce.”

Sergio Lovrinovich, Caporedattore della Guida MICHELIN Italia.

“A Milano, la forza di Expo ha spinto chef e investitori a rendere sempre più allettante la proposta ristorativa meneghina. La cucina minimalista di Bartolini al Mudec riflette il carattere preciso e perfezionista di Enrico; al Seta, Antonio Guida centra il traguardo già raggiunto, certificando la sua bravura senza confini territoriali. Quasi in contrapposizione, due ottime cucine si trovano da Felix Lo Basso, finalmente con vista sulle guglie, e nell’ottimo “ristorante di quartiere”, il Lume di Luigi Taglienti: due cucine sicure, con notevoli inserti interregionali, rispettivamente pugliesi e liguri.”

Sergio Lovrinovich, Caporedattore della Guida MICHELIN Italia.

Le regioni con più ristoranti Bib Gourmand sono:

Emilia Romagna 33 Bib (4 novità), Piemonte 29 Bib (4 novità), Lombardia 29 Bib (2 novità), Veneto 25 Bib, Toscana 21 Bib (1 novità).

I numeri della Guida MICHELIN Italia 2016

Esercizi più ameni 382

Carta dei vini interessante 730

LA TAVOLA|

Ristoranti che propongono

un pasto completo

a meno di 25 €

958

“Bib Gourmand”

Cucina di qualità con un

menu completo a meno di

32 € 35 € nelle città capoluogo

260

STELLE MICHELIN

*

294

**

41

***

8

La Guida MICHELIN

I rigorosi criteri di selezione, applicati in modo omogeneo in 28 paesi, rendono la Guida Michelin un riferimento nel campo della ristorazione. Gli ispettori Michelin operano in modo anonimo seguendo una consolidata metodologia in tutto il mondo e pagano il conto al ristorante, valutando esclusivamente la qualità della cucina in base a cinque criteri definiti da Michelin: qualità dei prodotti, gusto e abilità nella preparazione dei piatti e nella combinazione dei sapori, cucina rivelatrice della personalità dello chef, rapporto qualità/prezzo e continuità nel tempo e nel menu.

Questi criteri sono rispettati dagli ispettori Michelin in Italia, come in Giappone o in Cina e negli Stati Uniti. Ne consegue che la qualità di un ristorante tre stelle è la stessa a Firenze e a New York, così come dev’essere equiparabile la qualità di un ristorante una stella a Napoli e a Londra.

MICHELIN Italia 2017

Premi speciali

Nell’ambito della 62a edizione della Guida Michelin Italia, sono stati assegnati i premi

Giovane Chef Michelin Italia 2017 e Qualità nel tempo Michelin Italia 2017.
Il premio Giovane Chef Michelin Italia 2017 offerto da Alfa Romeo è stato assegnato a Federico Gallo, Locanda del Pilonem, Alba.
Classe 1987, 29 anni all’insegna dell’ottima cucina, il giovane chef, dopo esperienze In Messico e negli Stati Uniti, cresce con Cannavacciuolo a Villa Crespi, successivamente diventa secondo dello chef giapponese alla Locanda del Pilone.
Nel 2015, in piena stagione del tartufo, con il ristorante a pieno regime, lo chef decide di tornare in Giappone e il suo secondo deve mantenere alti gli standard senza una guida e in un momento di altissimo lavoro. Il giovanissimo Federico dimostra una marcia in più nel prendere la guida del team e condurlo fino alla chiusura dell’anno.
Già deciso che avrebbe assunto la posizione, nel periodo invernale è inviato al Geranium di Copenhagen, su cui nel frattempo brillanommm nella guida Main Cities of Europe.
Una volta rientrato, Federico imposta un nuovo menù, che dimostra mano ferma e precisa, rispetto della tradizione, tecniche contemporanee, sapori puliti e senso del management in una brigata tutta di giovani.
Il premio Qualità nel tempo Michelin Italia 2017, offerto da Eberhard, è stato assegnato al Ristorante San Domenicomm, Imola.
La coppia dei fratelli Marcattilii, Valentino in cucina e Natale all’accoglienza, è una pietra miliare della ristorazione italiana. Dopo la fondazione del ristorante nel 1970 da parte di Gianluigi Morini accompagnato dallo chef Nino Bergese, Valentino prende la guida di
questa cucina nel 1977 e da qui inizia una storia di qualità, classe e ospitalità, in cui è maestro il fratello Natale. Entrambi sono presenti nel ristorante dal primo giorno di apertura.
Nel 2015, Valentino e Natale festeggiano i 45 anni di attività e continuano con passione a mantenere alta la qualità di questo storico ristorante, da sempre riferimento per l’alta ristorazione.
La presenza del Ristorante San Domenico nella Guida Michelin è una bella storia: aperto nel 1970, il locale fa il suo ingresso tra i ristoranti selezionati nel 1973, ottiene una stella nel 1975, due stelle nel 1977, con l’arrivo dell’attuale chef Valentino al comando. Perdono una stella dal 1989 al 1999, ma la riconquistano nel 2000. Sono una vera istituzione nel panorama italiano della ristorazione. Il “segreto”
di questa avventura lunga e sempre appassionante è un’ospitalità schietta, seria, di stampo classico. “Al San Domenico si sta sempre bene”, dicono gli ispettori, pensando sia alla cucina sia alla piacevolezza dell’insieme.
Alla cerimonia di premiazione, la lettura dei nominativi dei vincitori è stata affidata ad una giovane star della gastronomia mondiale: David Muñoz, tre stelle Michelin, chef del Ristorante Diverxo di Madrid.
Una escalation rapida lo ha proiettato nell’olimpo della gastronomia mondiale: la prima stella Michelin nel 2009 a 29 anni, la seconda nel 2011 a 31 anni, la terza nel 2013 a soli 33 anni.
Tre stelle e un mondo onirico, surreale e di fortissimo impatto emotivo, in cui lo chef percorre “nuove vie inesplorate per comprendere l’esperienza gastronomica.” Le sue sono vere opere d’arte contemporanea, in cui la creatività oltrepassa i confini della ragione.
“Pazzia su tela”, si legge sul suo sito internet. E così si chiamano i suoi famosi piatti, lienzos, che significa “tele“.
Per gli ispettori della Guida Michelin il suo ristorante è “un’Isola che non c’è dove si elabora una gastronomia caratterizzata da sorpresa e trasgressione… una divertente cucina girovaga che non vi lascerà indifferenti… che intensifica le sensazioni e raggiunge il culmine nei suoi famosi piatti-tele.”

Bottura, Miglior Ristorante al mondo e il suo Circo di Chef a Rimini

Friday, June 17th, 2016

Al circo del gusto con Bottura e i più grandi chef da tutto il mondo

a Rimini per ‘Al Meni’

Il 18 e 19 giugno Rimini diventa capitale del gusto con il circo mercato dei sapori e delle cose fatte con le mani e col cuore. 12 grandi chef della Regione incontrano 12 giovani chef internazionali, dentro e fuori un circo colorato, per un evento unico fra show cooking, degustazioni, street food gourmet, mercato dei prodotti top dell’Emilia Romagna, laboratori, lab store di artigianato, gelato stellato. Con ‘Al Meni’, ovvero le mani – dal titolo di una poesia di Tonino Guerra – prodotti d’autore e cucina d’autore si incontrano davanti al mare

Un grande tendone da circo a strisce bianche e rosse con Massimo Bottura a guidare le acrobazie delle mani di 24 chef da tutto il mondo. Il 18 e 19 giugno torna ‘Al Méni’ – ovvero in dialetto romagnolo ‘le mani’, dal titolo di una poesia di Tonino Guerra – il circo mercato dei sapori e delle cose fatte con le mani e col cuore. Un evento unico, dedicato al cibo in tutte le sue forme, tra degustazioni, show cooking stellati, laboratori, incontri con autori ed esperti, mercato di produttori di eccellenza, street food e gelati gourmet, lab store di artigianato, personal shopper del gusto, cacce al tesoro fra i sapori e molto altro ancora (almeni.it).

Per due giorni la via Emilia si trasforma in un enorme scivolo che raccoglie e fa scendere verso il mare tutte le eccellenze della Regione – unica in Europa a vantare un paniere di 43 prodotti Dop e Igp – pronte ad essere cucinate da 12 chef stellati dell’Emilia Romagna che incontreranno altrettanti colleghi provenienti da tutto il mondo, sotto la guida del più premiato di sempre, Massimo Bottura.

Cuore pulsante dell’evento sarà il colorato tendone del Circo 8 e 1/2, omaggio allo spirito onirico di Fellini, che si trasforma in una grande cucina a vista, dove Massimo Bottura chiama a raccolta le mani e i cuori di 24 chef alle prese con sessioni parallele di show cooking. Obiettivo: contaminare idee e ricette, avvicinando la cucina d’autore ad un pubblico ampio di curiosi e appassionati. La festa del gusto prosegue attorno al circo, dove speciali punti street food gourmet interpretano la cucina da strada e – novità di quest’anno – anche il gelato, con i migliori ingredienti del territorio, mentre sul lungomare fino al porto è allestito un vero e proprio Mercato delle eccellenze: un percorso del gusto tra piccoli e grandi produttori agricoli, Presìdi Slow Food e Mercati della Terra, da scoprire anche con speciali Personal Shopper di Slow Food. Davanti al Circo, verso la Fontana dei Quattro Cavalli, gli artigiani e i designer di Matrioska reinterpretano il tema del food per mostrare creazioni contraddistinte dal marchio “fatto a mano”. E poi ancora laboratori di panificazione antica, incontri con esperti e degustazioni guidate nei due punti Slow Food allestiti dentro e fuori dal circo, cacce al tesoro.

Gli Showcooking degli chef nel circo 8 e ½ dei sapori

Anche quest’anno al centro di Al Meni ci sarà il tendone da circo, con la sua scenografica cucina a vista, che vedrà alternarsi negli show cooking 12 chef regionali in coppia con 12 fra i giovani cuochi più interessanti del mondo, protagonisti della gastronomia del futuro, per proporre al pubblico piatti stellati a prezzi da street food.

Fra gli chef italiani dell’edizione di quest’anno ricordiamo gli stellati Aurora Mazzucchelli, Maria Grazia Soncini, Terry Giacomello, Gianpaolo Raschi, ma anche l’astro nascente Gianluca Gorini, che incontreranno cuochi di varia provenienza, fino da Lima, con Emilio Macias, ma anche dal Brasile con Tabata Hanninen.Tutti legati da una comune voglia di ricerca ed esplorazione, scambio, contaminazione di idee, esperienze e materie prime. Le presenze femminili contano anche l’irlandese Rose Green che è già in viaggio raccogliendo ingredienti fattoria per fattoria, e la statunitense Rosio Sanchez, ex pasticcera del Noma di Copenhagen e ora alla guida del suo “Hija de Sanchez”. Gradito ritorno quello di Simone Tondo che, proprio in concomitanza di Al Meni, aprirà il suo nuovo ristorante a Parigi “Tondo” e del giapponese Takahiko Kondo, Sous chef dell’Osteria Francescana di Modena. Ma anche lo star chef Svedese Niklas Ekstedt, noto non solo per i suoi programmi televisivi, ma anche per il suo ristorante stellato appoggiato da una cucina interamente a legna. E poi ancora Leonardo Pereira, Mathias Bernwieser, Sebastian Myers dell’emergente Wilder e Sage, Giovanni Cuocci, Silver Succi, Rino Duca, Philipp Rachinger, il cileno Diego Prado, Sven Chartier dell’acclamato Saturne di Parigi, Emilio Barbieri, Alessio Malaguti, Stefano Ciotti. All’interno del circo 8 e ½ non potevano mancare i vini di qualità del territorio da degustare all’enoteca ‘Al Méni’. La selezione dei vini, curata dall’associazione Chef to Chef, avrà al centro i migliori vini del territorio per un’offerta che illustri il paesaggio più caratteristico dell’Emilia Romagna.

Il mercato dei prodotti agricoli

Accanto al circo, sul lungomare verso il porto, è allestito un percorso del gusto tra piccoli e grandi produttori agricoli. Contadini e vignaioli, casari e artigiani si incontrano in un percorso del gusto unico, dove poter scegliere, gustare e acquistare le eccellenze del territorio fra 60 fornitori top dei ristoranti stellati. Dal Parmigiano Reggiano all’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, dal Culatello di Zibello al Prosciutto di Parma, frutta, piada e Squacquerone, i pesci del nostro mare, i funghi del nostro Appennino, lo scalogno migliore, il riso delle pianure ferraresi. Un esperto ‘personal shopper’ Slow Food sarà a disposizione (due volte la mattina e due volte al pomeriggio) di chi vorrà farsi guidare alla scoperta dei prodotti e dei produttori presenti al Mercato, fra Presìdi Slow Food, Mercati della Terra Slow Food, produttori selezionati da CheftoChef emiliaromagnacuochi e dalla Strada dei vini e dei sapori di Rimini.

Raddoppiano gli spazi di Slow Food Emilia Romagna

Quest’anno gli spazi Slow Food presenti ad Al Meni raddoppiano. Dentro il circo 8 e ½ ma anche fuori, nei giardini accanto alla grande Macchina Fotografica, si parlerà di territori, produttori e di cuochi, prodotti, esperienze, cibo nelle immagini e nelle parole. Saranno questi i temi degli appuntamenti pensati da Slow Food Emilia Romagna nell’ambito dei momenti di incontro ‘Il gusto di sapere’ e del ciclo di laboratori ‘Dire, fare e gustare’. Attraverso cacce al tesoro, laboratori su piada, ortoterapia, erbe officinali, analisi sensoriali, etichettatura, ma anche faccia a faccia con tanti protagonisti, dallo chef Piergiorgio Parini del Povero Diavolo, alla foodblogger Federica Gif, dal docente Antonio Attorre alla saggista Cinzia Scaffidi, produttori ed esperti, si parlerà di cibo con molte sfumature . Contestualmente ad Al Meni, quest’anno si svolgerà a Rimini il Consiglio nazionale di Slow Food Italia, con 80 delegati della “chiocciola” da tutto il Paese.

Lo street food gourmet e il gelato stellato attorno al circo 8 e 1/2

Nella rotonda che circonda il circo, ci saranno speciali punti street food gourmet, espressione delle anime di CheftoChef, l’associazione dei grandi cuochi e dei produttori di eccellenza della regione. La macelleria Zivieri guiderà il food truck con il meglio della produzione artigiana, fra ‘qebab’ di mora romagnola, panini, hamburger rivisti in chiave strettamente regionale.

Lo chef Alberto Faccani coordinerà le mani di alcuni cuochi della regione che si cimentano nella cucina da strada, interpretando i migliori ingredienti emiliani e romagnoli. Sabato 18 giugno a pranzo e cena lo street food degli chef avrà come protagonisti: Matteo Aloe (Berberè), Athos Migliari (La chiocciola), Alberto Faccani (Magnolia), Takahiko Kondo (Osteria Francescana), Davide Di Fabio (Osteria Francescana), mentre domenica 19 ci saranno Riccardo Agostini (il Piastrino), Fabrizio Mantovani (FM), Mariano Guardianelli (Abocar), Davide Di Fabio (Osteria Francescana), Takahiko Kondo (Osteria Francescana), Alberto Faccani (Magnolia), Fabio Rossi (Vite).

Due postazioni speciali vedranno il ristorante Quartopiano, capitanato dallo chef Silver Succi, proporre lo street food ed i prodotti a chilometro zero declinati secondo i rinomati canoni della cucina gourmand e L’Osteria la Sangiovesa, insieme ai prodotti di Tenuta Saiano, portare la vera cucina tipica romagnola, ottenuta dal rispetto dei prodotti in tutta la loro integrità e stagionalità. Altra postazione, quella della birra Amarcord, espressione di un territorio ricco di sorprese, con una proposta di abbinamento perfetta per lo street food. Uno speciale spazio sarà dedicato al gelato artigianale dove alla tradizione sarà abbinata innovazione e passione in collaborazione con Mo.Ca. e i docenti della Carpigiani Gelato University, rinomati chef e gelatieri del territorio. Oltre ai più tradizionali, rivisitati anche quattro gusti speciali realizzati in collaborazione con gli chef di Al Mèni: Aurora Mazzucchelli, Terry Giacomello, Takahiko Kondo ed Emilio Maciàs. Per i più piccoli e per le famiglie sono previsti anche i laboratori “Gelato Emotions” del Gelato Museum Carpigiani: corsi in pillole di gelateria artigianale per grandi e piccini in programma sabato 18 e domenica 19 giugno alle 19 e alle 21.30.

Speciale Matrioska, artigianato, design, buone idee

Il fertile terreno dell’Emilia Romagna non genera solo prodotti da gustare: accanto al mercato dei contadini e di fronte al circo 8 e ½, c’è Speciale Matrioška, un salone a cielo aperto di creatività e manualità. Artigiani e designer del territorio reinterpretano il tema del food per mostrare e dimostrare le loro creazioni contraddistinte dal marchio “fatto a mano”. Ad ‘abitare’ l’asse di piazzale Fellini, naturale invito al circo, tutto ciò che unisce innovazione, manualità e amore per il creare: dalle illustrazioni alle ceramiche, dagli arredi all’abbigliamento, dagli accessori alle lampade, dai tessuti alle sculture.

Un laboratorio sulla panificazione antica

Nei giardini di piazzale Fellini si potrà assaggiare il pane antico preparato con 5 tipi di grano del III secolo e cotto in un forno celtico realizzato con le tecniche antiche basate sull’argilla cruda. E’ ‘Panis Antiquus & co.’, un ricco cartellone di appuntamenti e laboratori organizzati da Dimora Energia per Al Meni, alla riscoperta delle tecniche della panificazione antica ma anche alla selezione e preparazione delle erbe spontanee commestibili, la preparazione e conservazione dei farmaci, gli antichi condimenti Oltre alla dimostrazione al pubblico si svolgeranno anche laboratori per adulti e ragazzi.

Un pic nic stellato nei giardini del grand Hotel

Evento nell’evento, il déjeuner sur l’herbe, domenica 19 giugno (dalle ore 11,30 alle 15) i cancelli del Grand Hotel si apriranno per un pic nic speciale, organizzato nei giardini dello splendido Hotel liberty caro a Fellini, a cura di Claudio di Bernardo, chef del Grand Hotel di Rimini, di Roberto Rinaldini, maestro di pasticceria, in collaborazione con Massimo Bottura e gli chef di Al Meni. (disponibilità limitata, su prenotazione, turismo@comune.rimini.it)

Da Al Meni a ‘Spessore!’ la cucina d’autore si trasferisce a Torriana

Ideale ‘sequel’ di Al Meni sarà ‘Spessore!’, manifestazione che si terrà dal 21 al 24 giugno al Povero Diavolo di Torriana. La manifestazione segue a tambur battente Al Meni e ne amplifica, seppur in un contesto più raccolto, il messaggio: avvicinare la cucina d’autore al pubblico. Nei 4 giorni dell’evento sfilano nella cucina del Povero Diavolo 14 cuochi di varia provenienza legati da una comune filosofia di ricerca e stile esplorativo. Per l’alto profilo dei partecipanti, la freschezza, varietà e pregio delle artigianalità coinvolte, Spessore si qualifica come vetrina di assoluta originalità nel panorama delle iniziative gastronomiche in grado di offrire uno spaccato ricco della vitalità e del carattere innovativo della cucina italiana contemporanea.

In allegato alcune immagini dell’evento e le immagini della conferenza stampa odierna che si è tenuta al Grand Hotel di Rimini alla presenza del Sindaco di Rimini Andrea Gnassi, del segretario di CheftochefEmiliaromagnacuochi Enrico Vignoli e della Presidente Slow Food Emilia Romagna, Raffaela Donati.

101 Wine Spectator Vinitaly 2016

Sunday, April 3rd, 2016

2016 OperaWine Winery

Lista delle aziende selezionate

Fra parentesi l’annata (se diversa) e la posizione ottenuta nella classifica mondiale di fine anno 2015. Ricordando che le aziende italiane nei primi 100 erano in totale 20.

CASTELLO D’ALBOLA Chianti Classico Riserva 2010 (2011 n.46)

ALLEGRINI Amarone della Valpolicella Classico 2010

ALTESINO Brunello di Montalcino Montosoli 2010 (n.18)

CASTELLO DI AMA Toscana L’Apparita 2008

D’ANGELO Aglianico del Vulture 2012 (n.74)

ANSELMET Chardonnay Valle d’Aosta Élevé en Fût de Chêne 2013

ANTINORI Chianti Classico Badia a Passignano Riserva 2007

ARGIOLAS Isola dei Nuraghi Turriga 2010

AVIGNONESI Vino Nobile di Montepulciano Grandi Annate 2011

CASTELLO BANFI Brunello di Montalcino Poggio alle Mura Riserva 2008

BELLAVISTA Extra Brut Franciacorta Gran Cuvée Pas Operé 2005

BELLENDA Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore S.C. 1931 2006

BERTANI Amarone della Valpolicella Classico Capitel Monte Olmi 1964

BINOMIO Montepulciano d’Abruzzo 2010

BIONDI-SANTI Brunello di Montalcino Tenuta Greppo 2008

BRAIDA DI GIACOMO BOLOGNA Barbera d’Asti Bricco dell’Uccellone 2010

CA’ DEL BOSCO Franciacorta Cuvée Annamaria Clementi Riserva 2005

ARNALDO CAPRAI Montefalco Sagrantino 25 Anni 2010

CARPINETO Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2007 (2010 n.26)

CASANOVA DI NERI Brunello di Montalcino Cerretalto 2008

CASTELLARE DI CASTELLINA Toscana I Sodi di San Niccolò 2011

CAVALLOTTO Barolo Bricco Boschis Vigna San Giuseppe Riserva 2008

CERETTO Barolo Bricco Rocche 2005

CESARI Amarone della Valpolicella Bosan 2000

ELVIO COGNO Barolo Ravera 2006

ALDO CONTERNO Barolo Romirasco 2005

CUSUMANO Sicilia Sàgana Tenuta San Giacomo 2011

DAMILANO Barolo Cannubi 2011

DESIDERIO BISOL & FIGLI Dry Valdobbiadene Superiore di Cartizze 2014

DETTORI Romangia Red 2011

DONNAFUGATA Passito di Pantelleria Ben Ryé 2010

DREI DONÀ Sangiovese di Romagna Superiore Pruno Riserva 2008

FALESCO Lazio Montiano 2011

FALLETTO DI BRUNO GIACOSA Barolo Le Rocche del Falletto Riserva 2007

LIVIO FELLUGA Colli Orientali del Friuli Terre Alte 2008

MARCO FELLUGA Collio Russiz Superiore Col Disôre 2003

FATTORIA DI FELSINA Toscana Fontalloro 2011

FERRARI Extra Brut Trento Riserva Lunelli 2006

FEUDI DI SAN GREGORIO Irpinia Serpico 1999

GIANFRANCO FINO Primitivo di Manduria Es 2012

FONTERUTOLI Toscana Siepi 2006

FONTODI Colli della Toscana Centrale Flaccianello 2007

MARCHESI DE’ FRESCOBALDI Chianti Rufina Nipozzano Vecchie Viti Riserva 2012

GAJA Langhe Sperss 2011

FATTORIA GALARDI Roccamonfina Terra di Lavoro 2011

BIBI GRAETZ Toscana Colore 2008

J. HOFSTÄTTER Gewürztraminer Alto Adige Kolbenhof 2013

VINCENZO IPPOLITO Cirò Ripe del Falco Riserva 2001

JERMANN Venezia-Giulia Dreams 2012

LIBRANDI Val di Neto Gravello 2012

LINI ORESTE & FIGLI Vino Spumante Metodo Classico In Correggio 910 Rosso 2004

CANTINE LUNAE BOSONI Vermentino Colli di Luni-Liguria Black Label 2014

LUNGAROTTI Torgiano Rubesco Vigna Monticchio Riserva 1977

LE MACCHIOLE Toscana Paleo Red 2008

DI MAJO NORANTE Molise Don Luigi Riserva 2012

GIUSEPPE MASCARELLO & FIGLIO Barolo Monprivato 2001

MASCIARELLI Montepulciano d’Abruzzo Villa Gemma 2008

MASI Amarone della Valpolicella Classico Mazzano 2007 (Serègo Alighieri Vaio Armaron 2008 n.8)

MASSERIA LI VELI Aleatico Salento Passito 2008

MASSOLINO Barolo Vigna Rionda Riserva 2005

MASTROBERARDINO Taurasi Radici Riserva 2006

MASTROJANNI Brunello di Montalcino Vigna Loreto 2007

MEDICI ERMETE Lambrusco Secco Reggiano Arte e Concerto 2013

MIRAFIORE Barolo Lazzarito 2008

NINO NEGRI Valtellina Sfursat 5 Stelle 2005

NOZZOLE Toscana Il Pareto 2010

ODOARDI Calabria GB 2013

TENUTA DELL’ORNELLAIA Bolgheri Superiore Ornellaia 2002

SIRO PACENTI Brunello di Montalcino 2007

IL PALAGIO Toscana Sister Moon 2011

PETROLO Val d’Arno di Sopra Bòggina 2012

LEONILDO PIEROPAN Soave Classico La Rocca 2011

PLANETA Noto Santa Cecilia 2011

IL POGGIONE Brunello di Montalcino 2007 (2007 n.4)

PRÀ Soave Classico Monte Grande 2011

AGRICOLA PUNICA Isola dei Nuraghi Barrua 2012

RENATO RATTI Barolo Rocche 2004

BARONE RICASOLI Chianti Classico Castello di Brolio 2006

SAN FELICE Toscana Vigorello 2011

TENUTA SAN GUIDO Bolgheri-Sassicaia Sassicaia 2012

LUCIANO SANDRONE Barolo Le Vigne 2006

PAOLO SCAVINO Barolo Bric dël Fiasc 2006

SCHOLA SARMENTI Nardò Nerìo Riserva 2012 (n.93)

TENUTA SETTE PONTI Toscana Oreno 2012

SUAVIA Soave Classico Monte Carbonare 2013

TABARRINI Montefalco Sagrantino Campo alla Cerqua 2010

TASCA D’ALMERITA Nerello Mascalese Sicilia Il Tascante 2012

TEDESCHI Amarone della Valpolicella Classico Capitel Monte Olmi 2007

CANTINA TERLANO Sauvignon Alto Adige Terlano Quarz 2013

TERRE BIANCHE Rossese di Dolceacqua Bricco Arcagna 2012

TERRE DEGLI SVEVI Aglianico del Vulture Re Manfredi 1998

TERREDORA DI PAOLO Fiano di Avellino CampoRe 2011

TOMMASI Amarone della Valpolicella Classico 2008

TORMARESCA Aglianico Castel del Monte Bocca di Lupo 2011

LA TUNELLA Friulano Friuli Colli Orientali Col Livius 2011

UMANI RONCHI Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Casal di Serra Vecchie Vigne 2012

VALDICAVA Brunello di Montalcino Madonna del Piano Riserva 2006

VIETTI Barolo Ravera 2011

CASTELLO DI VOLPAIA Chianti Classico Riserva 2012

ELENA WALCH Alto Adige Beyond the Clouds 2013

ZENATO Amarone della Valpolicella Classico Sergio Zenato Riserva 2008

Wine Spectator Italy 2015

Wednesday, December 23rd, 2015

1
(4)
Il Poggione Brunello di Montalcino 2010
95 $85

2
(8)
Masi Amarone della Valpolicella Classico Serègo Alighieri Vaio Armaron 2008
95 $85

3
(13)
La Serena Brunello di Montalcino 2010
96 $60

4
(18)
Altesino Brunello di Montalcino Montosoli 2010
98 $125

5
(26)
Carpineto Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2010
93 $31

6
(27)
Livio Sassetti Brunello di Montalcino Pertimali 2010
95 $55

7
(41)
Podere Sapaio Bolgheri Volpolo 2012
93 $35

8
(43)
Collosorbo Brunello di Montalcino 2010
94 $50

9
(46)
Castello d’Albola Chianti Classico 2011
90 $19

10
(50)
Bartolo Mascarello Barolo 2010
97 $138

11
(52)
Brancaia Toscana Ilatraia 2012
94 $60

12
(55)
Arcanum Toscana Il Fauno 2010
92 $30

13
(62)
Oddero Barolo 2011
93 $48

14
(67)
Feudo di Santa Croce Primitivo di Manduria LXXIV 2013
91 $22

15
(71)
Antinori Bolgheri Superiore Guado al Tasso 2012
95 $102

16
(74)
d’Angelo Aglianico del Vulture 2012
90 $20

17
(83)
Torre Rosazza Pinot Grigio Friuli Colli Orientali 2014
90 $20

18
(87)
Tenuta delle Terre Nere Etna 2013
90 $24

19
(89)
Zisola Sicilia 2013
90 $26

20
(93)
Schola Sarmenti Nardò Nerìo Riserva 2012
90 $22

Michelin Italia 2016

Thursday, December 10th, 2015

NUOVE STELLE

**

Stafler, Mules- Campo di Trens, (BZ), Peter Girtler (da * a **)
Casa Perbellini, Verona, Giancarlo Perbellini (NEW ENTRY)

*

Osteria Arbustico a Valva (SA), Christian Torsiello
Re Maurì, Vietri sul Mare (SA), Lorenzo Cuomo
Shalai, Linguaglossa (CT) Giovanni Santoro
Meo Modo, Chiusdino (SI), Andrea Mattei
Don Geppi, Sant’Agnello (NA), Mario Affinita
Achilli Enoteca al Parlamento, Roma, Massimo Viglietti
Acquerello, Fanano Olona (VA), Silvio Salmoiraghi
Armani, Milano, Filippo Gozzoli
Atman Villa Rospigliosi, Lamporecchio (PT) Igles Corelli Ilaria Di Marzio
Seta, Milano, Antonio Guida (Mandarin)
Yoji Tokuyoshi, Milano
Vespaia, Norcia (PG), Emanuele Mazzella
Borgo San Jacopo, Firenze, Peter Brunel
La Tana Gourmet, Asiago (VC), Alessandro Dal Degan
Aqua Crua, Barbarano Vicentino (VC), Giuliano Baldassari
Dopolavoro, Venezia, Federico Belluco (Marriott)
Oro Restaurant, Venezia, Davide Bisetto (Cipriani)
Dolce Vita Stube, Naturno (BZ), Thomas Ebner
Alpenroyal Gourmet, Selva di Valgardena (BZ), Mario Porcelli
L’Argine a Vencò, Dolegna del Collio (GO), Antonia Klugmann,
Aga, San Vito di Cadore (BL), Oliver Piras e Alessandra del Favero
I due buoi, Alessandria, Andrea Ribaldone
Signum, Isola di Salina (ME), Martina Caruso
Bacco, Barletta (BT), Franco Ricatti
Cielo alla Sommità, Ostuni, Andrea Cannalire
Al Castello, Grinzane Cavour (CN) Marc Lanteri

Cambio Chef

Parma (PR) Inkiostro Terry Giacomelli
Forte dei Marmi (LU) Magnolia Cristoforo Trapani
Pellio D’Intelvi (CO) Locanda del notaio Edoardo Fumagalli
Venezia (VE) Venissa Andrea Asoli Michelangelo Doria Sabrina Joksimovic Serena Baiano

Cambio location

Da Mondovi (CN)
a Grinzane Cavour (CN) Marc Lanteri Al Castello

Da Pescia (PT)
a Lamporecchio (PT) Atman

Da ** a 0

Ischia (NA) Il mosaico (chiuso)

Da ** a *

Rivoli (TO) Combal zero, Davide Scabin
Isola Rizza (VR) Ristorante Perbellini (Cambio Chef) Francesco Baldissarutti

Da * a 0

ALBEROBELLO (BA) IL POETA CONTADINO
ALBISSOLA MARINA (SV) RISTORANTE 21.9
APRICA (SO) GIMMY’S
BAGNO DI ROMAGNA (FC) PAOLO TEVERINI
CALENZANO (FI) LE TRE LUNE
CASTIGLIONE DELLA PESCAIA (GR) LA BADIOLA
CERVIA / MI.MARITTIMA (RA) LA FRASCA
GAVI (AL) LA GALLINA
GRUMELLO DEL MONTE (BG) AL VIGNETO
LADISPOLI (RM) THE CESAR
MACERATA (MC) L’ENOTECA
MILANO (MI) TRUSSARDI ALLA SCALA
MILANO (MI) AL PONT DE FERR
MODICA (RG) LA GAZZA LADRA
MONDOVI (CN) IL BALUARDO
OVIGLIO (AL) DONATELLA
PESCIA (PT) ATMAN
PERUGIA (PG) IL POSTALE
PORTOSCUSO (CI) LA GHINGHETTA
ROMA (RM) LA TERRAZZA (H EDEN)
SANTA VITTORIA D’ALBA (CN) SAVINO MONGELLI
TORINO (TO) LA BARRIQUE
VANDOIES (BZ) LA PASSION
VIPITENO (BZ) KLEINE FLAMME

Guida MICHELIN Italia 2016
334 ristoranti stellati
Stelle in aumento e in movimento

Il nuovo panorama regionale della cucina italiana

Con circa 50 novità tra i ristoranti di qualità, l’Italia si conferma la seconda selezione più
ricca al mondo.
Sono 2 i nuovi ristoranti **, 24 le new entry * e 24 i nuovi Bib Gourmand.

********************************************************************************

Nella 61a edizione della Guida MICHELIN Italia confermano di avere una cucina che “vale il
viaggio”, e quindi le *** Michelin, gli 8 ristoranti dell’edizione 2015:
Piazza Duomo ad Alba, Da Vittorio a Brusaporto, Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio, Reale
a Castel di Sangro, Enoteca Pinchiorri a Firenze, Osteria Francescana a Modena, La Pergola a Roma e Le Calandre a Rubano.

**

Sono 38 i ristoranti che “meritano una deviazione”, e quindi le ** Michelin. Tra questi, due significative novità.
Casa Perbellini a Verona, dello chef Giancarlo Perbellini. Le due stelle rappresentano una conferma del talento e della costanza nel tempo di Perbellini, che festeggia con questa edizione vent’anni da chef Stellato Michelin.
“Perbellini si concentra sui due elementi fondamentali della ristorazione: il prodotto e l’ospitalità. Da un lato dunque una materia prima impeccabile e la capacità di estrarne i valori gustativi più alti con un menù degustazione dove ogni preparazione si basa su
pochi ingredienti, in equilibrio e con alte intensità di sapori. Dall’altro un nuovo Concept che mette il cliente al centro, ospitato a casa propria con la visione diretta di tutta la brigata di cucina.”
Sergio Lovrinovich, Caporedattore della Guida MICHELIN Italia.
Gourmetstube Einhorn a Mules, dello chef Peter Girtler, che reinterpreta la cucina regionale con stile creativo, puntando sull’alta qualità delle materie prime principalmente provenienti da produttori locali.
“Il trionfo della ristorazione d’albergo gourmet, grazie anche all’impegno della famiglia Stafler, 200 anni di storia di ospitalità e una piccola, ma attenta azienda agricola per fornire la migliore produzione di pastorizia locale in una valle assolutamente incontaminata. Uno chef capace di stupirvi con una della cucine più creative della regione.”

Sergio Lovrinovich.

*

Sono 288 i ristoranti dall’”ottima cucina”, di cui 26 novità. Si segnalano in particolare:
La realtà milanese. Ci sono 3 novità nella metropoli gastronomica che è ulteriormente cresciuta grazie a EXPO 2015.
I ristoranti Seta by Antonio Guida, all’interno del Mandarin Oriental, una cucina che abbraccia “terra e mare, proponendo piatti dall’intrigante intreccio di sapori e influenze orientali, che dall’Italia raggiungono mete internazionali.”

Sergio Lovrinovich.

Tukuyoshi: YoJi Tokuyoshi, chef che ha lavorato al fianco di Massimo Bottura, “propone una cucina tricolore inedita, reinterpretata con sguardo nipponico, tecnica sopraffina e forte personalità.”

Sergio Lovrinovich.

Armani Ristorante: chef Filippo Gozzoli. “Piatti sapidi e ben preparati, in linea con le tendenze attuali: un mix di creatività, tecnica ed ingredienti mediterranei.”
Da La Guida Michelin 2016.
La Sicilia. Nelle Isole Eolie, Signum di Salina è un “ristorante dell’omonimo Hotel, incastonato in un antico borgo, dove è possibile gustare i sapori mediterranei proposti da una giovane e talentosa chef ventiseienne, Martina Caruso, che rivisita i piatti del territorio con un tocco di freschezza e creatività.”

Sergio Lovrinovich.

A Linguaglossa, il Ristorante Shalai. “In dialetto siciliano significa gioia piena, lo stato d’animo che vi abiterà sedendovi al desco di questo elegante ristorante, dove vi attendono sapori mediterranei rivisitati in chiave moderna dallo chef Giovanni Santoro, classe 1984.”

Da La Guida MICHELIN 2016.

A Dolegna del Collio, L’Argine di Vencò dispone solo di una ventina di coperti, che ricevono le attenzioni di Antonia Klugmann: scelta ristretta per assicurare la freschezza dei prodotti che subiscono poche trasformazioni, accostamenti originali, sapiente uso di erbe aromatiche. La cifra della sua cucina!

Da La Guida MICHELIN 2016.

Venissa Otto mani e una Stella

Thursday, December 10th, 2015

Il ristorante stellato con quattro Chef

Venissa è stata premiata con la stella Michelin, dal 2015 Venissa aveva scelto di non avere un singolo Chef ma un laboratorio di quattro giovani talenti che lavorano assieme per interpretare al meglio gli ingredienti della Venezia Nativa.

Un esperimento unico al mondo, nel quale la famiglia Bisol ha voluto credere per dare la possibilità di esprimere la propria creatività a giovani talenti con già importanti percorsi professionali alle spalle.

Secondo Matteo Bisol, che a 28 anni è direttore di Venissa “la guida Michelin ha dimostrato una grande apertura mentale scegliendo di premiare per la prima volta un ristorante con quattro Chef, è una novità assoluta, sapevamo di aver lavorato molto bene”.

E’ il quinto anno consecutivo che il Ristorante riceve questo riconoscimento, con tre “Chef” diversi, prima grazie Chef Paola Budel e Antonia Klugmann e oggi con quattro giovani a guidare la cucina di Venissa: Sabina Joksimovic (Serbia, 26 anni, antipasti), Andrea Asoli (Roma, 25 anni, primi piatti), Michelangelo Doria (Martinafranca, 46 anni, secondi piatti) e Serena Baiano (Napoli, 25 anni, dolci).

Per Matteo Bisol “il progetto Venissa va oltre la figura dello Chef Executive, lavoriamo ogni giorno per valorizzare lo splendido territorio della laguna di Venezia, ci piace vedere come diversi interpreti, ognuno a modo suo, portino una visione personale delle materie prime che ci circondano”

Gli interpreti:

Antipasti – Sabrina Joksimovic, nata nel 1989 a Petrovac in Serbia, arriva dalla Taverna di Colloredo (1* michelin) dove era capopartita agli antipasti con lo Chef Giovanni Tavolaro. Le verdure e le erbe sono la sua passione

Primi – Andrea Asoli, nato a Roma nel 1990, era il secondo dello Chef Luca Verritti al Ristorante MET di Venezia (1* michelin). Ama riscoprire i piatti della tradizione rendendoli moderni e attuali

Secondi – Michelangelo Doria, nato a Martinafranca nel 1969, dopo essere quasi diventato ingegnere chimico ha scoperto la passione per la cucina. Si definisce un autodidatta, lo scorso anno era il cuoco di Venissa Osteria Contemporanea dove con i suoi piatti ha fatto innamorare la famiglia Bisol che lo ha voluto portare al Ristorante

Dolci – Serena Baiano, nata a Napoli nel 1990 ha già avuto esperienze al Ristorante La Peca di Lonigo e al Duomo di Ragusa. Gran parte dei suoi dolci sono adatti anche a celiaci e vegani

Carlo Petrini a Venissa per l’anteprima del suo nuovo libro

Domenica 3 novembre alle ore 10.30 Venissa ospiterà la presentazione, in anteprima nazionale, del nuovo libro di Carlo Petrini “Cibo e Libertà – Slow Food: storie di gastronomia per la liberazione”.

Carlo Petrini, gastronomo, giornalista e scrittore, nonché fondatore dell’associazione Slow Food, prendendo spunto da episodi della sua vita e dalle sue esperienze di gastronomo, attraverso racconti di viaggi ed avventure, porterà il lettore alla scoperta di quella liberazione intesa come creatività della diversità, da valorizzare e rispettare per arrivare a un futuro dove il benessere sia veramente un traguardo globale.

Carlo Petrini ha scelto proprio la storica tenuta di Venissa e l’arcipelago della Venezia Nativa per presentare il suo ultimo lavoro, un luogo ricco di fascino e di tradizioni enogastronomiche che affondano le loro radici nel cuore storico della laguna più famosa al mondo.

“La cucina di Venissa ha un forte legame con la filosofia di Slow Food: educare al gusto e salvaguardare gli elementi naturali e tradizionali” – spiega la chef Antonia Klugmann – “La stagionalità e l’elemento vegetale sono gli ingredienti principali e fondanti dei nostri piatti. L’amore per il naturale, l’acqua, l’orto e il frutteto ci accompagna nella scelta delle materie prime da utilizzare”.

Dopo la presentazione del volume, previa prenotazione, si potranno degustare, nel Ristorante Venissa, i piatti creati dalla chef Antonia Klugmann, che per l’occasione proporrà uno speciale menù degustazione.

Per info e prenotazioni
info@venissa.it Tel.: 041 5272281

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